Se è vero che l’attesa del piacere è essa stessa il piacere, allora forse anche l’attesa della recensione è essa stessa la recensione. O forse no, e quindi se pur con un po’ di ritardo rispetto al solito ecco che arriva la recensione – quella vera – dell’ultimo episodio di And Just Like That, distribuito su Sky e NOW venerdì 11 agosto. Un episodio che, poggiando le sue radici su quelli precedenti così tanto legati alle esperienze passate delle protagoniste e dei personaggi che intorno a loro ruotano, forse per la prima volta da quando la serie ha messo piede nel palinsesto di Max riesce a rivolgere davvero un occhio al futuro. Non senza dubbi e paranoie, ovviamente, ma tentando di superarli per continuare a percorrere una strada che è decisamente quella giusta.
And Just Like That 2×09: la trama
Come sempre, prima di lasciarci andare a commenti incomprensibili, partiamo dalla trama dell’episodio. Questa volta però, invece di cominciare come al solito dalle vicende della protagonista delle protagoniste – Carrie Bradshaw – apriamo le danze con le storyline che mi hanno fatto divertire di più, quelle estremamente connesse di Charlotte e Miranda. Mentre la prima si dà da fare con il lavoro tralasciando in parte i suoi “doveri” di moglie e madre (per la prima volta con tanto di mini scenata di gelosia da parte di Harry, che si fa amare sempre di più), la seconda soffre parecchio la mancanza di un suo tetto sulla testa e la convivenza con una sempre più attiva sessualmente (e molto, molto rumorosa) Nya. E proprio durante un’incursione nella sua vecchia casa letteralmente solo per utilizzare il bagno, si palesa ai suoi occhi una possibilità alla quale proprio non aveva mai pensato: quella che Brady e Lily facciano sesso.
I due quasi cugini morali – che però a quanto pare non si vedono da anni, cosa che non ha senso se pensiamo al quantitativo di tempo che le loro madri passano insieme di continuo – vengono uniti proprio da un’idea di Miranda, che crede che la precisa e studiosa Lily possa essere una buona influenza per un indeciso e in crisi Brady, che ha preso un anno sabbatico per lavorare (o, come dice Miranda, friggere patatine) nel bar di un invisibile Steve. Miranda però non aveva pensato ai possibili risvolti sessuali di questa unione, e lei e Charlotte vanno in crisi e passano il loro tempo all’evento di Herbert spiando le mosse dei figli per capire cosa li leghi. Charlotte ovviamente nei suoi deliri immagina già che i due possano sposarsi e che Lily possa avere in futuro Miranda come suocera, anche se è a dir poco presto per pensare a un’ipotesi del genere. Ma si ritrova anche a dover accettare l’idea che il rapporto con sua figlia non debba essere poi così trasparente su tutti gli aspetti della sua vita. L’ipotesi di una storia tra Brady e Lily era davvero troppo succulenta per non essere portata avanti e, per quanto non sia la storyline più originale del mondo – se ci ero arrivata io, immagino potessero arrivarci tutti anche prima che accadesse – ha dato sicuramente all’episodio quel lato comico che è stato proprio delle vicende di Charlotte fino ad ora.
Ma non preoccupatevi, anche se non ha avuto il suo posto in prima fila, in una recensione di And Just Like That non si può tralasciare la trama della regina della serie. Carrie è nel pieno del suo idillio amoroso (di nuovo) con Aidan e, anche se il suo figlio più piccolo forse non la pensa allo stesso modo, è pronta a costruire in tempo record un futuro con lui. E visto che non può farlo a casa di Che né a casa sua – eh sì, un ormai over 50 Aidan continua a rifiutarsi di metterci piede – pensa bene di vendere il suo appartamento, quello al quale non ha mai voluto rinunciare, per comprare una casa più grande nella quale ospitare anche i figli di Aidan, e soprattutto nella quale lui non abbia problemi a entrare. Morale della favola, probabilmente utilizzando ancora la gigantesca eredità di Big, opta per una casa che ha decisamente troppo spazio, ma che la rende felice. Darà la sua vecchia casa alla vicina che casualmente proprio nel momento giusto le comunica che forse dovrà lasciare casa sua? Molto probabile. Fatto sta che Carrie percorre la scalinata più vista in Sex and the City e nel suo sequel senza guardarsi indietro, anche se personalmente apprezzerei l’idea di vedere nel prossimo episodio il suo trasloco e di poter entrare in quell’appartamento con Carrie ancora una volta: se lei è così brava con i cambiamenti mi fa molto piacere, ma io non lo sono affatto.
Menzione d’onore in questa puntata va anche ad Anthony, tra i personaggi di And Just Like That quello delle cui vicende abbiamo parlato meno nelle nostre recensioni. Affrontare la morte di un attore nella produzione di una serie comporta che ci siano cambiamenti non solo per il destino del personaggio in questione ma anche per quelli che gli sono legati. Da quando Stanford ha fatto le valigie per trasferirsi in Giappone, Anthony non aveva fatto molto altro che impastare e dare un boost alla sua vita sessuale senza però alcun coinvolgimento emotivo. Tutto ciò finché non è arrivato il suo giovane e bellissimo poeta italiano trovato da Charlotte in una libreria, prima finto collaboratore, poi vero collaboratore, poi chiaramente interesse romantico. E mentre Giuseppe preme per salire a casa sua dopo i loro ormai cinque appuntamenti, Anthony colleziona scuse su scuse in realtà spaventato all’idea che lui possa piacergli davvero. Ma no, Giuseppe non vuole la green card, vuole proprio Anthony. E forse finalmente è arrivato il momento di lasciarsi andare.
Il futuro è adesso
Le trame di cui abbiamo parlato, ma in realtà anche quelle di cui non abbiamo parlato, dipingono una situazione nella quale ogni personaggio della serie è finalmente proiettato verso il futuro. Un futuro che però non si costruisce da solo, e del quale proprio per questo sono loro a dover posare i primi mattoncini. Carrie è pronta a lasciare il suo amato quartiere per dare una vera stabilità al suo rapporto con Aidan, perché per quanto lui continui a fare avanti e indietro dalla Virginia e il quantitativo di tempo passato insieme sia lo stesso, viverlo in una specie di casa vacanze o a casa propria sono due esperienze totalmente diverse. Da notare anche che il matrimonio con Big, nella scorsa puntata definito un errore, stavolta è descritto come felice e bellissimo, cosa che solo in parte placa il disappunto che covavo dalla scorsa settimana. Charlotte e Miranda fanno invece i conti con un futuro che non è il loro ma quello dei loro figli, il che forse è un’esperienza ancora più difficile. Anthony per la prima volta considera l’idea che il suo, di futuro, non sia necessariamente da solo anche se Stanford non è più con lui. Ma c’è anche Seema, che per quanto continui a negarlo ad alta voce, è davvero presa dal regista (e sì, lo avevamo detto che sarebbe successo, perché anche questa storyline non era proprio impossibile da immaginare). C’è Lisa, che si dimostra ancora una volta tra i miei personaggi meno preferiti e che entra a gamba tesa nel tema del futuro annunciando a suo marito (nel modo e nel luogo più sbagliato possibile) di essere incinta. E c’è Nya, che si ritrova invece a dover fare i conti con il fatto che il suo ex marito sia in attesa di un bambino con la sua attuale compagna, e nel bel mezzo della sua nuova vita su Tinder si trova a ripensare alla nuova vita che con lui non è riuscita a generare.
Insomma, praticamente per tutti i personaggi di And Just Like That non si tratta solo di cominciare ad addentrarsi nel futuro: il futuro è già cominciato. Ed è proprio quello di cui avevano bisogno. Dopo più di una stagione e mezzo di passato, passato, passato e ancora passato, l’unica possibilità di smuovere le cose e dare alla serie nuova linfa era quella di proiettarsi verso un tempo che deve ancora arrivare, e che in quanto tale possa dare ai personaggi (ma soprattutto a noi spettatori) la voglia di continuare a scoprire cosa succederà . Come già abbiamo accennato relativamente ad alcune delle storie delineate, quasi nulla di ciò che abbiamo visto nella nona puntata di And Just Like That ci ha sorpreso né stupito. I tempi in cui l’inimmaginabile prendeva vita sono finiti nel momento in cui Big si è accasciato sul pavimento della sua casa lasciando Carrie e tutti noi a bocca aperta e con il vuoto nel cuore. Di lì in poi tanta lentezza e poca sorpresa, ma anche se non posso comunque negare di essere soddisfatta della piega che sta prendendo, personalmente sarei ben felice di vedere qualche colpo di scena in una serie che non si è dimostrata poi così irriverente.
Insomma, la sufficienza anche questa puntata se la porta a casa, pur se senza infamia e senza lode. Ma, sempre a proposito di futuro, giunti ormai alla fine della nona puntata della serie, non posso fare a meno di chiedermi dove ci porteranno le ultime due. Continueranno a cullarci in una un po’ banale sicurezza oppure a un certo punto le nostre certezze saranno spazzate via da una rivoluzione? Che so, magari Seema tutto ad un tratto deciderà di mettersi un anello al dito, oppure Lily e Brady saranno meno prudenti di quanto possiamo immaginare e tac, Charlotte e Miranda saranno improvvisamente nonne. No, non credo davvero che nessuna delle due cose possa accadere, o almeno non in tempi così brevi. Ma forse, anzi di sicuro, And Just Like That ha bisogno di qualcosa di più di quello che ci sta dando per convincerci del fatto che un’ipotetica terza stagione ne valga davvero la pena.