5) Little Fires Everywhere
Reese Witherspoon, Joshua Jackson e Kerry Washington si riuniscono in una delle migliori miniserie da vedere su Amazon Prime Video. Una miniserie che, se possibile, è diventata il manifesto del genere sulla piattaforma. Little Fires Everywhere è infatti arrivata e ha preso tutto, ottenendo visualizzazioni su visualizzazioni, consensi su consensi. Una storia apprezzata sia dalla critica che dal pubblico, che ha visto un’urgenza narrativa volta ad affrontare uno dei tempi più delicati della società attuale. Una storia, questa, mirata a scrostare dalla superficie ogni forma di ipocrisia. Ogni mossa gentile e generosa dedita soltanto alla nomea, alla costruzione dell’immagine perfetta da dare in pasto ai media e a chiunque altro. Little Fires Everywhere affronta infatti temi come l’ingiustizia sociale, accendendo un riflettore sulla la vita borghese. Lancia il sasso e aspetta che i personaggi lo prendano, raccontandoli così nella loro corrispettiva natura.
A trainarci in questa narrazione troviamo Mia ed Elena, due donne profondamente diverse che si ritrovano nell’America degli anni ’90. Da una parte la leggerezza di una donna realizzata. Tipicamente americana. E dall’altra la diffidenza e l’inquietudine di una donna che non si fida di quel che le cammina intorno. Troppo traumatizzata e abbandonata dal prossimo, per conoscere leggerezza. Due donne diverse, ma legate da un passato che ritorna annunciandosi con tutti le scelte non prese, i rimorsi e traumi irrisolti. Questo ritorno si concretizza in modo diverso per entrambe, obbligate a fronteggiare qualcosa che non avevano previsto e che le invoca di prendere adesso una posizione, di rivoluzionare quello spazio sicuro che si erano create.
Attraverso la loro storia, Little Fires Everywhere racconta e descrive un’America degli anni ’90 fintamente inclusiva, dedita alle apparenze e agli aiuti condivisi solo in pubblico e negati nel privato. Un’america in cui i pregiudizi dilagano ma vengono nascosti come polvere da mettere sotto al tappeto, facendo finta che tutto vada bene quando invece crolla in pezzi. E’ l’ipocrisia, quel che Little Fires Everywhere non tollera. E la palesa in ogni scena. In ogni ritratto da finta famiglia felice borghese. In ogni carezza fatta in pubblico per mostrare la parte migliore di sé. Parte che scompare quando le luci si spengono e la stanza si svuota.
Tra le tante miniserie da vedere su Amazon Prime Video, Little Fires Everywhere è è una delle più intelligenti e attuali. Profonde e crude, seppur con un mondo patinato intorno. Perché ciò che fa la differenza è quel che si nasconde sotto a quel perfetto giardino.
6) La Terapia di Sebastian Fitzek
Non è tra le miniserie da vedere su Amazon Prime Video più conosciute, ma è di certo tra le più interessanti. Con un’atmosfera che sembra richiamare la Serie Tv Netflix Dark – dettaglio influenzato anche dalla presenza dell’attore Stephan Kampwirth – La Terapia di Sebastian Fitzek è una produzione che forse non conoscete, ma che potreste pensare di recuperare se siete alla ricerca di un thriller con i tutti i fedeli ingredienti del genere. Si sa: in questi casi attendere delle risposte è un’operazione lunga che potrebbe durare stagioni o quintali di episodi. In questo caso, invece, sei episodi possono bastare. E’ il bello delle miniserie. E sì, amici: ci vorranno davvero delle risposte. Perché la storia che si presenterà di fronte a voi sarà assurda. Talmente tanto assurda da farvi dubitare di ciò che è reale e ciò che invece non lo è.
Al centro della narrazione in questo caso troviamo infatti Viktor, uno psichiatra e padre di famiglia che, in una sala d’attesa, aspetta che sua figlia finisca la visita dal pediatra. Il tempo passa, ma nessuno sembra tornare. Preoccupato, Viktor decide di entrare nello studio per capire che cosa stia accadendo e, con grande sorpresa di tutti, non trova nessuno. La figlia è sparita. Da questo momento la narrazione si sposta avanti di un anno, raccontando una serie di cambiamenti. Viktor non ha ancora ritrovato la figlia, ha perso il lavoro e il matrimonio è naufragato. Per cercare di affrontare questo periodo, il protagonista decide di concedersi una fuga con il cane in un’isola, ma una volta arrivato le cose cambieranno drasticamente. Alla sua porta si presenta infatti una sconosciuta che sostiene di possedere informazioni utili per il ritrovamento della figlia scomparsa. Da questo momento, si accende una speranza.
La Terapia di Sebastian Fitzek entra così nel vivo della sua trama concentrandosi intensamente su ogni tassello di questa intricata storia. La narrazione procede infatti senza intralci e in modo lineare, elemento reso possibile dalla presenza di pochi personaggi che fanno sì che non si divaghi, mantenendo sempre il punto. Non pensate però che questa linearità vi permetta di abbassare la guardia o la soglia dell’attenzione: La Terapia di Sebastian Fitzek è una miniserie da vedere su Amazon Prime Video con estrema attenzione. Perdere un indizio significa perdere una parte fondamentale della trama, perdere il tassello che ha dato inizio a tutto. La Terapia di Sebastian Fitzek avrebbe dovuto ottenere qualcosa di più, ma ha finito per smarrirsi nel catalogo Prime Video non ottenendo il giusto riconoscimento. A volte è questione di fortuna, e questa miniserie purtroppo non l’ha avuta.
Non pensate però di tappare il buco malinconico che Eric – la miniserie Netflix (qui la nostra recensione) – ha lasciato dentro di voi. Seppur con lo stesso punto di partenza, le due produzioni sono estremamente diverse. Netflix in questo caso punta sulla componente drammatica, mentre La Terapia di Sebastian Fitzek punta su quella più thriller. In questo caso, insomma, piangerete molto meno, ma vi confonderete molto di più.