Oggi 3 febbraio 2023 siamo stati invitati all’anteprima del nuovo film di Alessandro Siani, Tramite Amicizia, film prodotto da Fulvio e Federica Lucisano con Italian International Film e Rai Cinema. Sesto film per l’attore e regista napoletano che stavolta abbandona un attimo il mondo delle favole e il divario tra nord e sud spesso presente nei suoi film per parlare di un sentimento universale: l’amicizia.
Come si può intuire dal titolo, il film parla proprio di questo, parla di amicizia e lo fa senza risparmiarsi sulle motivazioni o meglio le particolarità di questo sentimento, premendo sull’unicità e sulla rarità di trovarlo ai giorni d’oggi. Una riflessione che potrebbe sembrare un po’ cinica all’inizio del film, ma che piano piano va sciogliendosi fino a diventare reale e sincera.
La trama è molto semplice: Lorenzo (Alessandro Siani) fa un lavoro decisamente particolare: è un po’ un gigolò dell’amicizia. Ha un’agenzia in cui è possibile affittare un amico. Vive con la sua famiglia composta dalla zia, ex truccatrice di Cinecittà, il cugino (Yuri Gugliucci) con la moglie Filomena (Maria Di Biase) e la loro figlia. Tra i suoi clienti l’influencer Valeria Angione al suo esordio sul grande schermo, ragazza che necessita i servizi di Lorenzo perché ha bisogno di sentirsi ascoltata, Claudio Colica che porta il nome di Fortunato, ma ha una vita decisamente sfortunata, il signor Luigi che attende l’amore da oltre quarant’anni davanti ai binari della stazione e una sempre straordinaria Debora Villa che interpreta una donna facoltosa dal dubbio gusto che potrebbe avere di tutto, ma non ha un vero amico.
A dare il via all’azione del film c’è Max Tortora nel ruolo dell’imprenditore Alberto Desse, proprietario di un’azienda di biscotti in cui lavorano i cugini di Lorenzo e che rischia di essere venduta ad acquirenti esteri. L’obiettivo di Lorenzo sarà quello di fare breccia nel cuore del rigido imprenditore provando a diventargli amico e – con empatia – a riportarlo a vivere la vita e a godersela senza rinunciare all’azienda di famiglia. Ad accompagnare nell’impresa Lorenzo ci sarà Maya, interpretata da una straordinaria Matilde Gioli che ci mostra, ancora una volta, quanto sia poliedrica. Riesce a passare da ruoli estremamente seri e impegnativi a quelli sicuramente più comici e anche bizzarri con una facilità enorme e senza mai sembrare forzata.
Seppur la sua Maya sin dal primo momento dimostri un atteggiamento un po’ punkettaro, un po’ fuori dagli schemi e a tratti straniante, man mano che il personaggio prende forma e si definisce nelle scene quella sensazione si perde lasciando il posto all’intrattenimento e al divertimento di una sceneggiatura che non ha nulla di complesso, ma riesce proprio grazie alla sua semplicità ad arrivare diretta allo spettatore facendolo anche riflettere e dunque non rimanendo soltanto una comicità fine a se stessa.
Proprio grazie alla sua caratterizzazione, questo personaggio riuscirà a diventare la spalla di Lorenzo nell’impresa, impresa che più che un lavoro dell’agenzia Tramite amicizia diventerà sempre di più un sentimento reale che sfocerà inevitabilmente in una vera amicizia.
Merito sicuramente di un Alessandro Siani che va sempre più definendo il suo stile autoriale: semplice, ma efficace. Uno stile che riesce a strappare una risata con giochi di parole, fraintendimenti, ma anche una parlata napoletana che inevitabilmente rende più musicale e divertente qualunque battuta. Un’altra peculiarità della scrittura di Siani è che non è mai – come accennavo poco fa – fine a se stessa. I suoi film hanno sempre una morale chiara e dichiarata già in partenza. In questo l’attenzione è sicuramente sull’amicizia, ma non manca di farci riflettere sulla preziosità di tale sentimento soprattutto grazie alla riflessione che l’autore e attore fa durante la conferenza stampa sulla solitudine dettata – anche un po’ – dall’eccessivo utilizzo di strumenti come il telefono e internet che allontanano dalla realtà, dall’emozione in diretta.
Certo, se da una parte questa intenzione è nobile e senza ombra di dubbio reale, dall’altra – parlando da persona appartenente alla generazione social, alla generazione Z – la denuncia fatta nello specifico a questo argomento sembra a tratti usurata, qualcosa di già sentito e risentito che è così scontato da non dover neppure essere tanto demonizzato a questo punto perché quasi sembra una scusa per giustificare i fallimenti della precedente generazione.
Interrogato sui motivi che l’hanno condotto a parlare del tema dell’amicizia, Siani ha spiegato l’importanza che questa ha in un periodo storico come il nostro. Ha menzionato i danni della pandemia che ha portato a uno sviluppo sempre più grande del sentimento di solitudine. Perciò si è soffermato sull’importanza e la necessità di avere un amico al giorno d’oggi.
Il film non tratta solo questo e si lascia anzi trasportare in riflessioni che non sono solamente empatiche ed emotive, arrivando a fare delle considerazioni sulla situazione politica italiana, toccandola in maniera delicata e attraverso battute che a primo impatto fanno semplicemente sorridere, ma che hanno una seconda chiave di lettura portano a una necessaria riflessione. Fa anche una riflessione sulla questione dell’impiego e sulla disperazione di chi perde il lavoro, un tema sempre attuale nel nostro paese, ma anche all’estero come ci viene mostrato grazie all’interpretazione di un bravissimo Bruno Gouery (Luc di Emily in Paris, ma anche Didier in White Lotus).
Agli attori di Tramite amicizia è stato poi chiesto cos’è per loro l’amicizia e, tra le tante belle parole, probabilmente le più interessanti sono state pronunciate da uno straordinario Max Tortora che seppure non manchi mai di far ridere (idem per la collega Maria Di Biase), ha regalato delle parole stupende e una definizione assolutamente condivisibile:
“Per quanto riguarda quello che penso io dell’amicizia è che è un regalo, è un regalo e a volte ce lo dobbiamo anche meritare perché non è mica gratuito. […] Forse l’amicizia è anche quando ci si può mettere uno di fronte all’altro senza dire niente, guardare una volta il tramonto, una volta il mare, una volta chi passa e quella è amicizia senza bisogno di dire per forza qualcosa.”