Tante ombre sul suo passato
Anna è orfana. I suoi genitori erano insegnanti liceali, morti prematuramente a causa di una brutta malattia infettiva. Da lì la sorte di Anna comincia a farsi incerta. In un primo momento verrà quindi affidata a una famiglia estremamente problematica.
Apriamo una piccola parentesi: le adozioni, verso la fine dell’800, non erano di certo “seguite” da assistenti sociali e le ragioni che spingevano le famiglie povere o problematiche a prendere con sé una bocca in più da sfamare erano relative a un “guadagno” in senso di “manovalanza” in casa o in fattoria. Questo è chiarito benissimo nella Serie Tv, anzi qui viene finalmente tolto quel velo “fin troppo colorato” con cui veniva descritta la storia di Anna.
Le scene inerenti al passato di Anna sono intelligentemente riempite da una fotografia particolare: toni scuri, tendenti al blu, con ombre molto buie. Tutto molto adatto a descrivere i difficili anni che vive questa bambina. Il contrasto grafico fra i colori vivi di Green Gables e le scene relative al passato di Anna è davvero evidente.
Il suo scopo in quella casa è difatti quello di badare alla numerosa prole di questa famiglia affidataria. Tramite flashback inquietanti apprendiamo che molto probabilmente Anna subiva violenza da parte del padrone di casa. Quando quest’uomo morirà, la moglie decide di volersi sbarazzare di Anna, affidandola al più vicino orfanotrofio. Anche lì apprenderemo da terribili flashback che Anna subirà bullismo e violenza da parte delle altre ragazzine.
Ciò che infastidisce le altre bambine è proprio quella caratteristica che invece salverà la giovane mente di Anna dalla follia: la sua fervida immaginazione.