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Nella mente di H.H. Holmes, il primo serial killer della storia americana

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In American Horror Story è stato interpretato da Evan Peters (ci sarà nella nona stagione?). Il personaggio di James P. March è terrificante.

Un vero e proprio mostro che prende ispirazione da un mostro realmente esistito: H.H. Holmes.

Herman Webster Mudgett nasce a Gilmanton, nel New Hampshire, il 16 maggio 1861 da Levi Horton Mudgett e Theodate Page Price, diretti discendenti dei primi immigrati inglesi della zona. Terzo di cinque tra fratelli e sorelle, il padre è un contadino, un commerciante e un imbianchino. La famiglia è di fervente religione metodista.

Contrariamente a molti serial killer, non ci sono tracce di abusi o violenze nella sua primissima infanzia.

American Horror Story

A 16 anni si diploma alla scuola superiore e inizia a insegnare a Gilmanton e, poco dopo, ad Alton. Il 4 luglio 1878 sposa Clara Lovering e due anni dopo nasce il suo primo figlio: Robert.

Si iscrive all’Università del Vermont, ma abbandona appena un anno dopo non soddisfatto dagli standard della scuola. Passa all’Università del Michigan, facoltà di Medicina e Chirurgia, dove si diploma nel 1884. In questi anni lavora in un laboratorio di anatomia e fa praticantato presso il dottor Nahum Wight, noto promotore della dissezione umana.

Holmes non è il classico serial killer cresciuto in un ambiente disagiato e privo di cultura.

È un uomo, all’apparenza, comune.

I vicini raccontano che Holmes è violento con la moglie, la quale nel 1884 lo lascia. Lui si trasferisce a Mooers Forks, nello stato di New York, ed è qui che si vocifera che sia stato visto con un bambino, poi scomparso nel nulla. Lui sostiene che il piccolino sia tornato in Massachusetts, a casa sua, non viene indagato e si affretta a lasciare la città.

Trova impiego come farmacista a Philadelphia, dove un ragazzino muore dopo aver assunto un medicinale che gli ha venduto proprio lui. Nega ogni coinvolgimento e fugge ancora. Cambia quindi nome in Henry Howard Holmes per evitare di essere coinvolto nel suo oscuro passato.

Ancora sposato con Clara, sposa Myrta Belknap, dalla quale ha una figlia, Lucy Theodate Holmes. Incredibilmente, non soddisfatto delle due mogli, sposa anche Georgiana Yoke.

Holmes arriva a Chicago nell’agosto 1886. In quegli anni è una delle città più invivibili degli Stati Uniti d’America: povera, con un altissimo tasso di criminalità e disoccupazione.

Qui compra un terreno dove inizia a costruire un edificio, che dovrebbe diventare un hotel da inaugurare per l’imminente Esposizione Mondiale Colombiana: l’occasione per Chicago per mettersi in luce davanti agli occhi del mondo. Questa Esposizione si propone di fare almeno il paio con quella universale di Parigi che aveva sbalordito il mondo solo qualche anno prima.

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Ma quello che Holmes costruisce non è un hotel.

È un vero palazzo degli orrori.

L’intera struttura è colma di stanze oscure, trabocchetti, laboratori di tortura dove gli ignari ospiti vengono tratti in inganno e seviziati nei modi più cruenti. Holmes è un crudele assassino, sadico, perverso, sessualmente insaziabile.

Un mostro, si è detto, che ha ispirato James P. March di American Horror Story.

Giorno dopo giorno, uomini, donne e bambini scompaiono nel nulla, inghiottiti dall’hotel di Holmes. Un hotel come quello della quinta stagione di American Horror Story. Questo fiume di morti non può non attirare l’attenzione della polizia e finalmente H.H. Holmes viene arrestato.

Nel suo “albergo”, che i locali ribattezzano il Castello, vengono ritrovati parti di 150 diversi cadaveri.

Sono nato col diavolo dentro. Non potevo fare a meno di diventare un assassino, come il poeta che non può non dare voce alla propria ispirazione. Sono nato col Maligno come compagno accanto al letto dove sono stato messo al mondo e, da quel momento in avanti, è sempre stato con me.

Holmes ha ucciso le sue amanti, i suoi “collaboratori”, perfino i figli dei suoi impiegati, ignari bambini che gli avevano prestato fiducia, giovani turiste curiose di vedere l’Esposizione. Il suo delirio omicida non ha avuto confini.

In prigione si convince che è diventato fisicamente l’incarnazione del diavolo. Follia? Folklore?

Il 7 maggio 1896 muore per impiccagione nella prigione di Moyamensing, fino all’ultimo rimane impassibile e amichevole, senza dare segni di paura, ansia o depressione.

Il Castello viene dato misteriosamente alle fiamme nel 1895. Due uomini entrano ed escono dall’edificio che prende subito fuoco. Non viene raso al suolo, ma viene abbattuto nel 1938 e ora è occupato da un ufficio postale.

In un interessante episodio de La storia maledetta, trasmessa da History Channel e dedicata proprio a H.H. Holmes, si racconta che l’edificio sia infestato da presenze maligne. Forse le vittime dell’assassino o l’assassino stesso, per chi ci crede.

Nel 2017 si diffondono notizie in base alle quali Holmes è in realtà sfuggito all’esecuzione. Il suo corpo viene riesumato ed essendo stato sepolto in una bara di cemento non si è decomposto normalmente. I vestiti e perfino i baffi sono perfettamente conservati. È proprio il corpo di Holmes, comunque, lo dice il DNA.

In American Horror Story era un pazzo vulcanico e morbosamente geniale, nella vita reale un assassino sadico e privo di qualsiasi scrupoli.

La storia ce lo consegna come il primo vero serial killer della storia degli Stati Uniti d’America.

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