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7 curiosità su Ricky Whittle, lo scettico Shadow Moon di American Gods

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Un ritmo lento e riflessivo ha sempre contraddistinto American Gods e le sue psichedeliche puntate, ed è uno stile che si è mantenuto tale anche nei primi episodi della terza stagione (li abbiamo visti in anteprima e recensiti qui). Una serie che ha saputo unire con originalità la simbologia all’attualità, i riferimenti continui al mito alla società moderna nella quale l’azione si svolge. Certo, American Gods non sempre è stata fedele all’omonimo romanzo di Neil Gaiman dal quale è tratta, ma ha cercato di utilizzare gli elementi principali del libro per creare qualcosa di nuovo e unico nel suo genere, riuscendoci alla grande!

Mentre attendiamo, come ogni lunedì, il prossimo episodio della terza stagione (qui la recensione dell’ultimo) rilasciato da Amazon Prime Video a partire dall’11 gennaio 2021, non ci resta che scoprire di più sul protagonista di questa insolita serie, Shadow Moon, e sul suo affascinante interprete, Ricky Whittle. Siete pronti a scoprire 7 curiosità sul nostro dolce e scettico Shadow? Vediamole insieme.

1) Ha iniziato la sua carriera come modello

ricky whittle

Nato il 31 dicembre 1981 in Inghilterra, Ricky Whittle ha sempre viaggiato molto a causa del lavoro di suo padre, un ex militare della Royal Air Force. Nel 2000, durante gli anni dell’Università, quando si iscrisse alla facoltà di Criminologia all’Università di Southampton, prese avvio anche la sua carriera come modello per una campagna della Reebok, compagnia specializzata nella realizzazione di articoli sportivi. È proprio grazie a questa prima opportunità che Sky One lo ha notato e gli ha offerto un ruolo nel mondo delle serie tv, per il ruolo di Ryan Naysmith in Dream Team. Da quel momento la sua vita è cambiata radicalmente.

2) Ha partecipato alla versione inglese di “Ballando con le stelle”

ricky whittle

Il suo successo è stato tale che, nel 2009, Ricky è stato scelto come uno dei concorrenti per la versione inglese del nostro Ballando con le stelle, trasmesso sul canale televisivo BBC One. Ad accompagnarlo in questa prova è stata la ballerina australiana Natalie Lowe, senza la cui bravura non sarebbe riuscito ad arrivare in finale. Lì purtroppo Ricky e Natalie hanno perso per un soffio contro Chris Hollins e la sua bravissima partner di ballo Ola Jordan, a causa dei voti del pubblico, che hanno ribaltato il risultato dei giudici e hanno relegato il nostro ballerino preferito al secondo posto.

3) Deve il suo ruolo in American Gods all’insistenza dei fan

American Gods

Proprio così. Quando tra 2015 e 2016 cominciò a circolare la voce che Starz avrebbe tentato un adattamento del romanzo di Neil Gaiman sotto le direttive di personalità come Bryan Fuller e Michael Green, su Twitter molti fan hanno fin da subito proposto il suo nome per il personaggio di Shadow Moon. Secondo il pubblico non ci sarebbe stato nessun altro in grado di interpretarlo nel modo giusto. Ed è proprio grazie alla voce dei fan se la produzione di American Gods, dopo aver visto quanti facevano il tifo per lui, ha contattato il suo agente e gli ha permesso di fare un provino per entrare nel cast. Sappiamo tutti com’è andata a finire.

4) Ha letto il romanzo di Neil Gaiman solo dopo aver girato la prima stagione di American Gods

American Gods

Per non ricevere influenze dal romanzo, Ricky Whittle ha preferito metterne da parte la lettura, almeno finché non avrebbe girato la prima stagione della serie e non avrebbe capito in che modo costruire il suo personaggio. La sua idea era quella di renderlo più fedele a quanto scritto dagli sceneggiatori, i quali avevano scelto di introdurre elementi differenti rispetto alle pagine del libro, rendendo il suo carattere un po’ più frizzante e meno taciturno. Tuttavia, appena finito di girare i primi 8 episodi, è corso a leggere il romanzo, anche per regalare a Shadow una nuova consapevolezza sul proprio destino.

5) Ha un rapporto di amore/odio con i “nuovi dèi”

american gods

I social media stanno ormai prendendo il sopravvento, ma questo era noto a tutti ancor prima che American Gods lo portasse sullo schermo. Ricky è sicuramente grato ai social (soprattutto a Twitter) per avergli permesso di prendere parte a questa esperienza e apprezza il lavoro che spesso i media compiono nella diffusione di alcuni importanti messaggi, eppure ritiene che il loro uso debba essere moderato, che non debbano in alcun modo essere usati per nascondersi dietro uno schermo e per sentirsi in diritto di fare violenza con le parole e altri trucchi informatici. Un rapporto di amore/odio, insomma, in cui dovrebbe essere più semplice trarre il positivo e mettere da parte il negativo.

6) Ha accusato Jason Rothenberg di mobbing

the 100

Ricky Whittle non è conosciuto solo per aver vestito i panni di Shadown Moon in American Gods, ma anche per aver prestato il volto a Lincoln in The 100, serie post-apocalittica creata da Jason Rothenberg. Come molti di voi sapranno, il suo rapporto con quest’ultimo è andato deteriorandosi, tanto che l’attore britannico ha accusato il produttore di mobbing, ovvero di aver esercitato nei suoi confronti abusi di potere e discriminazioni, finendo per tagliare senza alcuna spiegazione tutta la storyline di Lincoln nella terza stagione. Ricky non ha avuto altra scelta che quella di abbandonare il set a fine seconda stagione, perché il suo lavoro con lo showrunner era divenuto impossibile e degradante.

7) È molto appassionato di sport

ricky whittle

Come abbiamo visto, il fatto che Reebok scegliesse Ricky per la propria campagna di moda nel 2000 non è stato affatto casuale. Il giovane (non ancora) attore britannico infatti è sempre stato molto appassionato di sport, tanto da rappresentare l’Inghilterra nei campionati giovanili di discipline come rugby, calcio, atletica e addirittura football americano. Se non fosse stato per uno spiacevole infortunio che lo costrinse a mettere da parte il proprio talento, Whittle sarebbe potuto diventare un grande atleta e avrebbe potuto fare molta strada, soprattutto nel mondo del calcio, dal momento che in quel periodo sia l’Arsenal che il Celtic erano molto interessate alle sue capacità.

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