Vai al contenuto
Home » Anteprime

Siamo stati alla conferenza stampa di presentazione di Alfredino – Una Storia Italiana

alfredino - una storia italiana
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Sky Original ha deciso di riportare un galla un racconto di cronaca che nessuno, probabilmente, in questi anni è mai riuscito a dimenticare: la storia di Alfredino Rampi, la storia di Vermicino, una storia d’Italia. Noi di Hall Of Series abbiamo avuto la possibilità di partecipare alla conferenza stampa della serie che sbarcherà sui nostri schermi Sky ufficialmente il 21 giugno. Alfredino – Una storia Italiana: questo è il titolo del racconto che alcuni di noi stanno per rivivere e che altri, i più giovani, riusciranno a conoscere più dettagliatamente.

La conferenza stampa, tenutasi il 18 giugno, ci ha dato la possibilità di conoscere fino in fondo i veri obiettivi del regista – Marco Pontecorvo – e di tutto il cast che ha interpretato i vari pezzi fondamentali di questa storia. Alla presentazione erano presenti Anna Foglietta (nel ruolo di Franca Rampi), Francesco Acquaroli, Vinicio Marchioni, Luca Angeletti, Beniamino Marcone, Giacomo Ferrara, Valentina Romani, Daniele La Leggia, Riccardo De Filippis, Massimo Dapporto e Rita Di Iorio, Presidente del Centro Alfredo Rampi.

 Alfredino - Una storia Italiana,

Durante la conferenza abbiamo avuto modo di conoscere i ricordi dei vari componenti del cast rispetto a quella vicenda che si è imposta nell’81 con così tanta drammaticità. Il regista ha tenuto a sottolineare fin da subito che il racconto che ha deciso di ricostruire non aveva alcuna intenzione di fondarsi sulla cosiddetta “Tv del dolore” ma sul giusto rispetto che un fatto di cronaca così drammatico dovesse portare in scena. Al centro di tutto – continua Marco Pontecorvo – c’è stata l’etica che, con delicatezza, ha cercato di rispettare chiunque avesse vissuto quelle sessanta ore direttamente. Proprio in questo senso il regista ha affermato di aver fin da subito chiesto agli attori – in particolare ad Anna Foglietta e Luca Angeletti – di mettere al centro della propria interpretazione la struggente dignità del dolore che i genitori Rampi hanno dimostrato durante quelle ore, e anche dopo.

Barbara Petronio, la sceneggiatrice della serie, racconta delle loro esperienze dirette con i protagonisti della vicenda – dagli speleologi ai vigili del fuoco – a cui, per conoscere meglio l’essenza, non hanno chiesto il racconto di quelle ore ma cosa fossero prima di quella tragedia e come fossero cambiati con il consumo di quest’ultima. Proprio questo punto fa comprendere immediatamente quanto la serie in realtà sia un vero e proprio racconto di introspezione e di vita che cerca di analizzare – con tanti occhi diversi – un fatto di cronaca che ha sconvolto l’Italia senza mai esasperarlo, o senza mai aver bisogno di una drammaticità che è già evidente nella trama senza alcun bisogno di urla o momenti strappalacrime romanzati.

Anna Foglietta racconta di aver intrapreso questo percorso ascoltando ripetutamente la canzone di Franco Battiato, La Cura, vedendo in lei il senso di quel lavoro che stavano costruendo. Durante il suo discorso, l’attrice, esprime la sua profonda ammirazione nei confronti di Franca Rampi chiarendo di non averla mai incontrata. A chi le chiede come mai questo incontro non sia avvenuto risponde che ha voluto rispettare il dolore della donna ricreando da sola un’essenza che potesse omaggiarla senza mai mancarle di rispetto con delle domande intime che ledono alla riservatezza di un genitore che ha dovuto subire tale evento.

 Alfredino - Una storia Italiana,

Giacomo Ferrara, Valentina Romani e Daniele La Leggia – che nella serie interpretano i tre speleologi – raccontano la storia da un punto di vista rispetto a quello del cast ponendo l’accento dallo sguardo di chi ha interpretato qualcosa che non ha vissuto, o che non ricorda perché troppo piccolo.

Luca Angeletti si sofferma ancora una volta sul concetto di rispetto spiegando quanto quel pozzo fosse, sul set, la misura di tutto. La parte intima, racconta l’attore, era stata totalmente messa da parte nell’81, ed è con questo spirito che hanno cercato tutti di restituire questa intimità lesa a una storia – forse anche involontariamente – spettacolarizzata.

Alla conferenza era presente anche Rita Di Iorio, Presidente del Centro Alfredo Rampi. La donna racconta come mai – dopo quarant’anni – avessero accettato di assecondare un progetto così intimo e delicato. La ragione di questa scelta – spiega – è scovabile nel modo in cui il progetto fosse stato presentato fin da subito. L’unico obiettivo era far ricordare mettendo al centro di tutto i cambiamenti che questo evento ha comportato, come l’istituzione della protezione civile. Queste modifiche, e la volontà da parte dei genitori Rampi di metterle in atto, inizialmente non venivano mai ascoltate perché poco interessanti, perché ormai non spettacolizzavano più il dolore, ma il sapere reagire. Ed è proprio questo punto la chiave che ha convinto i protagonisti reali della vicenda: finalmente qualcuno voleva andare oltre a quel dolore.

 Alfredino - Una storia Italiana,

Noi di Hall Of Series abbiamo chiesto al regista, Marco Pontecorvo, se questa vicenda, così dettagliatamente ricostruita nella serie Alfredino – Una Storia Italiana anche per chi non l’ha mai vissuta direttamente, potesse rivivere una seconda era e se sì, con quali nuove consapevolezze. A questa domanda il regista afferma che spera che questo possa essere un aiuto per le nuove generazioni per conoscere l’Italia e i propri genitori in maniera diversa, facendo comprendere le diversità effettive tra il prima e l’adesso. Il punto centrale, spiega, è raccontare come si siano costruite le cose che adesso la nuova generazione ha trovato pronte (i passi avanti dal punto di vista civile, umano, di sicurezza e l’istituzione della protezione civile). Le sue speranze – continua il regista – sono anche rivolte alla generazione che ha vissuto l’intera vicenda: il suo obiettivo è riportare a galla una storia con una rivisitazione che possa far rivivere quella tragedia senza far dimenticare le ferite che ha inflitto.

Alfredino – Una Storia Italiana vi aspetta il 21 giugno con il primo appuntamento su Sky Original!

LEGGI ANCHE – Domina – Il potere a Roma ha il volto di una donna: la recensione della nuova serie Sky