Lunedì 15 novembre, a quattro giorni dall’uscita di Gomorra 5, noi di Hall of Series siamo stati invitati da Sky a prendere parte all’anteprima dell’ultima stagione della più fortunata serie italiana e alla conferenza stampa tenuta dal cast. La più popolare serie tv italiana, che ad oggi conta ben 190 esportazioni in altrettanti paesi del mondo, è purtroppo giunta alla sua inevitabile fine e mai come adesso, a poche ore dal suo epilogo, sono ancora più importanti le parole di commiato di chi Gomorra l’ha resa grande: dietro e davanti la macchina da presa. Dopo la proiezione dei primi due episodi di Gomorra 5 a prendere parola sul palco del Teatro Brancaccio di Roma per condividere impressioni, ultimi saluti e rispondere alle domande della stampa troviamo:
- Antonella d’Errico, Executive Vice President Programming Sky Italia
- Nils Hartmann, Senior Director Original Productions Sky Italia
- Riccardo Tozzi, fondatore e CEO di Cattleya
- Gina Gardini, produttrice
- Roberto Saviano
- I registi Claudio Cupellini e Marco D’Amore
- Il cast: Marco D’Amore, Salvatore Esposito, Ivana Lotito, Arturo Muselli
- Gli head writer Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli
La serie tv che più viene citata quando si parla di serialità italiana cult, arriva al fondo della sua corsa dopo cinque adrenaliniche stagioni che hanno visto i nostri protagonisti, sfidarsi, odiarsi, pugnalarsi alle spalle, allearsi, e ancora scontrarsi in un mondo dove sangue fa rima con fedeltà. Alla domanda se non sia stato troppo coraggioso fermarsi alla quinta stagione, all’apice del successo, Riccardo Tozzi ha le idee chiare:
Molto spesso si arriva a un punto in cui la serie è esaurita e si va avanti per il successo e si impoverisce e cade. L’idea è quella di morire da vivi: arrivare alla fine con tutta l’energia del racconto. Forse è meglio rinunciare a qualcosa però mantenendo questa energia narrativa al suo massimo. La serie se lo merita: per quello che significa, per la storia che ho avuto e per tutto il racconto fatto. Se c’è qualcosa di non raccontato è meglio che rimanga qualcosa di non raccontato.
Al lungo trascinarsi senza meta in nome del successo, i produttori e creatori di Gomorra 5 preferiscono scegliere coscientemente quando chiudere definitivamente il portone di Gomorra, prima che la scintilla si spenga e diventi troppo tardi. La serie televisiva che vede come protagonisti Ciro Di Marzio (Marco D’Amore), Genny Savastano ( Salvatore Esposito) ha portato avanti il sottostante tema dell’amicizia lungo le cinque stagioni di Gomorra, un’amicizia che dal 19 novembre 2021 dovrà fare i conti con il potere e la lealtà. ‘Il fratello che conoscevo è morto su quella barca e io con lui’, si conclude così il trailer ufficiale di Gomorra 5, evocando il ricordo di quell’addio e spingendoci verso un’inesorabile quanto sanguinaria resa dei conti. L’amicizia tra Ciro e Genny è stata anche il collante che ha portato il pubblico a chiedere sempre di più di quell’amicizia, non volendo mai arrendersi alla morte di nessuno dei due protagonisti. Sul profondo amore che lega i due protagonisti di Gomorra 5 Marco D’Amore ha espresso il suo penisero, ringraziando tra l’altro, la serie per avergli dato un amico come Salvatore:
Marco D’Amore: Tra le tante cose meravigliose che ci sono capitate in questa avventura, quella che sicuramente ha segnato di più la mia esperienza è l’incontro con Salvatore. Un incontro strano, perché noi non ci conoscevamo, ci siamo incontrati ai provini però è successo che questa chimica a un certo punto ha cominciato a influenzare la scrittura perché come raccontavamo prima, il personaggio di Genny alla fine della prima stagione sarebbe dovuto morire, e mi ricordo quanto Stefano Sollima all’inizio fosse rimasto impressionato da questa attitudine, da questa attrazione che è un’ attrazione sentimentale e fisica che noi sentivamo l’uno verso l’altro. Quel modo di parlarci a un centimetro dal naso che poi è stato anche parodiato è venuto lì, tra di noi. Perché secondo me da una parte noi conoscevamo profondamente che cosa significa essere amici nella nostra terra. E’ una cosa che va al di là della semplice frequentazione ma che ha a che fare con la carne. Veramente, come dice Salvatore nella seconda puntata ‘l’amico è cchiù importante e’ na femmena’, ed è vero, è profondamente vero. Ma anche perché noi due abbiamo sentito la necessità di stare vicini, ed è così che abbiamo fatto in questo lungo percorso insieme. Come al solito, il lavoro si mischia alla vita in maniera incredibile.
«Gomorra 5 farà vincere l’amore» dichiara sul palco Salvatore Esposito, lasciando esterrefatto il pubblico in platea, noi compresi. Dov’è l’amore in un racconto crudo e violento come Gomorra? E’ proprio sulla violenza, poi, che la discussione si sposta: ormai al centro delle discussioni fin dal suo esordio, Gomorra viene spesso accusata di creare nel suo pubblico un’innaturale fascinazione per la violenza e banalizzazione del male che porterebbe secondo alcuni a pericolose emulazioni nel suo pubblico. Alle illazioni ci tiene a rispondere Marco D’Amore:
Marco D’Amore: Sono dieci anni, non ce la faccio più: quello che non sapete è che ahimè, e lo dico con il dolore nel cuore perché quella è la mia terra, ma quei ragazzi con Gomorra si fanno quattro risate perché non siamo noi l’esempio perché ce l’hanno tutti i giorni nei luoghi in cui lo stato non esiste.
Continua poi Salvatore Esposito:
Salvatore Esposito: Questa roba dell’assenza della controparte è solo una roba che subiamo da ormai cinque anni e che ci ha stancato. Io capisco la reazione di Marco perché si tende sempre anche dove del marcio non c’è perché noi facciamo un tipo di racconto dal punto di vista del male.
Conclude poi il discorso Roberto Saviano, l’autore di Gomorra che oggi conta ben 10 milioni di copie vendute in tutto il mondo:
Roberto Saviano: Questa è una polemica che ci insegue da molti anni perché nasce su una serie di fraintesi sul fatto che possa esserci davvero una serie che ti spiga a fare del male: è esattamente il contrario. Ti da uno strumento per comprendere il male. Il fascino realizza è reale e ti da lo strumento per smontarlo, per capirlo, non semplicemente per subirne l’attrazione.
Disponibile solo su Sky e Now dal 19 novembre 2021, Gomorra 5 si preannuncia come la stagione più sensazionale dell’intero racconto di Gomorra. ‘O’ tiemp de’ Savastano è fernuto’: una minaccia di cui scopriremo i terribili riscontri tra meno di tre giorni.