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Qual è il genere che sta mancando nelle ultime produzioni di Amazon Prime Video

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Prime Video è uno dei grandi protagonisti dell’intrattenimento in streaming, che negli ultimi anni ha acquistato un’importanza sempre più centrale nelle abitudini degli spettatori. Insieme a Netflix e Disney+, e ad altri attori secondari, si divide il mercato in Italia, concorrendo anche con le più tradizionali Sky e Mediaset, che alla fruizione televisiva hanno affiancato quella streaming. Un quadro del genere delinea una forte situazione concorrenziale, in cui le diverse società si sfidano a colpi di super produzioni per mantenere la propria audience, quanto mai fluttuante considerando la pletora di offerte sul mercato.

Ogni concorrente in questo gioco ha i suoi punti di forza. Prime Video, ad esempio, può contare su diverse peculiarità, come show italiani divenuti iconici quali Lol e Celebrity Hunted, serie super premiate come The Marvelous Mrs. Maisel o il fenomeno mediatico The Boys. Al tempo stesso, però, ogni attore in ballo ha anche i suoi punti deboli e Prime Video non fa eccezione.

Gli studios di Amazon hanno tracciato davanti a sé un futuro luminoso. Presto vedrà la luce l’attesissima serie tratta dall’universo de Il Signore degli Anelli e altre produzioni di successo faranno il proprio ritorno in piattaforma. Tuttavia, c’è un genere su cui Prime Video sta mancando e che potrebbe rappresentare la chiave di volta per differenziarsi, ulteriormente, dai competitor.

Tanta qualità, ma poco orrore

Dando un’occhiata al catalogo di Prime Video e ai progetti che arriveranno in futuro, si nota una certa debolezza per ciò che riguarda il genere horror. A livello quantitativo, ma soprattutto qualitativo. A differenza di altri competitor, Netflix su tutti, Amazon punta molto poco sulla quantità, preferendo concentrarsi sulla qualità. Tradizionalmente, Prime Video rilascia poche serie, ma il più delle volte sono progetti molto grandi, ad alto budget e con una risonanza ampia.

Giudicare la quantità all’interno del catalogo di Prime Video ha quindi poco senso. Le considerazioni vanno fatte muovendo dalla qualità e, secondo questo principio guida, l’horror è probabilmente il genere che sta mancando di più nelle produzioni di Amazon. Ci sono altri generi poco sfruttati numericamente, basti pensare alle comedy o al crime, ma le poche serie che Amazon ha prodotto in questi campi hanno avuto un grande successo. The Marvelous Mrs. Maisel ha fatto incetta di Emmy. Bosch ha avuto una vita lunga ben sette stagioni. Due esempi estremamente riusciti dei rispettivi generi.

Nel campo dell’horror non si trova nulla di simile. Nessun grande successo, nonostante alcuni tentativi ci siano stati. Prime Video non ha mai saputo spingere, almeno finora, su questo acceleratore e ciò ha creato una lacuna significativa all’interno del catalogo. Un’eccezione se si considera la bravura degli studios di Amazon nel riuscire a confezionare prodotti di altissimo livelli, ma un trend che trova conferma se si amplia lo sguardo all’intero panorama.

Prime Video

Gli horror di Prime Video

Come detto, le serie horror non sono totalmente assenti dal catalogo di Prime Video, ma semplicemente si sono mosse in direzioni diverse o sbagliate. I due prodotti di punta di questo genere nella piattaforma sono Lore e Them. Sono due serie peculiari, le cui caratteristiche intrinseche ne hanno, forse, frenato il successo. O comunque hanno contribuito a farlo.

La prima è una serie antologica tratta dall’omonimo podcast di Aaron Mahnke e affronta in ogni episodio un elemento tradizionale della narrativa horror. Lo fa usando uno stile documentaristico che rende Lore un prodotto molto interessante, ma probabilmente poco mediatico. Them è invece una serie ideata da Little Marvin, incentrata sul tema del razzismo e molto politicizzata, sulla scia dei film di Jordan Peele, per fare un esempio. Un horror poco tradizionale, qualitativamente valido, ma non efficace come ci si poteva aspettare in partenza.

Amazon ha poi provato anche a inserirsi nell’horror più canonico, riportando in vita un vero e proprio cult. Prime Video ha prodotto la serie tv So cosa hai fatto, rielaborazione televisiva dell’omonimo film di enorme successo del 1997, tratto a sua volta dal romanzo di Lois Duncan. Si tratta di una delle poche operazioni fallimentari di Amazon, che non è riuscita nemmeno lontanamente a rendere onore a una pietra miliare del cinema horror.

Cosa è mancato a Prime Video

Gli sforzi ci sono stati, dunque, eppure l’horror continua a essere il tallone d’Achille di Prime Video. Verrebbe da chiedersi cosa sia andato storto. Lore e Them sono due prodotto molto particolari, per cui forse era difficile prevedere una grande eco mediatica. So cosa hai fatto aveva maggiormente le carte in regola per aspirare alla grandezza, ma ha sofferto sia il paragone con l’illustre precedente, oltre che un suo livello personale non altissimo.

Manca una serie horror di forte impatto, che sia riconoscibile, con dei personaggi significativi e una trama costruita sapientemente. Gli impianti di Lore e Them hanno impedito la realizzazione di un tale prodotto. So cosa hai fatto semplicemente non è riuscita in questo intento. Per colmare questa lacuna, dunque, Prime Video dovrebbe attingere alla propria forza creativa e alzare l’asticella, puntando magari su una super produzione anche in questo campo.

La peculiarità di Amazon è da sempre quella di poter disporre di fondi incredibili e di poter dunque realizzare prodotti tecnicamente incredibili. Sono tantissimi gli esempi in tal senso e i progetti che, a livello di possibilità economiche, innalzano Prime Video sopra il livello medio dei competitor. Questa è una caratteristica da sfruttare anche nel campo dell’horror, perché potrebbe costituire un unicum capace di far fare il salto di qualità a Prime Video e di differenziarsi ulteriormente.

so cosa hai fatto

Una lacuna generale, con qualche eccezione

Il genere horror, in generale, è stato uno dei meno sfruttati nell’ambito della serialità. Soprattutto di recente, mancano grandi titoli sul mercato, con l’eccezione rappresentata da Netflix, capace di onorare questo genere con alcuni suoi lavori. I due capitoli della saga di The Haunting, ovvero Hill House e Bly Manor, e Midnight Mass, sono delle serie molto riuscite, che hanno avuto anche una buona risonanza. Non a livelli delle primissime della classe, ma l’horror è un genere di nicchia che già di suo non può competere con prodotti estremamente mediatici.

Tolte queste eccezioni, rappresentate comunque da serie autoconclusive, manca un grande titolo nel campo dell’horror. Una serie che possa ripercorrere, per fare un esempio, i fasti di un prodotto come Ash vs Evil Dead, probabilmente il massimo risultato della serialità horror negli ultimi tempi. Questa serie è terminata nel 2018, da allora c’è stato ben poco di questo livello.

Grazie alla sua tendenza alle super produzioni, Amazon potrebbe seriamente fare la differenza anche nel campo dell’horror. Potrebbe colmare una lacuna in primis sua, ma in generale anche del panorama, introducendo una serie horror che possa avere un respiro più ampio di una stagione e possa rappresentare, nel genere, un punto di riferimento. Magari con la produzione di una storia originale, ma perché no anche con la ripresa di alcuni grandi fenomeni del passato. Sulla scia di So cosa hai fatto, ma con una resa decisamente diversa. Prime Video è una delle piattaforme che in questo ambito è maggiormente mancata, ma è anche quella che, con tutta probabilità, ha più di tutti le carte in regola per riuscire a riempire questo vuoto.

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