8) Gen V
Qualcuno l’aveva definita come una nuova Euphoria ma con i poteri, ed è stato a quel punto – durante il suo arrivo – che Gen V ha pensato bene di smentire qualsiasi di queste ipotesi. Spin off di una delle Serie Tv più importanti degli ultimi cinque anni, Gen V accoglie l’eredità costruita da The Boys decidendo di proseguire con la stessa formula ma cambiando le dinamiche. Al posto di supereroi adulti troviamo infatti degli adolescenti, e sarà stato proprio questo aspetto ad alterare la visione della Serie Tv trasformandola nel presagio di una nuova possibile Euphoria. Nulla di più sbagliato di questa definizione, e Gen V lo dimostra presto. Gli adolescenti non ricoprono infatti le solite dinamiche e non cadono nelle simili narrazioni già viste e sentite.
In questo caso l’unico cliché che li riguarda ha infatti a che fare con la loro voglia di scoprire tutti misteri e i segreti della loro accademia, cercando di capire che cosa si nasconda davvero lì dove non hanno mai avuto accesso. Che dietro a quella moderna struttura si nasconda qualcosa di orribile è chiaro già dalle prime puntate, e quel che conquista maggiormente è il modo con cui i protagonisti priveranno a raggiungere le risposte. Gen V è uno spin off che assolve completamente il suo compito dimostrando che cosa significhi percorrere una strada già cominciata ma cambiandone completamente la struttura. Il percorso è lo stesso, ma diverse sono le curve che ci porteranno alla destinazione finale. Una destinazione di cui ancora non conosciamo il destino né dell’opera originale e né dello spin off, che intanto si appresta per tornare con una seconda stagione.
7) Reacher
Non tutte le ciambelle escono immediatamente con il buco. Quando impari a farle, a un certo punto, quel buco esce. Se non è la prima volta, lo sarà la seconda. Un po’ come è successo a Reacher che con la sua prima stagione non aveva sconvolto la piattaforma, ma con la seconda ha raggiunto grandi traguardi facendo record di visualizzazioni nel 2023. Qualcosa, tra la prima stagione e l’arrivo della seconda, ha insomma sbloccato il pubblico convincendolo a dare una possibilità a una narrazione che è riuscita a dimostrare che non sempre una prima stagione dimostri chi e che cosa sia davvero una Serie Tv. Non sempre un primo capitolo dice tutto quel che c’è da dire chiarendo immediatamente il valore di una determinata produzione. A volte c’è bisogno di più tempo, e questo è ciò che è successo a Racher.
Il ritorno di Reacher 2 ha infatti stupito i telespettatori che hanno potuto ritrovare nella serie una una struttura più salda e consapevole. Il protagonista, Jack Reacher, viene infatti raccontato in modo più interessante grazie anche al racconto del suo passato, un espediente narrativo che riesce a restituirci un ritratto più preciso e intenso aiutato anche da una scrittura dei personaggi più intima e una trama ancor più avvincente e lineare. Insomma, Reacher è arrivata su Amazon Prime Video lasciando diversi interrogativi ma, quando è tornata con la seconda stagione, ha dimostrato che – così come un libro non si legge da una copertina – a volte una Serie Tv non si legge (solo) da una prima stagione.