Il 29 novembre 2022 Amazon Prime Video ha rilasciato il documentario sulla vita lavorativa, privata e artistica di Emma Marrone. Dopo quello su Tiziano Ferro, già seguito dal documentario su Laura Pausini, Emma si aggiunge agli artisti raccontati da Prime Video. E lo fa con un film documentario in cui si racconta, in ogni sua sfaccettatura con una certa schiettezza che funziona; funziona con la narrazione, funziona con il personaggio che Emma ha sempre portato avanti e funziona soprattutto con la persona che Emma Marrone ha sempre dimostrato di essere. Il commovente Sbagliata Ascendente Leone vede la cantante raccontarsi sopra e fuori dal palco, nella sua vita artistica e in quella familiare e privata. Vediamo i suoi genitori, i suoi collaboratori, i suoi amici e il suo team; la sua faccia pubblica e quella più intima. Il documentario è diretto da Lorenzo Silvestri e Andrea Santaterra e prodotto dalla Lotus Production. In Italia è distribuito da Amazon Prime Video che negli ultimi due anni, come si accennava, ha puntato molto sulla musica e sulle sue storie. Emma non è da meno, si inserisce in questo panorama e conquista il suo spazio. in modo egregio, va detto. I due registi riescono a farci vedere una Emma inedita, il che non è così semplice considerando lo spazio social che lei stessa si è sempre guadagnata. Per la prima volta vediamo Emma per quella che è: una cantautrice forte e complessa, energica ma soprattutto molto coraggiosa.
È proprio il coraggio il fil rouge di Sbagliata Ascendente Leone. La narrazione che viene portata avanti prevede un’alternanza di scene di vita privata con scende di vita lavorativa; il tutto tenuto insieme dal suo racconto di fronte alla telecamera, come fosse una telecronaca che della sua vita, un commento a margine. Allora la vediamo a casa dei suoi genitori, in Puglia, dove è semplicemente Emmanuela mentre mangia ad una tavola imbandita e scherza con il nonno e poi, subito dopo, la vediamo nei panni di Emma Marrone che si prepara per salire sul palco dell’Arena di Verona in occasione dei suoi dieci anni di carriera. Questa dicotomia tra intimo e pubblico risulta perfettamente equilibrata e le immagini che vediamo sono semplici e incisive, legate le une alle altre semplicemente da Emma. Il racconto che lei fa del suo Sbagliata Ascendente Leone sembra quasi una favola, quasi a voler passare il messaggio in modo talmente semplice da essere di facile comprensione per tutti: la vita, la sua vita, è molto dura e va affrontata sempre in maniera energica e propositiva perché solo così si ottiene ciò che si vuole.
“Se proprio devo scegliere da che parte stare preferisco sempre stare dalla parte sbagliata“, dice Emma a conclusione di Sbagliata Ascendente Leone, facendo una non troppo sottile allusione a quello che sarà anche il titolo del suo nuovo singolo. In questo documentario Emma Marrone si mostra per ciò che ci aspettiamo che sia: una donna determinata che non ha molti freni inibitori e che ama il suo lavoro. In più, rispetto a tutto questo, ci mostra anche le sue fragilità e le sue debolezze ed è questo a farla apparire ancora più forte. Nel suo commento alle immagini parla apertamente della sua malattia (anche se senza mai nominarla davvero) e si apre alla telecamera anche in maniera inedita. Affronta il problema step by step, partendo dalla scoperta della malattia fino ad arrivare al suo ultimo incontro con quest’ultima. Ciò che è davvero molto interessante è vedere come Sbagliata Ascendente Leone si declini proprio in questo senso: per ogni step della malattia di Emma, sembra esserci anche un’ importante decisione lavorativa. Per sua stessa ammissione sembra che la sua sia una vita scandita da sliding doors. Dalla vittoria ad Amici, fino all’Arena di Verona: Emma Marrone sa di essere sempre nel posto sbagliato ma sa anche di saper cogliere sempre l’occasione giusta, grazie solo alla sua tenacia.
Per i fan delle canzoni di Emma, Sbagliata Ascendente Leone potrebbe essere leggermente deludente. Esattamente come già accaduto per i documentari su Tiziano Ferro e Laura Pausini, anche per Emma la narrazione non si basa tanto sulle canzoni o sulla musica nello specifico quanto sulla sua vita e sul racconto che lei stessa ne fa. Quindi riusciamo a sentire un accenno di Amami e qualche nota di Luci Blu ma quello che sentiamo, negli ultimi minuti del film, è ovviamente soprattutto il nuovo singolo (che porterà lo stesso nome del documentario) e che, a detta della cantante, è il suo modo di rompere il silenzio che c’è stato da parte sua negli ultimi due anni. Sbagliata Ascendente Leone punta sicuramente sull’emozione e ci riesce al cento per cento. Il racconto è commovente e travolgente e anche chi non si è mai detto fan dell’artista si sente coinvolto nelle sue vicende e nella sua visione della vita. Emma riesce a dire qualcosa di sé di molto profondo in un modo che rimanda sempre, però, alla sua figura energica e positiva. E se il messaggio che voleva far trapelare era questo, si può dire tranquillamente che ci è riuscita.
La Emma Marrone che vediamo è da una parte una Emma inedita, che si racconta anche attraverso le sue debolezze, dall’altra una Emma che conosciamo (o che almeno pensiamo di conoscere), una cantante e cantautrice forte e temeraria che non si spaventa di fronte a niente e a nessuno. Entrambe le facce le ritroviamo in Sbagliata Ascendente Leone ed entrambe contribuiscono a delineare l’idea che abbiamo dell’artista. E da questo punto di vista non rimaniamo affatto delusi nello scoprire che Emma è una donna semplice, che ama stare in famiglia, che punta tutto sul rapporto che ha con i suoi amici e che crede nel suo lavoro non solo di musicista ma anche di personaggio dello spettacolo. E allora ci racconta le campagne benefiche a cui prende parte, le iniziative a cui ha dato vita e le azioni straordinarie che quotidianamente fa per aiutare gli altri (si pensi alla donazione di capelli). Da Sbagliata Ascendente Leone ne esce una figura diversa da quello che ci aspettavamo: una donna intraprendente che non ha paura di mettersi in gioco e che passa con noncuranza dal letto dell’ospedale al palco di un tour, dalla casa in campagna dei genitori alla barca a Ponza con gli amici, dal palco dell’Ariston al set cinematografico ( nel documentario si vedono alcuni momenti dal set di A casa tutti bene, serie diretta da Gabriele Muccino). Emma fa della sua poliedricità una forza e una debolezza e, come tutto ciò che affronta nella vita, la rende una risorsa e ne sfrutta le potenzialità. E allora se “essere sbagliati è la cosa più giusta che si posso fare nella vita“, Emma ci insegna quanto esserlo nei momenti giusti può cambiarci la vita e farci sognare in grande, nonostante tutto.