And Just Like That giunge al termine, dopo una stagione fatta di un continuo alternarsi di alti e bassi. Questo decimo episodio si inserisce perfettamente nel contesto, risultando per certi versi un po’ grigio, ma in qualche modo cerca di accontentare tutti.
Miranda ha avuto il suo lieto fine, mentre tutti ci aspettavamo un sonoro due di picche da un momento all’altro, la relazione tra lei e Che ci ha decisamente sorpresi con un finale degno di una qualsiasi fiaba Disney. A cambiare in questo senso non è stata solo Miranda, che diviene un po’ l’emblema della possibiltà di scegliere chi siamo giorno dopo giorno, ma anche Che, la quale era abituata a relazioni più flessibili e meno impegnative rispetto a quella che sta instaurando con la sua Miranda.
In questo senso, analizzando la storia di Miranda e Che, ma anche quella della sua insegnante, comprendiamo come l’amore richieda sempre delle rinunce. L’amore, in un certo senso, è un compromesso, la mutuale volontà di venirsi incontro e liberarsi del peso di qualcos’altro. La vera domanda, infatti, quando si parla di sentimenti è sempre cosa siamo disposti a lasciare indietro per coltivare la relazione con un’altra persona. A volte può trattarsi di scelte importanti e determinanti per il corso della propria vita, altre volte di semplici abitudini da cambiare.
Miranda, a questo punto, è pronta a rinunciare allo schematismo su cui ha improntato la sua vita. Ma questa scelta è dettata più da un rinnovato amore verso se stessa che da altro. Mentre il trasferirsi lontano dalle sue amiche e dalla sua vita di tutti i giorni e il rinunciare a un prestigioso tirocinio, deriva dalla sua passione travolgente per Che.
In questo preciso istante della sua vita, raccontatoci in And Just Like That, Miranda comprende la bellezza edonistica della vita.
Ogni giorno possiamo decidere di cambiare, che sia il colore dei capelli o il domicilio. Questa libertà di essere è il messaggio più grande che questo personaggio ci lascia, anche se a molti l’intero arco narrativo di Miranda non è affatto andato giù. Forse l’unica pecca è stata l’eccessiva nota fiabesca, senza particolari intoppi nel suo percorso. Fatta eccezione per Steve ovviamente, ma poteva davvero trattarsi di un ostacolo considerando il modo in cui quest’ultimo personaggio è stato rappresentato?
Ma la più grande rivelazione di And Just Like That è proprio Charlotte: ritroviamo una donna finalmente contenta della sua vita, aperta al mondo e ai suoi cambiamenti. Charlotte è una donna frizzante, che non lascia nulla al caso ma che finalmente si concede anche di essere spiritosa, divertente, audace. Proprio con questa audacia affronta anche gli imprevisti, un qualcosa che in passato l’avrebbe fatta impazzire e che ora lascia emergere la rinnovata maturità di Charlotte.
Insomma, And Just Like That conclude questa prima stagione trattando le nostre care amiche come delle principesse Disney, ma la cosa in fondo non ci dispiace troppo.
E il lieto fine arriva anche per Mr. Big, che ci aveva fatto iniziare il revival di Sex & the City con le lacrime agli occhi. Finalmente dopo quasi un anno riesce a uscire dall’immensa scarpiera di Carrie e volare tra le magie di Parigi.
Un gesto che determina anche la pace di Carrie, la quale inizi a sentirsi libera per la prima volta. Una libertà che non diminuisce il dolore della perdita, o l’amore verso quella che era indubbiamente la sua anima gemella. Semplicemente Carrie è pronta ad affrontare il futuro, un futuro che a quanto pare è carico di sorprese, podcast e ascensori molto caldi.
E vissero felici e contenti nel magico mondo di New York, anche la nuova amica di Carrie e il suo uomo delle discoteche. Un personaggio che in qualche modo ha cercato di sostituire Samantha, ma che in definitiva ci ha solo ricordato quanto Samantha sia insostituibile.
Perchè per quanto se ne possa dire, per quanto ben riuscita si sia rivelata questa serie, Samantha è l’unico spazio vuoto che non potrebbe mai trovare un riempimento diverso.
E in questo senso non bastano certamente dei freddi messaggi su un cellulare, e la promessa di un caffè in compagnia. Non basta perchè è riduttivo nei confronti di un personaggio che abbiamo tanto amato, che ci ha regalto il brio più frizzante di tutta Sex & the City, e che a conti fatti, risulta essere il grande punto interrogativo di And Just Like That.
Ma non potevamo assolutamente pretendere di più da questo revival. Gli autori sono riusciti a portare in scena un prodotto controverso, hanno compiuto delle scelte coraggiose per ricordarci con grande clamore che no, non stavamo guardando Sex & the City, ma una serie completamente diversa. Una serie che se affrontata con il giusto approccio si rivela leggera e godibile, lasciandoci anche numerosi spunti per pensare alle nostre vite. Un inizio così tragico (qui trovate la nostra recensione dei primi due episodi) e un finale che si rivela un barlume di speranza: qualsiasi cosa accada le porte della libertà sono sempre davanti ai nostri occhi, non dobbiamo fare altro che spalancarle e buttarci a capofitto nella vita senza timori.