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G20 – La recensione dell’attesissimo film con Viola Davis ed Antony Starr su Amazon Prime Video

Presidente USA e terrorista in G20

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ATTENZIONE: il seguente articolo può contenere spoiler su G20.

Disponibile su Prime Video, G20 è un action-thriller che prova a reinventare il genere presidente sotto attacco con una protagonista femminile al centro della scena. Il film porta temi contemporanei come la disinformazione, l’uso distorto dell’intelligenza artificiale e le criptovalute. Diretto da Patricia Riggen e interpretato da Viola Davis nei panni della presidente Danielle Sutton, lo show immagina uno scenario catastrofico durante un summit del G20 a Città del Capo, in Sudafrica.

Qui, un gruppo di terroristi prende in ostaggio i leader mondiali con l’obiettivo di destabilizzare l’economia globale, sfruttando tecnologie all’avanguardia e manipolando l’opinione pubblica. Spetta alla presidentessa Sutton, un’ex eroina di guerra con un passato militare impeccabile, salvare la situazione, e il mondo, mentre cerca di bilanciare il suo ruolo istituzionale con le responsabilità familiari. Con un mix di azione, umorismo leggero e riflessioni sulla leadership moderna, G20 si propone come un omaggio ai classici del genere, pur tentando di lasciare un segno distintivo.

Viola Davis: la vera forza del film

La presidente americana impartisce ordini esecutivi
Credits: Prime Video

Come sempre, Viola Davis risulta magnetica. La sua Danielle Sutton è un personaggio complesso. Un’eroina diventata madre e leader, alla ricerca dell’equilibrio perfetto tra ruolo istituzionale e quello familiare. Davis, la terza donna afroamericana nella storia a conseguire lo status di EGOT (ossia vincitrice di Emmy, Grammy, Oscar e Tony), porta sullo schermo autorevolezza e umanità anche nei momenti più improbabili. Rendendo il personaggio verosimile e coinvolgente. La sua performance aggiunge profondità e carisma a ogni scena, elevando il film grazie alla sua straordinaria presenza. È impossibile non ammirare la capacità di Viola Davis di incarnare una figura tanto forte quanto vulnerabile. La sua interpretazione non sarà da Oscar ma dimostra ancora una volta perché è considerata una delle attrici più talentuose della sua generazione.

G20: la trama

In G20, la presidente degli Stati Uniti Danielle Sutton si trova ad affrontare una crisi globale senza precedenti durante un summit internazionale. L’evento, che dovrebbe essere un’occasione per discutere soluzioni economiche sostenibili, viene interrotto da un gruppo di terroristi guidati dal carismatico ma spietato Rutledge (Antony Starr). Questi criminali prendono in ostaggio i leader mondiali con l’intento di destabilizzare l’economia globale e arricchirsi manipolando le criptovalute e diffondendo deepfake compromettenti.

La presidente, accompagnata dal suo agente dei Servizi Segreti Manny (Ramón Rodríguez), riesce a sfuggire alla cattura insieme a un piccolo gruppo di dignitari, tra cui il Primo Ministro britannico (Douglas Hodge) e il capo del Fondo Monetario Internazionale (Sabrina Impacciatore). Mentre cerca di mettere in salvo la sua famiglia, il marito Derek (Anthony Anderson) e i figli adolescenti Serena (Marsai Martin) e Demetrius (Christopher Farrar), Danielle Sutton deve fare affidamento sulle sue abilità militari e sul suo istinto per contrastare i piani di Rutledge. Tra inseguimenti, combattimenti corpo a corpo e momenti di tensione, la presidente dimostra di essere all’altezza della situazione. E si trasforma da leader politica a vera e propria eroina d’azione.

Il film alterna scene ad adrenaliniche a momenti più intimi. Come quelli dedicati al rapporto difficile ma profondo tra Danielle e la figlia Serena, che cerca di hackerare il sistema per aiutare la madre. Con una combinazione di azione, dialoghi leggeri e umorismo, G20 segue Danielle mentre tenta di salvare la sua famiglia, i leader mondiali e l’intero equilibrio economico globale.

Un cast di supporto vivace

Attoniti influenti personaggi della politica in G20
Credits: Prime Video

Il film brilla anche grazie ai suoi personaggi secondari, che aggiungono un tocco di leggerezza e umorismo, bilanciando le scene più intense con momenti di puro intrattenimento. Douglas Hodge offre momenti di comicità genuina, incarnando un leader apparentemente inetto ma con l’innato fascino british. Le sue battute autoironiche e il suo atteggiamento goffo strappano sorrisi, rendendolo uno dei personaggi più memorabili del film.

Sabrina Impacciatore ha una presenza scenica che non passa inosservata. La nostra talentuosa attrice inizialmente interpreta una donna in preda al panico. Nel corso della pellicola riesce a trasformarsi e diventare una miscela di pragmatismo e carisma. La presenza di Sabrina Impacciatore porta un tocco di autenticità internazionale al cast. Il suo ruolo, pur essendo secondario, risulta fondamentale per smorzare la tensione con battute taglienti. In coppia con Douglas Hodge, poi, sono davvero spassosi.

Anche Marsai Martin contribuisce a creare dinamiche familiari interessanti. Sebbene alcune interazioni tra madre e figlia sembrino seguire cliché già visti, la giovane attrice riesce a dare spessore al suo personaggio, soprattutto quando si ritrova a hackerare il sistema per aiutare la madre. Un ruolo che, pur essendo funzionale alla trama, aggiunge un elemento di modernità e tecnologia alla storia.

Infine, vale la pena menzionare l’interpretazione di Antony Starr, che interpreta il villain di turno con grande intensità. Conosciuto per il suo ruolo in The Boys, Starr porta sullo schermo un antagonista complesso e carismatico. Capace di oscillare tra momenti di freddezza calcolatrice e scoppi di rabbia incontrollata. Anche se il personaggio di Rutledge non sfugge completamente ai cliché del genere, Starr riesce a renderlo credibile, persino affascinante. Conferendogli un’aura di pericolosità che tiene lo spettatore incollato alla poltrona.

Temi contemporanei

Uno degli aspetti più interessanti di G20 è il tentativo di affrontare temi attuali come l’intelligenza artificiale, la disinformazione e l’uso distorto delle criptovalute. Il film introduce queste problematiche attraverso il piano dei terroristi, che sfruttano deepfake e manipolazioni digitali per destabilizzare l’economia globale. Sebbene questi argomenti non vengano sufficientemente esplorati, il loro inserimento dimostra un desiderio di riflettere sulle sfide del nostro tempo, offrendo spunti di riflessione. Danielle Sutton perciò rappresenta una figura di speranza e resilienza. Il simbolo di una leadership inclusiva e progressista. La sua determinazione a proteggere non solo i leader mondiali ma anche le persone comuni trasmette un messaggio positivo sulla responsabilità e l’importanza di agire con coraggio di fronte alle minacce moderne.

G20: azione e intrattenimento

Le scene d’azione di G20 sono ben coreografate e mantengono un ritmo serrato. Anche se a volte si perdono in momenti poco realistici. Come quando la presidente elimina decine di nemici da sola dando l’impressione, esagerata, di essere una versione femminile di Rambo. Tuttavia, il film non si prende mai troppo sul serio, e questo funziona a suo favore. Le battute ironiche, come quella sul Wakanda durante un combattimento, e i dialoghi leggeri alleggeriscono il tono, rendendo il film un’esperienza piacevole e senza troppe pretese. Il pubblico in particolare, troverà molte ragioni per sorridere e divertirsi perché G20 riesce a intrattenere con uno stile accessibile e coinvolgente.

Un omaggio ai grandi classici

HAckeraggio, uno dei temi importanti di G20
Credits: Prime Video

Chiaramente ispirato a film come Air Force One e alle saghe di Attacco al potere e Die Hard, G20 cerca di catturare lo stesso spirito eroico e avventuroso. Il film segue la formula collaudata del leader solitario che deve salvare il mondo, ma lo fa con un tocco moderno: una protagonista femminile al centro della storia. Sebbene non raggiunga le vette di quei classici, riesce comunque a intrattenere con la sua miscela di azione, umorismo e messaggi positivi. È un film che sa di essere parte di una tradizione consolidata e lo fa con rispetto, aggiungendo dettagli contemporanei e un cast di talento. Viola Davis, in particolare, porta un carisma e un’autorevolezza che elevano il materiale, rendendo Danielle Sutton un personaggio memorabile in un genere spesso dominato da figure maschili.

G20: un film per tutti

Sebbene G20 non sia privo di difetti – alcune scene d’azione risultano poco realistiche e la sceneggiatura talvolta cade nei cliché del genere – il film riesce a intrattenere grazie al carisma del suo cast e alla sua volontà di affrontare temi contemporanei. Viola Davis riesce a trasformare un ruolo che avrebbe potuto essere stereotipato in qualcosa di più profondo e coinvolgente.

G20 è un prodotto che sa cosa vuole essere. Non un capolavoro ma un action-thriller spensierato con un tocco di attualità e un omaggio ai grandi classici del genere. Non reinventa le regole del cinema d’azione ma offre un’esperienza divertente e coinvolgente, soprattutto per gli amanti del filone presidente sotto attacco.