Quando si parla delle più belle serie anime uscite negli ultimi anni, o anche soltanto negli ultimi mesi, vengono fatti sempre nomi piuttosto altisonanti (qui i 5 migliori anime in assoluto degli ultimi anni). Frieren, Oshi no Ko, Jujutsu Kaisen, Ranking of kings per non parlare di classici citati fino alla nausea come Made in Abyss, Demon Slayer o L’attacco dei giganti. Tutte serie indubbiamente meritevoli ma davvero note, ormai conosciute persino dai non appassionati di serie anime. Per gli appassionati invece si tratta di visioni che sicuramente hanno già fatto. In questo articolo invece vogliamo andare alla scoperta di opere meno note, di serie anime sottovalutate dal pubblico.
Si tratta talvolta anche di serie che, per budget e per target a cui erano indirizzate, non hanno puntato a diventare grandi prodotti di massa. Storie più semplici e meno ambiziose, per questo talvolta ignorate da un pubblico che ricerca solamente grandi narrazioni. Eppure non vanno affatto sottovalutate, anzi. In particolare chi è alla ricerca di serie più tranquille, faranno davvero al caso vostro. Per non parlare di tutti coloro che le serie più rinomate le hanno già viste tutte e sono, a prescindere dal genere, a ricerca di qualcosa di nuovo.
Ecco 8 serie anime sottovalutate che forse non avete visto e che meriterebbero almeno una chance!
1) My Rommate is a Cat
Cominciamo con una delle serie anime sottovalutate che è davvero rappresentativa del discorso fatto durante l’introduzione. My roomate is a cat, che trovi in streaming qui su Crunchyroll, non ha decisamente un incipit altisonante o particolarmente ambiziose. Si tratta di uno slice of life che vede come protagonista uno scrittore di gialli che non riesce a trovare la giusta ispirazione. Si chiude così in casa, faticando a uscire e ad avere relazioni con chiunque. Un giorno però trova una gattina randagia che decide di portare a casa e accudire. Da quel momento si innamora di lei, facendone la sua musa e trovando nuova ispirazione per scrivere.
La narrazione è semplice ma estremamente dolce. Rappresenta appieno la vita di tanti creativi (e non solo) che tendono frequentemente a chiudersi e a uscire di rado. Talvolta però anche nelle cose o nelle creature più semplici è possibile trovare nuova ispirazione e ad uscire da un periodo di crisi. La serie è molto sensibile e riuscirà a soddisfare chiunque vada alla ricerca di qualcosa che, semplicemente, riesca a tirarlo su e farlo sentire meglio, più sereno e felice.
2) Tomodachi Game
Tomodachi Game rientra appieno nell’elenco della ricca categorie di serie giapponesi che ruotano attorno a un gioco psicologico. Il protagonista infatti, assieme a cinque cari compagni di classe, ha cercato di raccogliere la quota necessaria per andare in gita scolastica. La quota però sparisce misteriosamente e subito dopo vengono rapiti. Risvegliatisi in una stanza, scoprono che qualcuno di loro ha deciso di sottoporsi al “gioco dell’amicizia” per ripagare il debito creato. Tomodachi Game dunque non fa nulla di particolarmente nuovo, inserendosi in un filone già collaudato. L’autore Mikoto Yamaguchi ha una certa esperienza, avendo anche scritto serie come Dead Tube o Game of Familia. Non si tratta magari di una serie che saprà sconvolgervi ma, se siete appassionati di giochi psicologici pericolosi e avete già visionato altre serie di questo tipo più blasonate, allora merita davvero una chance.
3) Stars Align
Arriviamo a quella che è davvero una delle serie anime più sottovalutate degli ultimi anni, al punto da non essere nemmeno arrivata in Italia su alcuna piattaforma. Eppure si tratta di una serie completa in 12 episodi, la cui visione non porta via molto tempo. È uno spokon, ovvero una storia sportiva, la quale in questo caso vede il tennis come protagonista. Di spokon abbiamo parlato in passato individuando quelli più iconici. Si tratta davvero di un’occasione anche perché, a parte Il Principe del tennis, non sono molte le serie anime di successo che trattano il tennis, quantomeno non tra quelle note in Italia. A dire il vero si tratta di soft tennis, una versione alternativa con piccole differenze (racchetta più lunga e pallina più morbida).
Maki Katsuragi è uno studente di una scuola media conosciuto per le sue capacità negli sport e, per questa ragione, viene contattato da Toma Shinjo per entrare nel club di soft tennis, in modo da partecipare con successo a una competizione estiva. Il club è a rischio chiusura e questa competizione è davvero una grande chance da sfruttare. Per tutti gli appassionati di spokon che dopo la visione dei tanti classici e delle belle novità del genere (Ping Pong, Blue Lock, Slam Dunk, Haikyu…) sono alla ricerca di qualcosa di nuovo, questa fa davvero per voi. Oltre al lato sportivo ben curato è anche interessante il rapporto tra Toma e Maki, quest’ultimo alla spudorata ricerca di un facile guadagno.
4) Ōoku: The Inner Chambers
Il manga è un vero e proprio classico, vincitore di ambiziosi premi tra cui spicca il premio Tezuka. Nel corso degli anni ha ricevuto trasposizioni live-action, e l’anno scorso si è anche aggiunta una serie animata prodotta da Netflix. La serie non raggiunge forse il livello del fumetto, anche perché ha concentrato 19 volumi in soli 10 episodi, tuttavia è ugualmente davvero meritevole.
La serie è ambientata in un Giappone feudale parallelo. A causa di un morbo che colpisce solamente gli uomini, le donne sono diventate nettamente più numerose. Questo ha portato a un totale ribaltamento dei ruoli, poiché soltanto le donne possono occupare le cariche di potere. Una di loro è a capo dello shogunato Tokugawa e può detenere un Ōoku, ovvero un harem di soli uomini. La serie è molto interessante e sorprende che l’originale cartaceo sia stato pubblicato 20 anni fa. È una storia volutamente provocatoria la quale però non si esaurisce affatto in questo, poiché questo lato viene comunque accompagnato da appassionanti e intrecciate storie d’amore. Per chi fosse alla ricerca di uno shojo in grado di emozionarvi, questa fa davvero al caso vostro. E se siete alla ricerca di altro, qua abbiamo parlato di altri anime romantici particolarmente meritevoli.
5) Darwin’s Game
Probabilmente meno meritevole delle altre serie in questa lista, Darwin’s Game è comunque una visione appassionante per tutti coloro che sono appassionati di giochi psicologici. In questo caso, il tutto è condito anche da una vena ecchi che a molti sicuramente non dispiacerà. Kaname Sudou è un adolescente che, su invito di un amico, accetta di partecipare al Darwin’s Game, rendendosi conto solamente in un secondo momento che si tratta di un gioco mortale. Qui cercherà di entrare in un clan in modo da completare gli eventi e tener testa ai clan avversari più feroci. Come dicevamo, la serie non è particolarmente originale o d’impatto. Talvolta però servono anche prodotti di questo tipo, i quali sono in grado di soddisfare la nostra voglia di scontri e combattimenti. Non un capolavoro, però una serie spesso troppo criticata che, per gli amanti del genere, può risultare godibile.
6) Malevolent Spirits: Mononogatari
Passiamo a un’altra storia che presenta un elemento che ritroviamo in tante altre serie manga e anime giapponesi. Gli spiriti infatti sono presenti in tantissime altre narrazioni e non potevano mancare anche all’interno di questa lista. In particolare qui troviamo Tsukumogami, dei particolari yokai che possono prendere possesso di oggetti. In passato erano associati a dottrine del buddismo ma, dal XX secolo, questa accezione si è persa. Oggi sono considerati solo spiriti dispettosi che, se particolarmente adirati, possono unirsi ad altri e diventare piuttosto problematici. Hyoma Kunato è un ragazzo che li disprezza ma, suo malgrado, si trasferisce a Kyoto dove troverà una nuova coinquilina che, al contrario, li tratta come famigliari. La serie non mancherà di avere la giusta dose di combattimenti e, per tutti coloro che sono alla ricerca di un po’ di sane botte, qui verranno soddisfatti.
7) After School Dice Club
Torniamo a una serie più pacata, un pregevole slice of life pacifico. Si tratta davvero di una delle serie anime sottovalutate degli ultimi anni più ingiustamente, anche a causa del fatto che non è mai arrivata in alcuna piattaforma ufficiale per il pubblico italiano. Vi consigliamo di recuperarla invece anche perché tratta il mondo dei giochi da tavolo, un mondo in netta crescita in Italia che conta sempre più appassionati e sempre più club.
Le protagoniste della storia infatti sono ragazze timide e riservate che scoprono che la rappresentante di classe, caratterialmente ben diversa da loro, lavora in un negozio di giochi da tavolo. Decidono così di fondare un club, il Dice Club appunto, dove riunirsi e giocare assieme ai giochi da tavolo. Siamo certi che questa storia incontrerà i gusti di molti di voi. Una serie calma, diversa da alcune di cui abbiamo parlato prima. Le ragazze sono alla ricerca di nuove avventure e questo le porterà a sperimentare giochi sempre nuovi. Una narrazione graziosa che saprà fare breccia nei cuori di molti di voi.
8) Plunderer
Concludiamo la lista di serie anime sottovalutate con un prodotto che potete trovare comodamente su Prime. Dopo un’incursione nel mondo slice of life, torniamo ora ai cari vecchi combattimenti all’interno di mondi fantasy. Un genere che non smetterà mai di stancare i suoi fieri appassionati. All’interno di questa categoria Plunderer non risulta essere tra le migliori ma, escluse le serie più blasonate, si difende piuttosto bene. Spesso criticata perché messa a confronto con altre serie di questo genere più riuscite, merita invece di essere rivalutata e, per gli appassionati, merita comunque una visione.
All’interno del mondo di a ogni persona è affidato un numero, un incipit vagamente simile al film In Time uscito qualche anno fa. Il numero non indica però, come nel film con Justin Timberlake, gli anni di vita, ma può indicare qualsiasi cosa (come il numero di clienti soddisfatti o di nemici sconfitti). Similmente al film appena citato però un numero alto garantisce una migliore posizione sociale e un numero basso avvicina la persona alla morte, a essere risucchiata nell’Abisso.
È così che Hina viene abbandonata dalla madre, solo dopo averle chiesto però di andare alla ricerca di un leggendario eroe. L’incipit è intrigante e, come dicevamo, siamo certi che molti di voi ne saranno catturati. Non fatevi spaventare dalle critiche: non troverete una grande serie ma, se apprezzate storie simili, non ne rimarrete delusi.
D’altronde non dobbiamo affatto limitarci a guardare esclusivamente i capolavori. Anche perché, in fin dei conti, i capolavori non sono poi tanti. Dobbiamo guardare ciò che apprezziamo senza sentirci giudicati e Plunderer può indubbiamente incontrare i gusti di tante persone. E se siete alla ricerca di altre serie con un’ottima protagonista femminile, qui troverete altri spunti.