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10 buoni motivi per guardare American Gods

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7) … ma anche una colonna sonora non da meno!

A rendere alla perfezione questa atmosfera incomprensibile e occulta contribuisce anche la magnifica colonna sonora del compositore e musicista statunitense Brian Reitzell. Famoso per aver lavorato già in Cappuccetto rosso sangue (2011), Peacock (2010) e Lost in Translation (2003), Reitzell ha contribuito alla creazione delle musiche per molti degli episodi. Già dalla sigla della serie tv, questo senso di inquietudine e mistero vi catturerà, rendendovi impossibile non proseguire con la visione!

8) In American Gods è dato ampio spazio a personaggi appena accennati nel romanzo

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Come già accennato, la serie tv è tratta dall’omonimo romanzo di Neil Gaiman, al quale è abbastanza fedele, soprattutto nei primi episodi. Tuttavia, Green e Fuller hanno scelto di dare più spazio ad alcuni personaggi, come il forte leprecauno Sweeney e la fastidiosa e cinica Laura, poco caratterizzati nel libro. I loro attori, pur non avendo un’ampia storia su cui basarsi, hanno interpretato perfettamente il proprio ruolo. Se American Gods è così affascinante è anche merito di Emily e Pablo e del loro talento.

Una piccola curiosità di cui forse non vi siete accorti.

Nell’altra nuova serie targata Prime Video, Good Omens (di cui vi abbiamo parlato qui), c’è un riferimento ad American Gods in uno degli episodi finali. Lo avevate notato?

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