Parliamo indubbiamente di uno dei prodotti horror più importanti degli anni 2000. Una serie destinata a fare scuola che sta influenzando notevolmente il panorama seriale attuale, attraverso la sua innovatività e spregiudicatezza. La rivoluzione Murphyniana è già in atto, il suo epicentro è American Horror Story.
Serie antologica nata nel 2011 dal tandem vincente Ryan Murphy/Brad Falchuk, concepita con l’intenzione di rilanciare il genere Horror anche in TV, sulla scia dei grandi prodotti del passato. In un era dove il cinema dell’orrore, salvo qualche perla, risulta un pochino in difficoltà American Horror Story è una boccata d’aria fresca per tutti i fan del genere, una novità formidabile.
La struttura della serie è concepita in modo tale da poter raccogliere sempre nuovi telespettatori grazie alla sua natura antologica, in cui ciascuna stagione ha un tema differente rispetto alla precedente; favorendo l’appropinquarsi di nuovi fan. Il cast rimane perlopiù inalterato, e gli showrunner si divertono a mischiare le carte trasformando i buoni in cattivi e viceversa, creando un empatia molto particolare tra attore e spettatore.
American Horror Story è la famiglia allargata più grande della TV che non smette mai di soprenderci.
Stessi attori/ruoli diversi è un fattore che non impedisce la possibilità di giocare con i personaggi, in modo tale da poter far confluire tutte le stagioni verso un unica direzione; creando l’universo del terrore di Murphy. Alla luce di quanto vista finora, non serve l’ufficialità da parte degli autori per affermare che gli eventi narrati in tutte le stagioni si sono svolti sotto lo stesso cielo, seppure in epoche diverse. Questa caratteristica, sempre più rimarcata, non fa altro che conferire ulteriore fascino alla serie. Spesso e volentieri alcune domande rimangono irrisolte, ma se prima dovevamo scervellarci e stilare decine di teorie, ora sappiamo che possiamo semplicemente aspettare per avere le nostre risposte. Se Murphy non è il mostro che vuole descrivere nel suo lavoro riaprirà tutte le faccende in sospeso per dare chiarezza.
Vicende intrecciate e personaggi che ritornano, ecco com’è collegato l’universo malato e spaventoso di American Horror Story.
LA VERSIONE DI PEPPER (ASYLUM/FREAK SHOW)
Pepper è una microcefala apparsa per la prima volta nella seconda stagione, quella ambientata nel diabolico manicomio di Briarcliff. Regala un fiore a Lana Winters ferendola accidentalmente e propiziando l’entrata in scena di Suor Mary Eunice che ci spiega il motivo del suo internamento: Pepper avrebbe brutalmente assassinato e mutilato il nipotino. Gli inquirenti non ebbero dubbi sull’accaduto, e le sue condizioni fisiche e mentali spinsero i giudici ad affidarla alle “cure” di Suor Jude, all’interno della struttura di Briarcliff. Scomparirà misteriosamente senza lasciare alcuna traccia, salvo poi riapparire nel finale dove scopriremo che misteriosi esseri extraterrestri l’hanno sottoposta a degli esperimenti, curandola addirittura dalla sua malattia. Riacquistata la ragione e la parola viene incaricata dagli alieni di assistere Grace nel parto. Ora Pepper può parlare e raccontarci la sua versione: il cognato ha ucciso il figlio per addossare la colpa a lei. Si scoprirà nella quarta stagione, Freak Show, che Pepper prima di Briarcliff viveva nel circo degli orrori di Elsa Mars, dove faceva parte delle attrazioni. Per un atto di carità quest’ultima deciderà di riportare Pepper da sua sorella, Rita, per convincerla a prendersi cura di lei, regalandoci una delle scene più commoventi della serie. Tuttavia questo atto segnerà l’inizio di un brutto capitolo della sua vita, poichè il menefreghismo imperterrito della sorella e l’ipocrisia del cognato non saranno d’aiuto per la condizione di Pepper. Nonostante l’avanzata età, e tra lo stupore generale, Rita da alla luce un bambino deforme, affidandone a Pepper la custodia. Tuttavia suo marito brama di liberarsi di entrambi escogitando un piano malvagio: uccidere il figlio ed incolpare dell’accaduto Pepper poichè incapace di difendersi. Una volta messo in atto il macabro piano di liberazione Pepper viene internata a Briarcliff dove suor Mary Eunice si occupa della sua pratica. La verità su Pepper servita su un piatto d’argento.