Amazon Prime Video ha smesso di scherzare già da un bel po’: con il recentissimo arrivo di moltissime serie tv tra cui The Big Bang Theory, Xena e la nuova serie italiana Tutta colpa di Freud, disponibile dal 26 febbraio, la piattaforma streaming di Amazon continua ad avere tutte le carte in regola per stregarci. Tra grandi pellicole a pagamento e film Amazon Prime Video in costante crescita, dopo le serie tv, anche il cinema adesso non è più un mistero.
Questa volta però non parliamo di nuove serie tv o film che cominceranno a far parte del catalogo Amazon da questa settimana, ma dei 5 migliori film che invece dovremo purtroppo salutare definitivamente.
In quella che si preannuncia come una settimana di fuoco per le cancellazioni in casa Amazon Prime Video, è bene prepararsi adeguatamente per il triste addio che presto ci separerà dai 5 film Amazon Prime Video presenti in questo articolo. A partire dal 9 fino al 14 febbraio, le 5 grandi pellicole spariranno dal catalogo a tempo indeterminato, e non c’è niente che possiamo fare per impedirlo.
Di tutte le volte in cui ci siamo detti che avremmo visto uno di questi film un giorno, fidatevi, quel giorno è proprio adesso.
1) Upgrade (9 febbraio)
Con ben un punteggio dell’ 86% di recensioni professionali positive raggiunte su Rotten Tomatoes, Upgrade entra di diritto nella lista dei film Amazon Prime Video che dovreste assolutamente recuperare prima della loro definitiva cancellazione dalla piattaforma.
Un po’ Black Mirror, un po’ Matrix, Upgrade pesca sapientemente dal panorama cinematografico e seriale sci-fi per raccontarci a modo suo un futuro distopico lontano quanto basta per affascinarci ma non abbastanza per farci suoi. Non il classico film d’azione fantascientifico, ma qualcosa di più. Disturbante e vagamente nauseabondo, tanto è potenzialmente reale la realtà finzionale che ci viene presentata dalla pellicola, Upgrade ci mostra il lato negativo della tecnologia come solo Charlie Brooker, prima ancora, ci ha insegnato a conoscere, e lo fa per 95 minuti di frenetica perturbante azione.
Grey Trace è un meccanico rimasto tetraplegico in seguito a una violenta aggressione in ci è rimasta uccisa la sua amatissima moglie. Distrutto ma deciso a vendicarne la sua morte, l’uomo si farà impiantare un moderno microchip che influenzerà la sue capacità fisiche e mentali al punto dal renderlo capace di compiere finalmente l’attesa vendetta con cui forse riuscirà di nuovo a sentirsi libero.
Come in Robocop la fusione tra l’uomo e la macchina fanno da sfondo a un universo complesso e profondamente drammatico in cui l’umanità non è più di casa e la realtà fa spavento.
Riuscito negli intenti nonostante il budget molto al di sotto della media contesa da film dello stesso genere, Upgrade racconta la sua storia e lo fa benissimo.
2) Arrival (14 febbraio)
Non avremmo mai voluto scriverlo ma è tutto vero: Arrival sparirà da Amazon Prime Video la prossima domenica. Vincitore del Premio Oscar per il miglior montaggio sonoro nel 2017 e candidato per altre 7 posizioni, il film di fantascienza diretto da Denis Villeneuve sarà disponibile nel catalogo Prime solo fino al 14 febbraio e non esiste nessun motivo al mondo per non recuperarlo – o rivederlo – prima che sia troppo tardi.
Basato sul racconto Storia della tua vita di Ted Chiang, Arrival è una pellicola straordinariamente profonda che si serve delle già note tematiche del panorama sci-fi solo per catturarci e infine immergerci oltre la soglia della superficie narrativa al fine di toccare con mano quel coraggioso confronto tra l’anima del pubblico e la telecamera, come solo il grande cinema d’autore riesce a fare.
Umanissimo per i canoni del cinema di fantascienza, Arrival si serve di alieni, astronavi e meraviglie scientifiche per parlarci d’altro, o molto più esplicitamente di noi. Il razzismo, la paura del diverso, il senso di smarrimento dovuto a una dolorosa perdita e molte altre sensazioni che vividamente animano i nostri corpi, sono i focus principali di questa storia che fa del connaturato bisogno di comunicazione ed empatia la sua dichiarata missione.
3) Baby Driver – Il genio della fuga (14 febbraio)
Baby, così lo chiamano, è un adolescente diverso da tutti gli altri. Sofferente di una grave forma di acufene che cura indossando quotidianamente un paio di cuffiette con cui ascolta la musica per estraniarsi dai fastidiosi rumori urbani, Baby è il protagonista di questa pellicola di Edgar Wright.
Apparentemente distante da tutto ma intimamente geniale in ogni cosa che fa, Baby ha un talento che non ha mai riconosciuto tale fino a quando non è finito nel mirino di Doc (Kevin Spacey): uno spietato criminale dall’aspetto borgese. Capace di compiere spericolate evoluzioni alla guida di un’auto, Baby diventa il galoppino di Doc nell’esatto momento in cui dovrà scontare un torto da lui inconsapevolmente inflitto.
Occhiali scuri e cuffie nelle orecchie, Baby diverrà il genio della fuga nei costanti pericolosi furti architettati da Doc a cui suo malgrado dovrà prendere parte.
Estraneo da tutto ma non dalla vita che gli corre incontro, Baby dovrà controbilanciare l’amore per la sua fidanzata, la tenerezza per il padre malato di cui si prende cura e la fredda spasmodica adrenalina che l’ha reso il genio della fuga.
4) Melancholia (14 febbraio)
Sicuramente uno dei film più poetici di Lars von Trier, Melancholia è purtroppo uno dei film Amazon Prime Video che il 14 febbraio non saranno più disponibili sul catalogo della piattaforma. Lasciarselo scappare senza vederlo? Sarebbe una follia.
Ispirato a un momento di forte depressione vissuto dal regista in persona e analizzato durante una sessione di psicoterapia, Melancholia è l’annientante racconto diviso in 2 capitoli che prende vita nel drammatico racconto esistenzialista di un’imminente collisione tra la terra e un altro pianeta. L’ineluttabile destino a cui tutta la popolazione sembra condannata diverrà per le due protagoniste Justine e Claire motivo di una inquietante e straniante calma apparente a cui lo spettatore non potrà far altro che partecipare silenziosamente.
Di fronte a un evento tanto caotico e perturbante come quello che si muove intorno a Melancholia, le due sorelle rappresentano due dei possibili modi con cui è possibile rispondere alla tragedia: Claire spegnendosi nell’immobilità di una paura assoluta e Justine affidandosi incondizionatamente a un qualche spiritualismo a cui votarsi.
Inquietante nella sua sublime fotografia accostata alla caotica catastrofe in via di svolgimento, Melancholia è una discussione aperta sulla morte, sul destino e sulla depressione: allegoria del male di una bellezza sconcertante.
5) Blade Runner 2049 (14 febbraio)
Sequel di Balde Runner del 1982, Blade Runner 2049 porta a casa due premi Oscar e una calorosissima accoglienza del pubblico e della critica, insomma: un successo.
Perfetto mix tra sci-fi e noir, il sequel del cult di Ridley Scott si muove lungo la stessa narrazione del suo precessore spostandosi di 30 anni in avanti ma arricchendolo di sfumature inquietanti e riflessioni profonde su se stesso e sull’esistenza. Intimistico racconto umano che cede alla solidità del blockbuster senza però perdere la sua connaturata vocazione personale, Blade Runner 2049 regge il confronto con il primo film espandendo il suo raggio d’azione nel distopico universo della sua ambientazione.
All’immediatezza di Blade Runner, Blade Runner 2049 punta sulla fotografia, sulla poetica narrazione di sé stesso e su tutto ciò che fa del suo regista Denis Villeneuve uno dei più promettenti artisti del campo cinematografico del nostro tempo.
Campi lunghissimi e una poetica narrazione d’azione, Blade Runner 2049 è un sequel senza rimpianti che aggiunge, arricchisce, crea e disfa e lo fa in meravigliosa armonia. Abituati come siamo a sequel disastrosi senza precedenti, il miracolo di Blade Runner 2049 è un’epifania che potrete concedervi solo entro i prossimi 7 giorni. Sarebbe davvero un peccato non approfittarne.