Dieci anni di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, show Sky Original prodotto da Banijay Italia. Un decennio di viaggi lungo l’Italia, tra piatti regionali, location mozzafiato e momenti cult che hanno trasformato il programma televisivo in un vero e proprio fenomeno culturale. Dal 22 dicembre, lo chef più amato della TV torna su Sky Uno e in streaming su NOW, con nuove sfide e tre puntate evento che promettono di ribaltare o confermare, ancora una volta, le classifiche in alcuni dei migliori ristoranti del Paese.
Insomma, ricominciano le cappe da pulire (che pare ritorneranno dopo un anno di pseudo-tregua), location mozzafiato e la scoperta di ingredienti e piatti tipici di tutta Italia. Ne abbiamo parlato proprio con lo chef, l’anima e il corpo di Alessandro Borghese 4 Ristoranti.
Una roundtable in cui abbiamo rivissuto i momenti più belli e quelli più brutti del programma. D’altronde, in dieci anni ne abbiamo viste di tutti i colori, mangiato in 480 ristoranti, girovagato in tutte le regioni d’Italia, mangiato 1924 dolci (chef Borghese ci tiene a sottolineare la predominanza dei tiramisù) e per ben 46 volte il risultato è stato ribaltato dal voto di Alessandro. Eppure il programma non smette mai di annoiarci. Ma cosa è cambiato in questa decade fatta di ispezioni, viaggi in van, qualche litigata (qualcuna degenerata un po’ troppo) e tanti meme?
“È cambiata in positivo la consapevolezza dei ristoratori, del loro mestiere e del modo in cui conducono il loro lavoro: la pulizia, l’accoglienza dei clienti, e l’organizzazione generale. […] È stato insegnato un linguaggio nuovo, che ha permesso di avere punti di riferimento e criteri chiari per giudicare quella che è una buona ristorazione.”
Negli anni Alessandro Borghese 4 Ristoranti è diventato un fenomeno sociale.
D’altronde, a chi non è mai capitato di andare a mangiare al ristorante con degli amici e giocare a dare voti a location, menù, servizio e conto? Un gioco che avvicina al programma spettatori di ogni età, ma che rende anche i ristoratori che partecipano al programma più consapevoli delle dinamiche e delle strategie. Qualche volta abbiamo giocato anche noi, tra Game of Thrones e Stranger Things abbiamo decisamente volato con la fantasia.
“I ristoratori, negli ultimi 10 anni, sono maturati. Tuttavia, il lato negativo è che prima c’era più ingenuità, mentre ora c’è più malizia e maggiore conoscenza del programma: si sono fatti più furbi. Anche se, mi chiedono spesso: ‘Come mai, se sanno che stai arrivando, la cucina è ancora sporca?’ Questo accade perché, nonostante la consapevolezza di essere sotto osservazione, l’ordine, l’igiene e il saper fare ristorazione fanno parte di te e della tua quotidianità. […] Puoi pulire la cucina quanto vuoi il giorno prima, ma non avrai comunque la forma mentis adatta a questo mestiere. Se è così, ti becco subito.”
Ma Alessandro Borghese 4 Ristoranti nei suoi 10 anni di attività ha fatto molto di più, ci ha aiutato a comprendere una ricchezza tutta made in italy.
Tra piatti special e puntate dedicate a ingredienti e territori particolari, abbiamo riscoperto una Italia che vanta una diversificazione incredibile. A volte non si può neanche parlare di cucina regionale, poiché all’interno di una regione ci sono frazioni, località e aree che vantano delle specialità uniche in termini di ricette e di materia prima.
“Una delle mie missioni è raccontare il territorio. La promozione del territorio stesso è sempre stata un mio punto cardine, così come del regista che lavora con me da dieci anni. È un lavoro di squadra, di un team che negli anni è cambiato, ma i pilastri siamo rimasti sempre noi. Ho sempre voluto con me le stesse persone perché questo ci permette di fare sempre un passo un po’ più lungo della gamba.”
In fondo, farsi veicolo di territori e culture significa anche farsi veicolo di messaggi importanti come la sostenibilità ambientale, tema sempre più centrale in tutte le produzioni Sky e non solo.
“In quest’ultima stagione sto aprendo i frigoriferi, sto osservando l’uso della plastica: consiglio di investire sull’acciaio, che è più o meno eterno, così da non dover più utilizzare contenitori di plastica. […] Cerco di lavorare su queste piccole cose, sulla sostenibilità della materia prima, sull’organizzazione e sulla pulizia delle cucine. Sono dei consigli, e sta al ristoratore saperli cogliere.”
D’altronde, tra Alessandro Borghese 4 Ristoranti e MasterChef la cucina sta diventando sempre più importante nella televisione degli italiani.
Tra una cosa e l’altra, si è parlato proprio del rapporto tra MasterChef (che è tornato in grande forma con la sua 14esima edizione) e Alessandro Borghese. Lo chef è stato giudice di MasterChef Junior per tre anni, affiancando Bruno Barbieri (anima di 4 Hotel, programma che abbiamo sottoposto a un confronto onesto con 4 Ristoranti) Gennaro Esposito e la Bastianich. Ha ricordato quell’esperienza con piacere e si è dichiarato disponibile a ripeterla, qualora gli venisse proposta. Meno entusiasmo, invece, per la versione originale di MasterChef dedicata agli aspiranti chef adulti, un contesto che sente più distante dalla sua personalità e dalle sue inclinazioni.
“Io ho fatto MasterChef Junior per tre anni, mi interessano i bambini. Potrei voler rifare Junior MasterChef volentieri, Masterchef adulti… gente che a 30/35 anni decide di fare il cuoco?!… ni, lo lascio ai miei colleghi. […] MasterChef Junior è stata un’esperienza fantastica con Bruno Barbieri, Gennaro Esposito e Bastianich. Se dovessero ripropormi i ragazzi con immenso piacere. Gli adulti? È figo, ma non è il mio taglio di programma.”
In definitiva, ci aspetta una stagione ricca di sorprese, e noi siamo pronti a imbarcarci sull’iconico van di Alessandro Borghese, a scoprire nuove location, nuove cappe e, soprattutto, qualche novità a sorpresa che questa decima stagione ci riserverà. Ma non vi sveliamo troppo, altrimenti che divertimento c’è?