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Il Grande Gioco – Recensione in anteprima dei primi 2 episodi della serie Sky con Francesco Montanari

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Il Grande Gioco è la nuova serie tv prodotta da Sky Studios ed Èliseo entertainment, con regia di Fabio Resinaro e Nico Marzano. La serie sbarcherà domani 18 novembre alle 21:15 su Sky e in streaming su NOW. Grande novità, inoltre, è che il primo episodio de Il Grande Gioco sarà disponibile per tutti sul canale YouTube di Sky.

Ovviamente, è impossibile non notare la presenza nel cast di Francesco Montanari: l’attore classe ’84, infatti, ci ha stregato con la sua interpretazione de Il Libanese in Romanzo Criminale, serie ispirata alla storia vera della Banda della Magliana. A dire il vero, Francesco Montanari non è l’unico elemento che ci riporta alla mente una delle migliori serie italiane di tutti i tempi, l’idea di base de Il Grande Gioco, infatti, è stata partorita da Alessandro Roja: l’indimenticabile Dandi di Romanzo Criminale. Al suo fianco come ideatore de Il Grande Gioco c’è Riccardo Grandi.

I grandi nomi della serie tv Sky non finiscono qui: troviamo Giancarlo Giannini nei panni dello spietato procuratore a capo di una delle più grandi agezie di calciatori; Elena Radonicich (che ha recitato in 1992 e La porta rossa) e Luca Barbareschi alla produzione.

Nella cornice del Teatro Eliseo di Roma abbiamo avuto modo di vedere in anteprima i primi due episodi de Il Grande Gioco, e abbiamo fatto due chiacchiere con i protagonisti in conferenza stampa.

Il Grande Gioco Sky (640×427)

Diciamo subito che se pensate di vedere una Serie Tv sul calcio vi sbagliate alla grande. Come ci hanno detto gli stessi creatori in conferenza stampa, Il Grande Gioco è una serie tv sul calcio, ma il calcio non è il protagonista. Come molte serie italiane, l’ispirazione di base viene da oltreoceano con chiari richiami alla pluripremiata Succession, riprendendo l’ambientazione fatta di pugnali alle spalle, complesse dinamiche familiari e tanti tanti intrighi.

Non nego che in teatro eravamo tutti un po’ nostalgici dei tempi di Romanzo Criminale, non solo per la presenza di Francesco Montanari, ma anche perché si parla di una delle serie italiane più amate di sempre, che quest’anno compie ben 14 anni. Proprio una digressione nostalgica, infatti, ha aperto la conferenza stampa, ricordandoci come Romanzo Criminale abbia aperto la strada alla tematica crime su Sky, alla quale sono poi seguite numerose serie come Gomorra e non solo. Il Grande Gioco, dal canto suo, punta a essere un Family Drama (e qui ritorna Succession) con un pizzico di giallo.

In fondo, sono proprio i vari complotti e misteri a tenerci incollati allo schermo, e lo stesso Giancarlo Giannini ha individuato nel ritmo l’elemento più interessante di questa serie tv Sky Original.

Allo stesso tempo, i fan di Sons of Anarchy potranno ritrovare ne Il Grande Gioco richiami chiaramente shakespeariani, con la protagonista femminile (Elena Radonicich) che è stata più volte paragonata a una moderna Lady Macbeth.

Elena è un personaggio molto ben scritto. È molto interessante, tridimensionale e super contraddittorio, ma è un personaggio femminile forte, come ce ne sono pochi. È stato un grande privilegio potrerlo interpretare.

Elena Radonicich

Insomma, le premesse per Il Grande Gioco non sono affatto male, e non possiamo che lasciarvi le nostre impressioni su ciò che abbiamo visto sul grande schermo del Teatro Eliseo questa mattina.

il grande gioco
Il Grande Gioco Sky (640×357)

Partiamo con l’introdurre il personaggio interpretato da Francesco Montanari: Corso Manni. L’attore indossa nuovamente il suo sguardo cupo e crucciato per interpretare un procuratore calcistico incastrato con false accuse e tagliato fuori dalla professione.

Corso è una mina vagante in un ambiente spietato. A farla da padrone sono solo i soldi e i tradimenti, non c’è spazio per i più deboli e per i sognatori. Non ci si può fidare letteralmente di nessuno, e questo lo sa bene Dino De Gregorio (un intramontabile Giancarlo Giannini), ossia il CEO e fondatore della ISG, la più grande società di procuratori in Italia.

Corso Manni è cresciuto sotto l’ala di Dino De Gregorio, ed era il predestinato golden boy dei procuratori italiani. Ma la famiglia De Gregorio non è una famiglia come tutte le altre. Il patriarca interpretato da Giancarlo Giannini non lascia spazio a nessuno se non a se stesso, anche quando i tempi sembrano maturi per cedere le redini ai suoi due figli Elena e Federico De Gregorio (Lorenzo Cervasio) il CEO non molla lo scettro del potere. A complicare questo intreccio di relazioni, c’è anche l’ormai fallito matrimonio tra il personaggio di Francesco Montanari e la figlia di Dino De Gregorio. Insomma, una situazione da mettersi davvero le mani nei capelli.

La fotografia e le atmosfere cupe contribuiscono a tenere gli spettatori con gli occhi incollati allo schermo, così come la continua partita a scacchi tra Dino De Gregorio, Corso Manni e il misterioso Sasha Kirillov (Vladimir Aleksić), procuratore russo della Plustar che è pronto a gettarsi a gamba tesa nel calciomercato italiano.

Ovviamente, nonostante gli intrighi e i complotti siano i veri protagonisti, Il Grande Gioco non ci fa mancare anche un po’ di sano calcio.

Il Grande Gioco
Il Grande Gioco Sky (640×433)

Sballottati tra procuratori spietati e promesse di valanghe di soldi, ci sono i due calciatori Carlos Quintana (Jesús Mosquera Bernal) e Antonio Lagioia, interpretato da Giovanni Crozza Signoris (figlio di Maurizio Crozza), il quale esordisce mostrandoci non solo le sue doti attoriali ma anche le sue acrobazie da calciatore. Si tratta due personaggi tanto diversi quanto simili tra di loro: Carlos è già all’apice della sua carriera, circondato dal successo e da continue richieste di posare per l’ennesima pubblicità per lo yogurt o il profumo di turno. Antonio, d’altro canto, è un talento nascosto, un fuori classe che non si fida di nessuno se non degli amici di sempre nel suo quartiere povero e degradato.

Quando i piedi ti aiutano e gli uomini in giacca e cravatta ti adocchiano, ci vuole un attimo a passare da un appartamento fatiscente alle enormi ville con piscina. Tutti sono pronti a farti promesse e barattare la tua fedeltà con tanti, troppi soldi.

Il calcio in Italia è un fenomeno particolare. Ogni domenica gli stadi si riempiono di esseri umani di qualsiasi estrazione sociale, tutti sono lì sugli spalti e in curva pronti a urlare a squarciagola il loro tifo, consolarsi in caso di sconfitta e abbracciarsi in caso di vittoria. Il calcio è in grado di disintegrare le barriere mentre ne crea di nuove alle nostre spalle.

Tra le luci e le ombre di un gioco che appassiona la maggior parte degli italiani, strisciano silenti i procuratori con le loro torri d’avorio e i loro grattacieli lussuosi.

Come è stato sottolineato in conferenza stampa, uno degli aspetti più accattivanti de Il Grande Gioco è la fotografia. Vedere dall’alto città come Milano ci restituisce quel senso di potere a cui ambiscono i personaggi come quello di Giancarlo Giannini.

Il Grande Gioco Sky (640×426)

Ma se fotografia, ritmo e tematiche sono i punti forti della serie tv Sky Original, il punto debole, a mio avviso, sono i dialoghi. Questi ultimi, infatti, mi sono sembrati troppo esagerati e talvolta troppo recitati. Il tutto ci riporta a un senso di finzione che è probabilmente il difetto caratteristico di molte serie italiane.

Questa parvenza di finto fa sì che da casa non riusciamo a immergerci pienamente ne Il Grande Gioco. Siamo spettatori consapevoli di esserlo, senza ricevere quel distacco dalla realtà che è l’aspetto pregnante di ogni serie tv o film.

Questo, tuttavia, non ci impedisce di guardare tutto d’un fiato le prime due puntate de Il Grande Gioco e, soprattutto, di volerne vedere ancora e ancora. Anche perché, da buon thriller, ogni episodio ci lascia con tante domande irrisolte. Di calcio ne so molto meno di Corso Manni e Dino De Gregorio, ma il mio sport preferito è la formulazione di teorie assurde ogni volta che una serie tv mi fornisce del mistero, e Il Grande Gioco riesce nell’intento di farmi arrovellare il cervello.

In più, sono degni di nota i personaggi femminili de Il Grande Gioco, a partire da Elena, figlia maggiore di Dino De Gregorio.

Il Grande Gioco
Il Grande Gioco Sky (640×401)

Barcamenarsi nel labirinto del calciomercato è un lavoro arduo per chiunque. Lo è ancora di più per una donna si fa strada in un mondo in cui chi porta la gonna viene lasciata nell’angolo. Le donne, rispetto a un qualsiasi uomo, devono fare il doppio dello sforzo per essere prese seriamente in considerazione.

Ne è la dimostrazione Elena De Gregorio, ex moglie del personaggio di Francesco Montanari e figlia di Dino De Gregorio. È una donna molto forte, che stringe i denti contro ingiustizie e scelte ben poco meritocratiche del padre Dino. I primi due episodi non sono abbastanza per inquadrare un personaggio che sono certa si rivelerà ricco di sfumature e contraddizioni.

Interessante è anche il ruolo di Maria Elena Matteucci, che veste i panni di Valeria Soleri, fidanzata di Federico De Gregorio e giornalista dalla penna molto affilata. Anche da lei penso che potremmo aspettarci grandi cose.

Che Il Grande Gioco sia una delle serie italiane più attese di quest’anno lo abbiamo già detto, non ci resta che appurare se sarà all’altezza delle aspettative o meno. L’appuntamento con i primi due episodi è domani sera su Sky e on demand su NOW.