KIT WALKER IN ASYLUM
La seconda stagione ambientata nel diabolico manicomio di Briarcliff è indubbiamente uno dei migliori prodotti Horror del nuovo millennio. Tra mostri, fantasmi, serial killer, demoni e alieni c’è n’è per tutti i gusti. Il Tate Langdon di Evan Peters influisce pesantemente sugli eventi della prima stagione, e viene dunque insignito dell’onore di inaugurare la seconda. Kit Walker è il classico bravo ragazzo casa/lavoro e lavoro/casa, pronto a mettere in discussione tutto il suo mondo per amore; ed è qui che partono le assonanze con Tate. In un periodo dove il razzismo attanaglia le viscere della società lui ha una relazione con una donna di colore. Mentre lei si batte per mantenere l’anonimato lui spinge per urlare ai 4 venti la loro relazione. Un amore contro la società e contro le regole, gestito con l’incoscienza di un bambino da un Evan Peters fenomenale. La permanenza di Kit Walker all’interno di Briarcliff sarà segnata da un vortice infinito di orrori, intrighi e persino intrecci amorosi. La relazione con una donna di colore in un America cinica e razzista sarà una barzelletta in confronto al rapporto poligamo che sarà destinato a vivere nel finale di stagione. Tante gatte da pelare in amore per un Evan Peters non più bello e dannato, ma acqua e sapone.