Vai al contenuto
Home » Andor

Andor – La recensione dei primi tre episodi della seconda stagione

Diego Luna nei panni di Cassian Andor

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sui primi tre episodi della seconda stagione di Andro e sul precedenti capitolo

Un abbonamento che cambia il tuo modo di guardare le Serie Tv

Con così tante piattaforme e poco tempo a disposizione, scegliere cosa vedere è diventato complicato. Noi vogliamo aiutarti ad andare a colpo sicuro.

Arriva Hall of Series Discover, il nostro nuovo servizio pensato per chi vuole scoprire le serie perfette i propri gusti, senza perdersi in infinite ricerche. Ogni settimana riceverai direttamente sulla tua email guide e storie che non troverai altrove:

  • ✓ Articoli esclusivi su serie nascoste e poco conosciute in Italia
  • ✓ Pagelle e guide settimanali sulle serie tv attualmente in onda
  • ✓ Classifiche mensili sulle migliori serie tv e i migliori film del mese
  • ✓ Consigli di visione personalizzati e curati dalla nostra redazione (e non un altro algoritmo)
  • ✓ Zero pubblicità su tutto il sito

Scopri di più Hall of Series Discover

Che ritorno spettacolare. Su Disney+ ha esordito la seconda stagione di Andor con tre episodi che spazzano via immediatamente alcuni timori della vigilia. Se la prima stagione della serie tv di Star Wars non l’avevamo proprio vista arrivare, questa era attesa all’inverosimile. E dopo il sorprendente primo capitolo c’era un po’ di paura di restare delusi ora che le aspettative si sono innalzate vertiginosamente. Il primo trittico di episodi di questa seconda stagione però ci rassicura immediatamente: Andor è tornata ed è ancora meravigliosa.

In queste prime tre puntate ritroviamo tutti gli ingredienti che hanno fatto la fortuna del primo capitolo. Una tensione narrativa incredibile. Una maturità praticamente mai vista nel franchise ideato da George Lucas. Il solito grande apparato ideologico, che avevamo scandagliato in lungo e in largo durante la prima stagione con questi due focus che vi riproponiamo: uno sull’Impero e l’altro sulla Ribellione. E infine quel clima da spy story che ha reso unica Andor e che torna in questa seconda stagione addirittura limato di alcune imperfezioni. È un ottimo inizio, non c’è che dire. Era difficile attendersi di meglio.

Dedra Miro in Andor
Credits: Disney+

Il faticoso ritorno a casa di Cassian

In questi primi tre episodi ritroviamo Cassian Andor un anno dopo i tafferugli di Ferrix. L’uomo è ormai pienamente inserito nella Ribellione. Ha una consapevolezza superiore e una fedeltà assoluta nella causa. Queste puntate sono una sorta di piccola odissea per lui, che si ritrova a dover fare i conti con una missione che non gira nel verso giusto e torna a casa proprio nell’esatto momento del bisogno.

Alla storyline di Cassian sono dedicate le scene più adrenaliniche delle prime tre puntate di Andor. Dalla fuga dalla base imperiale a bordo della nave rubata, sino all’arrivo su Mina-Rau e lo scontro con le forze imperiali. In mezzo c’è il soggiorno sul pianeta di destinazione, dove Cassian viene preso in ostaggio e poi si libera in maniera arguta, potendo finalmente dirigersi versi i propri cari.

L’azione è dominante in quella che è la linea principale di narrazione. Quella che segue il protagonista. Il tono si fa poi molto più variegato man mano che si allargano le maglie del racconto e così possiamo individuare lo sfaccettato prisma che caratterizza questa meravigliosa serie tv. Ci ritroviamo tutto quello che abbiamo amato della prima stagione, con ogni linea narrativa che sposa una peculiare anima di Andor.

L’ideologia ancora al centro di Andor

L’apparato ideologico allestito dal racconto è stato forse l’elemento più sorprendente della prima stagione di Andor. Pur ruotando costantemente intorno allo stesso conflitto, il franchise di Star Wars non era mai andato troppo a fondo della caratterizzazione ideologica che soggiace le azioni delle sue forze principali. L’Impero e la Ribellione hanno trovato invece nella serie di Disney+ una definizione del tutto nuova e questo lavoro è proseguito pure in questo inizio di seconda stagione.

Sul fronte imperiale assistiamo all’uso strumentale della propaganda quale strumento di conquista. Un elemento che ci fa immediatamente pensare ai regimi totalitari – a cui l’Impero si rifà apertamente – e che quindi aumenta il riflesso della realtà sull’istituzione fittizia. La riunione per stabilire il destino di Ghorman è un manifesto d’intenti. Così come lo è la determinazione di Dedea Miro, che si conferma uno dei personaggi più interessanti di tutta la serie. Scopriamo grazie all’inquietante pranzo con la madre di Syril alcuni dettagli del suo background: i suoi genitori sono stati arrestati quando lei aveva tre anni e quindi è cresciuto in un’accademia militare. Di fatti, Dedra è la perfetta creazione dell’ideologia imperiale. Il frutto di tutta quella propaganda che abbiamo visto.

Per ciò che concerne la Ribellione, invece, si sottolinea come questa si veda nei piccoli gesti. Nel coraggio dei singoli, nel rischio che ognuno si prende per aiutare il compagno. Il discorso d’apertura di Cassian è illuminante in tal senso. Così come, al rovescio, il tradimento subito da Brasso. Quei piccoli gesti possono alimentare la Ribellione, ma anche soffocarla. La paura è il più grande nemico della resistenza. E l’arma più preziosa dell’Impero. Andor sottolinea puntualmente questa dimensione più intima e personale della Ribellione. Senza paura di spingere con forza sui suoi risvolti più dolorosi.

Mon Mothma durante il matrimonio della figlia
Credits: Disney+

La diversa percezione della musica

Se l’adrenalina è dedicata a Cassian e l’ideologia a Dedra, Mon Mothma si prende quel clima da spy-story che rappresenta un’altra delle principali anime di Andor. Nella prima stagione la storyline dedicata alla senatrice è stata la più debole. In questa seconda stagione questa si è presa un posto di primissimo piano e bisogna dire che la scelta ha convinto. I miglioramenti in tal senso sono evidenti in questo inizio di seconda stagione. Qui non è l’azione a creare la tensione, ma gli intrighi e i segreti. A fare da sfondo poi c’è un matrimonio caratterizzato nel dettaglio, che fa anche da spettacolare contraltare al dramma che si consuma nel finale del terzo episodio.

Qui Andor ci regala davvero un capolavoro di scrittura. La contrapposizione che si crea tra le scene del matrimonio e le atrocità che si consumano su Mina-Rau è incredibile. La musica elettronica alimenta quel senso di estraniamento, che si fa aperto disagio quando assistiamo all’aggressione subita da Bix e alla cattura di Brasso. La morte dell’uomo è il culmine di un climax vertiginoso, in cui il ritmo della musica suona a percezioni diversi. Il suo tambureggiare restituisce sensazioni apertamente differenti. Le sue note si declinano in risoluzioni opposte.

Anche visivamente l’impatto è vibrante. Quella massa di vestiti colorati e corpi vorticosi da una parte. Distese infinite di grano dall’altro. Grano che si tinge di sangue e si impregna di dolore. E poi il finale strozzato, a simboleggiare una storia che ha ancora tutto da dire, nonostante abbia già detto tanto. Il terzo episodio di Andor è un piccolo capolavoro, sicuramente tra i migliori dell’intero franchise.

Un grande inizio per Andor

Quello che abbiamo visto in questi primi tre episodi della seconda stagione di Andor è semplicemente un grandissimo inizio. Come detto stavolta gli occhi erano tutti puntati sulla serie, che non ha tradito se stessa e anzi si è anche spinta oltre. Il tono si è fatto ancora più maturo. Il dramma è stato accentuato. Il ritmo è stato reso ancora più vorticoso. Un po’ come il suo protagonista, la serie di Disney+ ha mostrato di essere molto più consapevole e di credere con ancora più forza in se stessa.

Dopo alcuni produzioni poco convincenti, daThe Acolyte a Skeleton Crew, serviva il ritorno di Andor per ridare slancio al franchise di Star Wars. Questo prodotto è un’eccellenza nell’universo creato da George Lucas e questo grande ritorno lo conferma. Ora non vediamo l’ora di capire come proseguirà il viaggio di Cassian.

Scopri qui la nostra classifica di tutti i film di Star Wars