2) 22.11.63
Con James Franco, 22.11.63 è la trasposizione seriale dell’omonima opera di quel genio di Stephen King. Negli anni abbiamo assistito a numerose produzioni tratte dalla penna di uno dei geni della letteratura, ma non tutte sono state puramente soddisfacenti. Ma a questo fa di certo eccezione 22.11.63 (insieme ad altre che trovate qui), la miniserie che unisce la realtà alla finzione, la storia al genere ucronico. Al centro della trama troviamo infatti un insegnante che si ritrova catapultato nel passato per impedire l’assassionio di Kennedy. Il suo obiettivo è cambiare la storia, non lasciare che gli eventi realmente accaduti si verifichino. Un lavoro del genere non è però semplice da portare avanti e i dubbi su come agire tormenteranno il nostro protagonista che, nel frattempo, comincerà anche una meravigliosa storia d’amore che ci regalerà sul finale una delle scene più belle mai viste.
Composta da soli otto episodi, 22.11.63 sviscera gli aspetti dell’animo umano per consegnarci una storia in cui niente è perduto. Non fino a quando si ha la possibilità di agire, anche se in modo disperato. Una Serie Tv ambiziosa, supportata da un ibrido di generi che passano da quello storico al thriller. Dal romantico a quello fantascientifico. Con una trama così scomposta in numerosi e validi frammenti, 22.11.63 ci presenta una storia in cui Kennedy è uno sfondo, l’espediente, il contesto in cui conoscere i personaggi controversi e affascinanti di questa produzione.
Passando da argomenti come la politica, la redenzione, la ricerca di sé e il contesto storico-culturale, 22.11.63 si afferma come una delle migliori miniserie mai distribuite. Un’opera sontuosa, capace di utilizzare pochi episodi per rivelare tutta la sua natura. Se vi aspettate un thriller, questo non sarà dunque il posto giusto. Ma se vi aspettate tutto il resto, allora non ci sarà posto migliore. Ma vi avvisiamo: non pensate di non piangerci sopra.
Con uno dei finali più commoventi mai visti, questa miniserie non si risparmia in nulla, mettendo in atto una narrazione in cui la nostalgia avrà la meglio. Il ricordo di quel che c’è stato avrà la meglio. E avranno la meglio anche i legami più importanti della vita di ogni essere umano che, come tali, non smettono mai respirare. Anche se faranno parte di due universi opposti. Perché esistono cose che superano lo spazio e il tempo, e 22.11.63 ne sarà l’esempio.
3) Swarm, una miniserie da vedere su Amazon Prime Video che è anche una delle migliori serie dello scorso anno
Una storia maledetta, tenuta in vita da un’angoscia costante e una tensione che taglia lo schermo. Swarm, seppur ancora poco conosciuta, è una delle migliori miniserie da vedere su Amazon Prime Video. Una Serie Tv che mischia il thriller e l’horror, raccontando una storia che affronta il tema dell’ossessione, della salute e mentale e delle ingiustizie sociali, focalizzandosi soprattutto su quella fetta di popolazione dimenticata da chiunque. A farci da guida in questa narrazione troviamo Dre, una ragazza che dalla vita ha avuto pochissimo, ma a cui ha dovuto dare tanto, svilendosi completamente. La sua unica ancora di salvezza è la cantante Ni’jah. Vederla su uno schermo o ascoltare la musica rappresenta per Dre il modo per respirare e tirare avanti. Ma questa non è una bella storia. Non è la trama di una miniserie che racconta l’incontro tra una fan e il suo idolo. E’ la storia di un’ossessione.
Ni’jah diventa per Dre qualcosa da rivendicare. Qualcosa da difendere. Come un Messiah che deve distribuire il credo, Dre cerca di dare al suo idolo tutto quel che merita, perdendo presto la rotta. Chiunque osi distaccarsi dalla cantante o giudicare la sua musica, dovrà vedersela con Dre che, mettendosi in macchina, cammina per le strade mietendo vittime. Com’è ovvio che sia, nessun gesto della protagonista ha davvero una ragione. Ma per Dre è fondamentale raccontarsi questa storia che la fa sentire, per la prima volta, parte di qualcosa di grande, protagonista di una missione quasi divina. Perché questa è la disperata e grottesta storia di una dimenticata. Una persona che non si è mai sentita parte di nulla e che, senza guida o aiuti, ha finito per perdere la tutta la sua umanità .
Il telespettatore sarà così messo alle strette da una storia che lo indurrà alla riflessione. Seppur non giustificando in alcun modo Dre, sarà inevitabile guardare al passato. Vedere in che modo, la società , non abbia mai risposto al suo grido d’aiuto, ricordare la solitudine di quella che, fino a qualche anno fa, era solo una bambina. ll punto di forza di questa produzione risiede proprio in questa ambivalenza, in questo senso di impotenza nei confronti di un personaggio che non si sente parte di niente, se non di un’unica cosa che la spinge a tirar fuori il lato peggiore di sé. Nonostante la presenza di Billie Elish, Swarm ha continuato a vivere nel catalogo Prime Video senza mai far rumore, nonostante possa contare anche sul nome di Donald Glovere (Atlanta), creatore della serie.
Una storia costruita sotto ogni punto di vista, con interpretazioni capaci di far parlare l’inquietudine e una profonda riflessione sociale coadiuvata da un utilizzo del genere horror ben bilanciato. Swarm non ha sbagliato un colpo, ma questo sembra essere un segreto di cui gode solo una piccola cerchia. Ma dato che quando si tratta di Serie Tv non esistono segreti, ve lo sveliamo noi: Swarm è disponibile (cliccando qui) su Amazon Prime Video. E’ davvero lì. E sta aspettando voi.