Attenzione! L’articolo contiene potenziali SPOILERS sugli anime dark migliori che vi consigliamo di vedere.
Gli anime ci hanno regalato negli anni alcune delle migliori storie da vedere in televisione. Conosciuti per il loro vasto ed eterogeneo bacino di generi, gli anime sono in grado di spaziare dal leggero e comico al profondo e oscuro. Alcuni anime, in particolare, si distinguono per la loro capacità di esplorare temi cupi, complessi e spesso disturbanti, immergendo gli spettatori in atmosfere intense e riflessioni profonde sulla natura umana.
Sono storie terrificanti, violente, puramente gore all’occorrenza, che utilizzano il genere dark come metafora per parlare delle tenebre nascoste nell’essere umano. In molti casi il vero mostro è proprio l’uomo, capace di nascondere la sua doppia identità sotto una maschera indecifrabile. Altre volte, l’oscurità deriva da un passato traumatico o da una tara familiare a cui è impossibile fuggire. Infine ci sono storie in cui il male è l’unica strada possibile con cui allearsi per salvare le persone che questi protagonisti amano.
1) Neon Genesis Evangelion
Andato in onda per la prima volta nel 1995, l’anime creato da Hideaki Anno ha avuto un impatto duraturo sulla storia del genere contribuendo a segnarne l’evoluzione lo sviluppo di successivi progetti. E chiunque abbia visto Neon Genesis Evangelion non potrà che capirne perfettamente i motivi.
Grazie infatti alla combinazione unica di azione mecha, narrazione psicologica e temi filosofici profondi, l’anime continua a essere in assoluto uno dei migliori da vedere.
La storia di Neon Genesis Evangelion si svolge in un futuro post-apocalittico, dove la Terra è stata devastata da un cataclisma noto come Second Impact. La trama segue Shinji Ikari, un adolescente reclutato dall’organizzazione paramilitare NERV per pilotare un gigantesco mecha chiamato Evangelion e combattere misteriose creature conosciute come Angeli. Man mano che la serie avanza, diventa evidente che la vera battaglia non è solo contro gli Angeli, ma anche contro i demoni interiori dei protagonisti.
Solitudine, paura, identità e la ricerca di un senso di appartenenza sono i temi fondamentali affrontati dall’anime e che riflettono la lotta interna dello stesso creatore, Hideaki Anno, con la depressione. Shinji Ikari è un ritratto realistico di un ragazzo nel pieno della crisi adolescenziale nonché il transfer fittizio del suo creatore. La serie non offre risposte facili ai dilemmi dei suoi protagonisti, in lotta con l’autostima e il desiderio di approvazione. Spesso sia loro che noi in quanto spettatori siamo costretti a confrontarci con il dolore e la confusione, tornando con la mente a momenti oscuri della nostra stessa vita.
Neon Genesis Evangelion non è affatto quindi solo una serie di combattimenti tra robot e mostri ma un’esplorazione profonda della condizione umana. Ed è inoltre piena di riferimenti filosofici di tematiche psicologiche, tutte traslate poi in una chiave decisamente dark. La psicologia freudiana e junghiana permea l’intera narrazione, con riferimenti a concetti come il Complesso di Edipo e l’Individuazione. La serie sfida le convenzioni del genere presentando le battaglie non solo come scontri fisici, ma anche come metafore per le lotte interne dei personaggi. Ogni Angel rappresenta una sfida psicologica che i protagonisti devono superare, e spesso le vittorie non portano alcuna soddisfazione ma solo altro dolore.