American Horror Story è una delle serie horror più apprezzate e amate degli ultimi anni. Una creazione che Ryan Murphy sta – ancora – portando avanti con un’attesissima e nuova stagione: la decima (di cui sono iniziate a trapelare le prime notizie sulla trama). Il punto di forza della sua creatura è sempre stata la consapevolezza da parte del pubblico della novità: ogni stagione prevede tematiche, ambientazioni e personaggi completamente diversi, questo contribuisce a non far cadere mai nella routine e nella noia un prodotto che – dopo 9 stagioni – potrebbe rovinarsi.
Tutto è iniziato con Murder House e da lì niente si è più fermato con una dinamica interessante e incostante: crossover tra le varie stagioni, attori che – da una stagione all’altra – prendono forme e sostanze diverse, passando dal cattivo alla vittima e viceversa.
Ma, a parte le tematiche e ambientazioni, quali sono davvero le differenze sostanziali tra la prima e la decima stagione di American Horror Story? Vediamole insieme!
1) La sigla di American Horror Story
La sigla di American Horror Story varia per tutte le stagioni riportando con dei frammenti inquietanti e oscuri varie tematiche della trama corrente mantenendo – solo per le prime stagioni – la stessa identica melodia.
Nella sesta stagione – Roanoke – viene esclusa completamente, una mancanza fondamentale per i fan della serie che hanno sempre vissuto la sigla come uno dei punti di forza della serie grazie alla sua particolare originalità. Nell’ottava torna con un crossover di immagini tra la stagione attuale e la prima, per poi tornare nella nuova stagione – 1984 – con una sigla che ricorda gli anni ’80 (anno dell’ambientazione della storia).