3) Skip and Loafer
Nelle storie giapponesi viene spesso sollevato il contrasto tra la bucolica campagna e la caotica (ma ricca) città . Anche il famoso Your Name giocava proprio su questa contrapposizione. Non poteva quindi mancare una storia di questo tipo nella nostra lista. Skip and Loafer parla proprio di un trasferimento. La periferia è magnifica, immersa nella natura, pacifica. Per gli adolescenti può essere vuota. Pochi coetanei, lontani dalla vita più movimentata. Giungere a Tokyo quindi è magnifico. E traumatizzante.
È difficile trovare punti di riferimento in una metropoli. A maggior ragione se si è abituati a qualcosa di ben diverso. Può sembrare paradossale. Il fenomeno di sentirsi soli in mezzo alla gente, in mezzo a tantissima gente, non è affatto raro. Basta però trovare qualcuno, anche una sola persona, che ci possa aiutare. Che ci degni di attenzione. A quel punto la folla non è più così spaventosa. Basta che un altro essere umano ci guardi e allora la solitudine passa in un attimo.
4) Blue Period
Uno degli anime più belli degli ultimi anni. Ne abbiamo già abbondantemente tessuto le lodi nella nostra recensione. Peccato solo che graficamente non sia eccezionale. Il manga è caratterizzato da un tratto molto particolare, non apprezzato da tutti. La qualità dell’anime di Netflix, pur rendendo bene la gamma di colori delle opere, non è sempre altissima. Ciò che sorprende però è il modo in cui vengono descritti e inquadrati gli adolescenti. In particolare l’ansia della scelta in merito a quale università scegliere. Indecisione, paura per il futuro. Il pericolo di essere bravi in tutto senza avere qualcosa che faccia davvero battere il cuore. Un protagonista con gruppo di amici bellissimo, con cui trascorrere lunghe serate e tornare a casa all’alba, nelle vie di una metropoli estremamente affascinante.
A un certo punto però si trova la passione. Quella cosa che ispira davvero l’animo e che fa capire quale sarà la strada da seguire in futuro. La scelta in merito a quale università frequentare è ora scontata. Sudore, fatica, duro lavoro. Un percorso difficile, di continua riscoperta del proprio animo. Incontrare persone diverse, persone eccentriche. Nuove amicizie e nuovi modi di vedere l’arte, affrontando ogni tecnica. Tanti modi diversi di vedere l’arte, dal professore al gruppo alternativo in controtendenza con la linea principale. Blue Period è davvero un bellissimo anime per adolescenti che vi invitiamo a recuperare.
5) Tomo-chan is a girl
Non poteva mancare una storia che tratta di definizione del proprio sé. Tomo infatti è sempre stata considerata un ragazzo da Junichiro, il ragazzo per il quale ha una cotta. La protagonista deve quindi fare di tutto affinché il ragazzo la noti e la veda davvero come una ragazza. Una storia moderna che, pur indirettamente, parla proprio di genere e di identità . Un corteggiamento che parte da Tomo, la quale deve cambiare l’immagine che l’altro ha di lei. Una missione difficile ma necessaria.
La storia narrata è simpatica e, al tempo stesso, delicata. A tutti è capitato di non riuscire a farsi notare, di cercare di emergere. Di non essere visti e considerati come vorremmo. Siamo in tanti ad aver avuto cotte verso ragazze o ragazzi che non ci notavano. Ci siamo sentiti invisibili o, come Tomo, considerati persone con cui è impossibile avere una relazione. A volte però è ugualmente possibile fare breccia nel cuore, provandoci davvero con tutte le proprie forze. Ed essere finalmente notati nel modo che desideriamo.
6) Hourou Musuko
Continuiamo con un anime per adolescenti che continua e porta a compimento alcuni discorsi accennati poco fa. In Hourou Musuko la protagonista, sin dalla quinta elementare, ha un aspetto che non rispecchia affatto il proprio genere. Anno dopo anno, non è solo l’aspetto a essere dissonante. Riconosce di sentirsi femmina anche nell’animo. Comincia così gradualmente un percorso di transizione.
Il percorso continua negli anni dell’adolescenza. La storia intreccia anche altre tipiche problematiche adolescenziali. Primi amori, grandi insicurezze, litigi. Lo sguardo però è moderno, riconoscendo e affrontando appieno l’identità di genere. Tanti personaggi incontrati sono transgender. Vengono mostrate le difficoltà di questo percorso ma anche quanto si possa ugualmente vivere bene. Essere felici. Non perdetevi questo anime che in soli 12 episodi vi racconta una bellissima vicenda. Non ve ne pentirete.