4. Anna Frank
Sempre parlando della seconda stagione di American Horror Story, devo segnalarvi una sottotrama che a me personalmente è piaciuta, ma che purtroppo ha contribuito a fare di Asylum un guazzabuglio di racconti e generi diversi: a un certo punto, infatti, al manicomio viene portata una ragazza convinta di essere Anna Frank e munita peraltro di una versione piuttosto verosimile del modo in cui sarebbe sopravvissuta laddove tutti la credevano morta; a essere onesti la sua storia è talmente credibile che per un paio di episodi il dubbio rimane anche a noi…
Presa singolarmente la vicenda della nuova Anna Frank non è male (in fin dei conti ci troviamo in una casa di cura per malati di mente ed è normale che personaggi strani bazzichino da queste parti), però purtroppo inserita nel contesto della stagione crea solo confusione; in Asylum infatti abbiamo:
- alieni
- un maniaco omicida che scortica le sue vittime
- uno scienziato pazzo che mutila i pazienti del manicomio
- e che è anche un ex nazista
- una suora sadica
- un’altra suora posseduta dal demonio
- razzismo anni ’60 nei confronti dei neri e degli omosessuali
E Anna Frank.
Capite? Tutto ciò crea un effetto che per qualcuno, come me, può essere piacevole e intrigante, ma che ad altri può sembrare solo un enorme calderone di elementi ridicoli. La fantasia è un dono prezioso, però va usata con cautela.