Marta & Eva è la nuova serie tv prodotta da 3ZERO2 in collaborazione con Rai Ragazzi che andrà in onda su RaiGulp dal 26 aprile, dal lunedì al venerdì alle 20.15. I primi dieci episodi saranno disponibili in anteprima su RaiPlay dal 23 aprile (il box set completo invece dal 30 aprile). Una storia di amicizia, di sogni e di desideri, di aspirazioni e aspettative. Aspettative che non sempre coincidono con quelle dei genitori e che inevitabilmente portano allo scontro.
Noi di Hall of Series abbiamo ricevuto in anteprima le prime due puntate della serie e martedì mattina siamo stati invitati alla conferenza stampa a cui hanno preso parte il regista Claudio Norza, le due interpreti Audrey Mballa e Giulia Fazzini, Piero Crispino, A.D. e founder 3ZERO2, e Luca Milano, il direttore di Rai Ragazzi.
Le protagoniste sono due adolescenti di quattordici anni: Marta (Giulia Fazzini) pratica il pattinaggio sul ghiaccio a livello agonistico. Spinta dalla madre – che è anche la sua allenatrice – spera di poter partecipare alle Olimpiadi. Eppure, presto si rende conto che il suo vero sogno è la musica. Eva (Audrey Mballa) è una talentuosa cantante, sostenuta dal padre, custode del palazzetto del ghiaccio in cui Marta si allena tutti i giorni. Anche lei però, nonostante le insistenze genitoriali, coltiva in segreto un’altra passione, proprio quella per il pattinaggio su ghiaccio. Marta e Eva non potrebbero essere più diverse, eppure le loro vite sono destinate a intrecciarsi indissolubilmente e la loro amicizia si consoliderà quando decideranno di sostenersi per realizzare i sogni l’una dell’altra.
In questo periodo particolare che stiamo vivendo, che ha reso difficile affrontare anche le riprese – sebbene il cast e la troupe non abbiano mai perso il loro sorriso e spirito -, l’intento era quello di coinvolgere e dare spazio ai ragazzi. Come è stato infatti sottolineato durante la conferenza stampa dal regista e da Luca Milano, adesso i giovani si sentono demotivati e senza prospettive future. Marta & Eva prova a dare fiducia ai ragazzi credendo in loro e nel potere dell’amicizia, di quei legami che si intessono anche e soprattutto con chi sembra essere diverso da noi. Si vuole dare forza ai giovani, che si sono dimostrati sempre recettivi e attenti agli stimoli che serie tv come questa inviano loro.
D’altronde la Rai ha sempre avuto un occhio di riguardo per il palinsesto dei canali dedicati ai più piccoli. Senza contare che negli ultimi anni ha investito molto anche sulla sua piattaforma gratuita, puntando sulla doppia fruizione: anteprima completa (o di un blocco di puntate) su RaiPlay e puntate periodiche sui singoli canali.
Abbiamo chiesto a Luca Milano come procedesse questa interazione e quali saranno gli sviluppi futuri, soprattutto nell’ambito delle serie giovanili.
Il produttore di Rai Ragazzi ha con fierezza dichiarato che RaiGulp è il canale per ragazzi più visto e seguito, ricordando inoltre come molte produzioni siano partite dalla Rai e abbiano poi fatto il giro del mondo. Ha per questo specificato che non sarebbe vantaggioso mettere tutti gli episodi sulla piattaforma in una sola volta. Inoltre, le 20:15 è un orario propizio: ancora prima serata, comodo per i ragazzi e prima che inizino le fiction sugli altri canali Rai.
Claudio Norza aveva già lavorato ad altri telefilm con protagonisti gli adolescenti come Alex & Co. e Penny on M.A.R.S.. Norza stesso ha definito queste serie come dei “veri e propri prodotti di formazione in cui ciò che viene narrato contribuisce alla crescita emotiva del pubblico e quindi va soppesato e affrontato con grande attenzione”. Inseguire i propri sogni, per giunta, è un tema universale, che prescinde dai più piccoli. Come l’amore: il sistema emozionale che i ragazzi ritrovano nella vita di tutti i giorni, e che vogliono conoscere e riconoscere anche attraverso lo schermo.
E forse proprio questo è uno dei punti di forza di Marta&Eva, riconosciuto da attrici e regista quando abbiamo rivolto loro alcune domande.
Abbiamo chiesto a Claudio Norza cosa rendesse quest’ultimo prodotto unico rispetto agli altri suoi lavori, visto che anche nei precedenti il tema dell’amicizia e della musica era preponderante.
Il regista ha voluto sottolineare che Marta & Eva si pone l’obiettivo di essere più vera. E ci riesce. Esplora aspetti sociali non trattati in Alex & Co. vista l’importanza data alle diverse estrazioni sociali dei protagonisti, al loro background personale.
Della stessa opinione sono anche Giulia Fazzini e Audrey Mballa che, oltre ad aver confermato le parole di Norza, hanno aggiunto quanto sia stato stimolante lavorare a una colonna sonora originale in lingua italiana, esplorando per altro diversi generi musicali e non solo il più comune pop. Senza contare che l’amicizia che nasce tra le due compagne è genuina, senza competizione. Si può così crescere senza doversi necessariamente scontrare. Audrey Mballa ha voluto evidenziare infatti quanto spazio sia stato dato allo studio dei personaggi, della loro psicologia. Analisi che non sempre viene affrontata e che invece risulta in Marta & Eva.
Le due attrici hanno tratto molti insegnamenti dai loro personaggi. Hanno soprattutto avuto modo di ritrovare se stesse, la loro versione adolescente e magari vederla con occhi diversi. E scoprirsi diverse da quello che pensavano. Audrey Mballa ha colto l’occasione per ringraziare il regista che ha creduto in lei, che si vedeva così distante dal personaggio di Eva, così sfrontata e determinata. Eva le ha insegnato a credere in se stessa e le ha permesso così di crescere esponenzialmente. Ricordiamo anche entrambe le protagoniste sono attrici esordienti al loro primo ruolo importante. Giulia Fazzini ha affermato che Marta sarà per sempre una parte di sé, perché in un certo senso realizzare il sogno di Marta è stato realizzare il suo.
Tra le tematiche riportate all’attenzione durante la conferenza, è stata messa in luce anche quella della diversità . Diversità trattata in modo originale dalla serie. Claudio Norza ha risposto che il loro obiettivo non stava nel voler mostrare la diversità intesa come diverso colore della pelle, ma nella diversità di idee e opinioni che prescindono da questo. L’uguaglianza è proprio nel non renderla evidente: Marta e Eva sono semplicemente due persone. E il fatto stesso di non sottolineare il tema della diversità le rende uguali.