La sesta puntata di MasterChef 12 ha intrecciato tradizione e creatività, aggiungendo anche un terrificante tocco di pasticceria. Il cooking show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy va in onda ogni giovedì alle 21.15 su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW. Tra Pressure a base di pasta ed esterna in montagna, la sesta serata di MasterChef è stata decisiva per la composizione dell’ambita Top 10 (che abbiamo completamente toppato nei pronostici iniziali).
Tutto questo a scapito di due concorrenti che hanno pagato qualche errore di troppo, dovendo abbadonare per sempre la cucina di MasterChef 12.
I malcapitati sono Nicola e Ollivier, due aspiranti chef che fino alla scorsa puntata erano addirittura tra i favoriti al titolo finale. Lo stesso Nicola ai nostri microfoni ha sottolineato quanto il cooking show sia simile a delle montagne russe: un momento sei in cima e il momento dopo cali a picco. Fa parte del gioco, che è intrigante anche per questo. D’altronde Nicola non è nuovo alle dinamiche della tramissione, avendo partecipato a MasterChef Junior all’età di 12 anni.
“Sicuramente non sono nuovo, le motivazioni sono state quelle che mi hanno spinto a fare anche MasterChef Junior. Quando sono uscito da MasterChef Junior mi è rimasto un po’ questo amaro in bocca. È stata un po’ una rivincita. Mi mancava un po’ nella monotonia universitaria quel guizzo in più del mettersi in gioco, e MasterChef sicuramente me lo ha dato”
Molto meno avvezzo alle dinamiche televisive è Ollivier, il quale ci ha raccontato come ha deciso di iscriversi al programma.
“MasterChef lo guardavo ma non ero un grande fan. Sono fan soprattutto della gastronomia. È capitato per caso, tutti da anni mi dicevano di fare MasterChef. Una sera ci siamo trovati con amici, tra un bicchiere e l’altro, il giorno dopo mi sono arrivate le email per continuare con la mia candidatura. È cominciato tutto così. Cercavo delle risposte a delle domande, l’ho accennato anche all’inizio del mio percorso: se veramente vale la pena andare verso un altro settore e sfidarmi, sempre con i piedi per terra.”
Che Ollivier e Nicola fossero tra i favoriti di MasterChef 12 non è un segreto, anche loro erano consapevoli del loro talento. Era inevitabile, quindi, che ci parlassero del peso delle aspettative.
“La metafora con la montagna russa descrive pienamente MasterChef: un giorno sei in cielo e il giorno dopo per un errore cadi. C’era tanto affetto da parte di tutti e da parte dei giudici, ma questo comporta anche un alzarsi dell’asticella, poi più alzi l’asticella e più la richiesta è alta. Però l’ affetto di persone e amici conosciuti lì dentro è qualcosa di indimenticabile che mi porterò dietro. Probabilmente senza questo affetto sarei caduto prima. L’affetto dei giudici e sopratutto dei miei compagni mi ha portato a scoprire tante cose di me e di arrivare comunque dopo la metà del programma, che per me è già un traguardo.” Ha affermato Nicola.
“L’affetto e i complimenti da parte dei giudici fanno molto piacere, ma possono anche destabilizzare. A un certo punto diventi molto più critico con te stesso e cerchi sempre di fare cose più complicate, poi come me ieri sera ti perdi su una cosa banale.” Ha confermato Ollivier.
L’affetto, tuttavia, è giunto anche dall’esterno, con una valanga di commenti positivi da parte degli spettatori del cooking show di Sky, che si sono affezionati a Ollivier e Nicola.
“Appena sono uscito è arrivata una bomba, mi è esploso il telefono. Ci sono stati centinaia di commenti positivi di ragazzi miei coetanei che mi dicono di essere un esempio per loro. Pensare di poter essere un esempio per qualcun altro è una cosa incredibile e bellissima. Il riscontro del pubblico se è positivo ti dà una botta di adrenalina incredibile. Essere apprezzato da persone che non conosci è forse la soddisfazione più grande di questo programma.” Ha detto Nicola visibilmente emozionato
“Posso confermare. Oggi mi spiace che il mio percorso si sia fermato qui, penso che dovevo dare di più a questo pubblico, e oggi sono cosciente che potevo farlo. Perchè il pubblico che ci manda messaggi forse non si è meritato nostra uscita, ma si merita tutto il nostro affetto.” Ha detto Ollivier.
In questa edizione di MasterChef si è parlato tanto delle varie fazioni che si sono generate nella MasterClass. Già con Beri Cooper la scorsa settimana abbiamo parlato dell’aspetto relazionale all’interno delle dinamiche competitive, e lo abbiamo fatto anche con Nicola e Ollie.
Nicola: “L’amicizia che è nata nel programma ha portato benefici alla gara. Per quanto mi riguarda mi ha portato solo grinta. È vero che siamo in competizione e che siamo soli, ma è anche vero che per registrare con quei ritmi serve anche una spalla. Credo che tutti, chi più e chi meno, hanno avuto la maturità di dimostrarlo e questo secondo me fa onore a tutti.”
“Penso che questa squadra di MasterChef 12 sarà una squadra anche fuori dal programma. Siamo belli, siamo uniti. Certo, viviamo insieme tutto il tempo, quindi nnon possiamo anndare sempre d’accordo. È stata una bellissima esperienza sopratutto umana.” Ha continunato Ollivier sulla tessa lunghezza d’onda.
L’unione di squadra si è vista soprattutto al momento dell’eliminazione di Nicola, con una Lavinia devastata per aver perso il suo compagno di merende. Ovviamente sul web la ship tra Nicola e Lavinia non ha tardato ad arrivare, così come non ha tardato ad arrivare la domanda per Nicola.
“Prima del programma non sapevo neanche il significato del termine ship. Non è nata nessuna ship nessun flirt amoroso, è nata un’amicizia che è difficile comprendere per la maggior parte delle persone, e rimarrà sicuramente nel tempo. Lo confermerà anche Lavinia. È passato un po’ il messaggio che sia nata una storia all’interno del programma, ma non è nata nessuna storia.” Ha detto un po’ imbarazzato Nicola
“A Lavinia non gli scappa la stessa domanda quando esce” ha aggiunto Ollivier ridacchiando.
La parte umana è stata il vero cardine del percorso a MasterChef di Ollivier e Nicola, in particolare quest’ultimo ha anche instaurato un nuovo rapporto con Chef Barbieri, che aveva conosciuto a MasterChef Junior quando era solo un bambino.
“Barbieri puntava molto su di me. I complimenti non sono mai mancati quando ho fatto bene. Rivederlo dopo tanti anni, ammetto che la prima volta è stato un po’ impegnativo a livello emotivo. Io me lo ricordo quando sono uscito per un piatto molto complicato fatto in simultanea con lui: la quaglia. Mi è rimasto un po’ il trauma. Ma ora se penso a Barbieri penso solo a cose positive. Prima magari avevo la quaglia in testa e pensavo solo alla quaglia, ora collego tanti altri bei ricordi con Chef Barbieri.”
Parlando di nuove scoperte, tra una chiacchiera e l’altra abbiamo scoperto un lato inedito e interessante di Ollivier, il quale ha alle spalle un intenso passato sportivo. La competizione è parte del suo dna, così come gli ostacoli, essendo stato campione croato e campione e di Jugoslavia.
“Nel passato ho fatto a livello professionale atletica leggera. Ero il campione Croato e jugoslavo, facevo 400 mt ostacoli e 110 mt ostacoli. Detengo ancora un record per i 400mt di cui sono fiero. Dagli Anni ’80 non sono riusciti a batterlo.” Alla sua storia, però, si aggiunge un finale piuttosto amaro. “Mi stavano preparando per le Olimpiadi di Sidney e per il campionato croato facevo anche salto in lungo, al secondo salto sono caduto male sull’anca e mi sono rotto i legamenti. Hanno cercato di portare un allenatore dall’Ucraina per vedere cosa si poteva fare ma purtroppo il mio stato fisico non mi permetteva piu di andare avanti a livello professionale.”
In conclusione, non potevamo fare a meno di chiedere qualche informazione in più a Nicola in merito alla sua esperienza, dato e considerato che è il primo e unico partecipante di MasterChef Junior a tornare in MasterClass tra gli adulti.
“A livello personale ero molto piu leggero, era più divertimento. Sono cresciuto e c’era un po’ più di ansia e pressione, le richieste inevitabilmente erano più esigenti. Sicuramente il mio approccio è cambiato. Mi sono divertito tantissimo a MasterChef Junior e di più a MasterChef normale, perché oltre al divertimento c’è stata tutta una parte umana che mi terrà compagnia tutta la vita. Sul rapporto con giudici, erano diversi tranne che per Barbieri, il paragone più in generale è che erano più clementi ma è normale, io ero tra i più grandi e avevo 12 anni, c’erano dei bambini di 8 anni. Era più un rapporto di amicizia e di consigli, credo che ci sia una proporzione giusta tra il rapporto che c’era a MasterChef Juninor e ora.”
L’aspetto relazioale, tuttavia, non è mancato neanche a MasterChef Junior, con amicizie che si sono protratte nel tempo, soprattutto da parte di Andrea (vincitore di MasterChef Junior) e di Nicolò (finalista) che lo hanno subito contattato e incoraggiato quando hanno saputo della sua partecipazione al cooking show di Sky.