Si è concluso ieri sera X Factor 2024, talent show di Sky Original prodotto da Fremantle giunto alla sua diciottesima edizione. Uno spettacolo meraviglioso in Piazza del Plebiscito a Napoli, un evento senza precedenti nella storia del programma, reso ancora più straordinario dal trionfo di una talentuosa ragazza addirittura più giovane del programma stesso. Lei è Mimì, ha solo diciassette anni, e per lei ieri sera è stata davvero La Sera dei Miracoli, in una piazza gremita di gente.
Una vittoria un po’ inaspettata la sua, nonostante prima dell’inizio dei Live di X Factor 2024 fosse la favorita per la vittoria. Proprio in semifinale, infatti, ha affrontato un difficile ballottaggio con Francamente. E, forse, proprio questo le ha dato una carica in più.
“Non me lo aspettavo proprio! Sono stata in una casa con ottimi musicisti, e le jam session che facevamo erano bellissime. Sono musicisti pazzeschi! Forse ho cantato così bene perché pensavo già che avrebbe vinto qualcun altro. Per il futuro mi auguro di vivere pienamente la musica, di esprimere al 100% me stessa. Il mio obiettivo è creare una bellissima community con persone curiose di imparare.” – Mimì
Spesso nel corso del programma si è parlato di lei come un simbolo, affidandole forse una responsabilità troppo pesante da portare sulle spalle per un’artista così giovane e talentuosa, ecco cosa ne pensa in merito:
“La vivo come una grande responsabilità. Non penso di essere un simbolo, ma credo di rappresentare un piccolo cambiamento. Sono davvero molto grata che i bambini afroitaliani possano vedere che tutto questo è possibile. Sono immensamente felice di rappresentare la comunità nera in una luce molto molto più tranquilla. Mi rende orgogliosa il fatto che siamo arrivati a un punto in cui, letteralmente, possiamo fare qualsiasi cosa, penso che sia una cosa meravigliosa e super figa.” – Mimì
Anche gli altri concorrenti si sono mostrati entusiasti e soddisfatti del percorso vissuto a X Factor 2024, esprimendo speranza per il futuro al di fuori del programma e desiderio di mantenere vivo il rapporto di amicizia con il loro giudice, Achille Lauro.
“Per me era già un grande obiettivo arrivare in finale e riuscire a cantare in una piazza così grande e così importante per questo paese. Per il futuro ho già le idee chiare sul percorso da intraprendere e sicuramente avrò bisogno di un team che mi supporti. Sono abbastanza nuovo in questo mondo, ma sicuramente Lauro ci ha già detto che ci aiuterà anche una volta usciti da qui. Già all’interno del programma ci ha dato una grande mano.” – Lorenzo Salvetti
Tutti i concorrenti di Achille Lauro spendono per lui parole di miele, portandoci a pensare che forse è davvero tempo di aggiornare la nostra classifica dei migliori giudici della storia del programma.
“Achille Lauro ci ha ripetuto spesso che la carriera si costruisce in 20 anni ed è molto altalenante. La vera forza sta nel rialzarsi, imparare a fallire e capire come ripartire.“- Les Votives
“Perdere fa crescere, ci dispiace per Mimì che non ha perso” – Affermano i Patagarri con quel pizzico di ironia che caratterizza il loro percorso sin dall’inizio.
Per concludere, dopo un’intera stagione passata a scriverne di cotte e di crude con le nostre Pagelle, siamo stati noi a chiedere ai diretti interessati a quale film o serie tv paragonerebbero la loro esperienza a X Factor 2024.
Tutti e quattro i finalisti hanno dimostrato gusti notevoli, dai Les Votives che – considerata la reclusione nel loft – si sono sentiti un po’ come ne La Casa di Carta (speriamo senza rapine annesse), passando per I Patagarri che hanno tirato fuori dal sax il film “Gatto nero, gatto bianco” a Mimì che menziona la serie tv statunitense High Fidelity (non a caso si parla di una serie tv di gran classe), per concludere con Lorenzo Salvetti che cita l’intramontabile “Sole a Catinelle” di Checco Zalone.
Noi ci risentiamo stasera con le Pagelle di concorrenti e giudici e – ovviamente – la settimana prossima per il grandissimo ritorno del nostro amato MasterChef Italia (tutto ciò che c’è da sapere per prepararsi al meglio).