Ormai siamo quasi alla fine di MasterChef 13 (se non siete ancora in pari, potete recuperarla qui alla pagina dedicata NOW), il tempo sembra essere volato e ogni eliminazione diventa come un vero e proprio colpo al cuore. Questa volta è stata quasi più difficile delle altre, con uno dei nostri paladini che è stato costretto a slacciarsi il grembiule. D’altronde, le ultime puntate sono da sempre sempre quelle più emozionanti. Gli aspiranti chef devono ormai stringere i denti e lottare contro stanchezza e prove difficilissime. Noi chi chiediamo se, alla fine, questa edizione di MasterChef si qualificherà nella top 10 delle edizioni più belle della storia.
Possiamo dire che questa volta si tratta di un’eliminazione del cactus, ma la dura legge di MasterChef 13 è questa ed è impossibile rinnegarla. Così, a un passo dalla finale, a seguito della tanto attesa esterna stellata, è stato il nostro medico Niccolò a dover abbandonare la cucina di MasterChef.
Come di consueto, noi di Hall of Series abbiamo partecipato alla roundtable con l’eliminato di MasterChef 13. Ecco cosa ci ha raccontato Niccolò.
Non potevamo fare a meno di citare la comicità che ha caratterizzato il percorso di Niccolò a MasterChef 13. Una caratteristica che l’ha reso uno dei concorrenti più amati da noi appassionati. Il riso, come lui stesso ha affermato, è da sempre stata una componente fondamentale della sua vita. E MasterChef non ha fatto eccezione… e non solo perché è il cognome della sua adorata Eleonora.
“Il riso, non l’alimento, è sempre stato il mio filo conduttore nella vita. La tesina del liceo l’avevo fatta sul riso e sull’ironia. Ancor più che cucinare, mi piace far ridere le persone e cucinare è una forma di arte che mi permette di strappare sorrisi alle persone. L’espressione di una persona che mangia qualcosa che gli piace è qualcosa di impagabile. È uno dei motivi per cui mi sono avvicinato alla cucina.”
Tra le righe, ci ha anche rivelato che gli sarebbe piaciuto partecipare agli open mic di Zelig. Ma è stato impossibile a causa di incompatibilità contrattuali.
Romanticismo, ship e cuori spezzati sono stati all’ordine del giorno a MasterChef 13. E ovviamente i miei colleghi giornalisti non hanno perso occasione per chiedere qualche dettaglio in più sul suo rapporto con Eleonora.
“Con Eleonora si è instaurato un rapporto molto intenso e molto strano perché lei è strana e io sono strano. Siamo strani per certe cose in modo molto simile. Siamo due piatti fatti come carne e pesce, e siamo difficili da abbinare, due personalità a cui manca la salsa che ci unisce.”
D’altronde, come affermato anche durante il programma, uno dei suoi momenti preferiti a MasterChef 13 è stata proprio a prova in cui hanno cucinato con le bende. È stato quello il momento in cui i due aspiranti chef sono entrati in sintonia per la prima volta, creando un’alchimia che non è più svanita.
Come sempre, un pensiero è andato anche ai suoi progetti futuri e a come è nata la sua passione per la cucina.
“Continuerò a cucinare perché non voglio morire di fame; lo scopo principale è nutrire sempre, con la cucina si può fare uno step successivo. Per me è stato un po’ così, mi sono appassionato alla cucina dall’esigenza di un fuorisede che doveva nutrirsi, ma con un palato un po’ più esigente.”
“Navigo sempre nell’incertezza del futuro, adesso sto facendo il medico. Non so cosa farò, magari sarò medico al mattino e poi magari creerò contenuti di cucina da pubblicare anche sui social al pomeriggio. Voglio cavalcare anche questa cosa qua. Ma non penso che la cucina diventerà il mio lavoro, non lo so. Non ha senso la mia vita. Penso che renderò il senso della mia vita il fatto che non ha senso.”
Alla fine Niccolò si è lasciato andare a qualche commento anche sugli altri concorrenti rimasti a MasterChef 13, affermando che gli farebbe piacere vedere Antonio, Sara ed Eleonora alla finalissima. Antonio per la sua cucina legata più alle tradizioni, con uno sprint sugli impiattamenti. Sara per Niccolà è una delle più brave, anche se non è mai uscito quel graffio di cui parlavano tanto i giudici. Mentre su Eleonora ha speso da sempre parole di zucchero.
La cucina di Michela, invece, è un po’ più lontana dalla sua idea di cucina, come dimostrato anche dalla famosa esterna del paddle che abbiamo votato a nostro modo qui.