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And Just Like That 2×07 – La Recensione: c’è amore nell’aria

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Il venerdì va così: sveglia, colazione, si va al lavoro e poi, con il grosso della giornata ormai alle spalle e la consapevolezza di avere un intero weekend ancora davanti, si torna a casa e si guarda l’ultima puntata di And Just Like That appena sbarcata su Sky. Ormai questa routine è diventata ben consolidata e, per quanto chi ne segue le recensioni sa benissimo quanto mi piaccia criticare la serie, so per certo che mi mancherà quando, tra qualche settimana, non ci sarà più. E lo so a maggior ragione dopo la giornata di oggi, quando per la prima volta mi sono ritrovata a provare un interesse vero nei confronti delle dinamiche della puntata, e non soltanto per i sentimenti che in me suscita il ricordo di Sex And The City. Insomma, ce l’abbiamo fatta: con il settimo episodio – almeno per quanto mi riguarda – And Just Like That si porta a casa la sufficienza. Ma bando alle ciance: è arrivato il momento di parlare più nel dettaglio della puntata che è riuscita a compiere il miracolo.

And Just Like That 2×07: la trama

L’episodio comincia più o meno come si era concluso quello precedente, con Carrie che stavolta una mail non la invia, ma la riceve. E quando se ne accorge, la sua reazione somiglia molto alla mia quando leggo sullo schermo del telefono il nome di quella persona da cui proprio vorrei ricevere un messaggio. Oh mio Dio, ma quindi anche io sembro così adolescenziale? Il suo mittente è ovviamente Aidan, pronto con un invito a cena per – guarda un po’ – la sera di San Valentino. Un evento del genere richiede un confronto con le amiche: si sarà accorto che giovedì è proprio il 14 febbraio o è stato tutto puramente casuale? Carrie, Miranda e Charlotte ne discutono esattamente come ne avrebbero discusso venticinque anni prima, e come ne discuterebbe qualsiasi diciottenne (ma anche ventisettenne come me, a quanto pare). Fatto sta che la felicità all’idea di rivedere il suo vecchio amore si trasforma comprensibilmente in ansietta quando l’incontro si fa più concreto, e in vera e propria paura di essere stata piantata in asso quando – con ormai mezz’ora di ritardo – Aidan non si è ancora fatto vivo al ristorante. È stato tutto solo un bel sogno? Per fortuna no, è stato solo il malinteso di un numero civico, ed Aidan e Carrie possono godersi la loro cena a tredici anni dall’ultimo incontro. Che non si trattasse di un semplice appuntamento del tipo aggiorniamoci dopo tanto tempo lo speravamo e in fondo lo sapevamo già, vista la mole di foto già viste e riviste dei due insieme. Ma guardare il loro incontro è stato nettamente più bello che immaginarlo.

And Just Like That
And Just Like That (640×360)

Ma Carrie non è l’unica ad avere un appuntamento in programma per il giorno di San Valentino. Dopo la rottura con Che, vittima di ghosting, Miranda si sente pronta prima ancora che per nuove relazioni, per continuare il suo percorso di consapevolezza di sé. Essere attratta da Che fa di lei una donna lesbica, bisessuale, o posizionata chissà dove sull’ampio e sfaccettato spettro della sessualità? Miranda se lo chiede e lo chiede anche alle sue amiche, ma le risposte alle nostre domande spesso sono dove meno ce le aspettiamo. Nel suo caso, in una lettura di Orgoglio e Pregiudizio. Miranda incontra Amelia, una donna che con la sua voce la affascinava anche quando lei nemmeno se ne rendeva conto, e quando si avvicina per parlarle si capisce in cinque secondi come potrebbe evolversi la situazione. Eh già, potrebbe. Perché arrivata a casa del suo appuntamento di San Valentino, Miranda non trova né una cena romantica, né una cena di qualsiasi altro tipo, ma solo un letto sfatto, tanto caos e una lettiera per gatti sporca. No, il suo appuntamento non va come sperato, e Miranda scappa appena le si presenta l’occasione. Intanto, però, capisce che le donne la attraggono, eccome se la attraggono!

Niente drammi sentimentali in vista invece per Charlotte, che ormai sa bene chi è l’amore della sua vita. Ciò non significa però che anche la sua storyline non sia incentrata proprio sull’amore, quello di madre e quello verso se stessa. Si torna finalmente a parlare della carriera nella moda di Rock, percorso al quale – come si poteva ben immaginare – tiene molto più sua madre di quanto non ci tenga Rock in persona. Si parla però anche di Lily, che ha fatto giusto in tempo a perdere la verginità nell’episodio precedente prima di essere mollata su due piedi poco dopo. Risposta alla crisi amorosa? Organizzare una festa di San Valentino con le amiche single a sparlare dei maschi, ovvio. E l’ingrediente segreto di una serata come questa non possono che essere i brownies alla marijuana, che un’inconsapevole Charlotte mangia prima della cena con Harry. Il risultato è quello che Charlotte crede sia un principio di infarto, anche se in realtà si tratta solo di fattanza. Lo spavento però le serve per rendersi conto del fatto che no, fare la mamma manager di un figlio e cameriera dell’altra non è abbastanza per lei. E finalmente torna in ballo la proposta di lavoro ricevuta durante la cena dell’anniversario di Lisa ed Herbert in una puntata dalla quale mi sembra sia passato un secolo. Che non si dica però che io non l’abbia previsto: chiamatemi pure Nostradamus!

And Just Like That
And Just Like That (640×360)

E una menzione speciale per questa puntata di And Just Like That va anche alle trame di Lisa (finalmente ho ricordato il suo nome, qui qualcosa sta davvero cambiando) e Nya. La prima è alle prese con un attaccamento ossessivo per il figlio maschio adolescente che proprio non riesce a lasciar andare, rifiutandosi di accettare la sua nuova fidanzata – che tra l’altro, diciamolo, tanto simpatica proprio non sembra. La dottoressa Wallace si ritrova invece a vivere il suo primo San Valentino da single, con le sue amiche convinte di dover stare con lei per aiutarla ad affrontare il momento. Ma ci pensa il suo soufflé al cioccolato a tenerle compagnia perché sì, nella vita si può stare bene anche da soli.

Tante forme d’amore

In una puntata intitolata 14 febbraio è tanto scontato quanto veritiero dire che l’amore è nell’aria. Ma sarebbe riduttivo affermare che si tratta soltanto della ricerca o della possibilità di vivere l’amore di coppia. Le trame di Carrie e Miranda sono sicuramente le più improntate su questa sfaccettatura del concetto: la prima riscopre un amore che credeva perduto; la seconda invece ne cerca di nuovi non perché non voglia stare da sola, ma per mettersi maggiormente a contatto con quella parte di sé che ha tenuto per troppo tempo nascosta. Carrie e Miranda si rimettono in gioco alla veneranda età di cinquantasei anni, telefonandosi durante i rispettivi appuntamenti come farebbero due adolescenti (con Carrie che ovviamente aveva dimenticato quello di Miranda, perché sia mai che qualcuno la faccia scendere dal suo piedistallo seriale). Ma in una narrazione che a più riprese sembra, appunto, fin troppo adolescenziale, non possiamo tralasciare il fatto che finalmente le due donne si stiano muovendo in direzioni ben precise dopo tante, troppe puntate di stallo.

And Just Like That (640×360)

Come detto, però, quando si parla d’amore si parla di un concetto molto più ampio dell’amore romantico, e questo episodio di And Just Like That lo afferma a gran voce. Abbiamo l’amore dei genitori nei confronti dei figli, quel sentimento che sia in Charlotte che in Lisa tende a sfociare quasi in una mania di controllo ma che, con tutti gli errori del caso, si vede essere puro, sincero e incredibilmente potente. Resta poi da capire se Charlotte ed Harry la faranno passare liscia a Lily per l’erba (spoiler alert: io non la passerei liscia nemmeno alla veneranda età di ventisette anni se mia madre trovasse qualcosa a base di marijuana tra le mura di casa sua). E poi c’è, e sinceramente è bellissimo che ci sia, la questione dell’amore per se stessi. Miranda vuole riscoprirsi, Charlotte far ripartire la sua carriera, Nya e Seema semplicemente prendersi il lusso di non dover obbligatoriamente essere in una coppia, soprattutto durante il giorno di San Valentino. In un mondo che, come dice Coez, è “fatto per due come le confezioni dello yogurt”, il 14 febbraio è il giorno in cui tutti, volenti o costretti dalle promo di coppia delle attività commerciali, si trovano a fare i conti con la propria situazione sentimentale. Ed è tanto bello quanto importante mostrare il fatto che l’amore romantico è tanto, ma non è tutto.

Responso positivo

Cari lettori e care lettrici, forse non siete abituati a leggere recensioni di And Just Like That così poco acide e deluse, e vi assicuro che io stessa non sono abituata a scriverle. Eppure è successo: l’episodio 7 ottiene un responso positivo. Le storie delle protagoniste vanno nella direzione giusta, le tematiche sono trattate in modo consapevole e poi, anche se ne abbiamo parlato troppo poco in questo pezzo, Aidan è finalmente tornato. Vederlo di nuovo sotto casa di Carrie, in quel posto che gli ha dato tanta gioia ma anche tanto dolore, è stato bello e nostalgico allo stesso tempo. Ma non della nostalgia che mi causavano gli episodi precedenti, quella di qualcosa che è passato ma non può tornare. Parlo di una nostalgia matura e consapevole del fatto che, comunque, si può andare ancora avanti. Aidan lo fa, abbattendo quel muro mentale costruito dal dolore che Carrie gli ha fatto provare in Sex And The City non permettendogli di buttare giù quello che divideva i due appartamenti che sarebbero dovuti diventare la loro casa comune. Forse il tempo non sana tutte le ferite, ma sapere che il futuro può riservarci ancora qualcosa di bello le fa bruciare di meno. E per la prima volta lo ammetto: oggi voglio che la relazione con questa serie funzioni.