Serie Tv da vedere su Apple Tv+ – Lezioni di chimica
- Stagioni: 1 (conclusa).
“La lezione fondamentale che si nasconde dietro il racconto ironico e drammatico di Lezioni di chimica è che non esistono atomi in grado di formare una molecola senza l’ausilio di un altro atomo. Nella vita della materia come in quella degli esseri viventi, non si possono evitare le sorprese. I cambiamenti non devono spaventarci, dobbiamo lasciarli vincere e arrenderci all’inevitabilità dei grandi come dei piccoli mutamenti, consapevoli di essere sostanze senzienti in grado di occupare il proprio spazio nel mondo dei vivi”.
Così si era espressa Serena Verrecchia all’interno della sua recensione, degna sintesi di una delle migliori sorprese del 2023 televisivo. Merito di Brie Larson, qui protagonista con un ruolo finalmente all’altezza del suo sconfinato potenziale. E di un racconto toccante e intenso che non sconfina mai in terreni stucchevoli per smuovere i sentimenti di chi guarda. Lezioni di chimica è la storia di una grande donna che non rinuncia mai a inseguire i suoi obiettivi, anche quando tutti gli altri si mettono di traverso. Ma anche una grande storia d’amore che trova nella sua essenza più sussurrata una chiave romantica diretta e in alcun modo pretestuosa.
Tutto ciò, tuttavia, è solo la punta dell’iceberg. Lezioni di chimica è una storia di cambiamenti storici e di evoluzioni inevitabili, di incognite imprevedibili e di adattamenti fondamentali. Dal laboratorio allo studio televisivo, d’altronde, il passo può essere brevissimo. Così come può esserlo una storia di sessant’anni fa che comunica al mondo di oggi con un’insospettabile vocazione contemporanea. A patto che lo affronti una donna straordinaria, carismatica al punto da abbattere le barriere di genere con tenacia, determinazione e una visione che valica i confini del tempo. Cosa si può chiedere di più a una miniserie?
Slow Horses
- Stagioni: 4 (in onda).
Passateci una facile ironia: i cavalli di razza, quelli veri, si vedono sempre al traguardo. Succede allora che l’ennesima serie tv indegnamente snobbata per anni, dimenticata dal pubblico e incensata dalla critica (ma non dalle academy, a dirla tutta), abbia trovato una discreta visibilità negli ultimi tempi. Meglio tardi che mai, direbbe qualcuno. E in effetti va bene così: Slow Horses, arrivata alla quarta stagione, continua a non mostrare segni di cedimento, dimostrando ancora una volta che i cavalli di razza diano spesso il meglio di sé dopo le prime tre stagioni.
Gary Oldman si è così regalato uno dei migliori ruoli della sua pur gloriosa carriera, dando vita un personaggio intrigante e dalle forti connotazioni anti-eroistiche. Connotazioni a misura d’uomo così come i suoi compagni d’avventura, un team sgangherato di talenti dispersi negli angoli più oscuri delle rispettive vite. Ne parla benissimo anche Rotten Tomatoes, aggregatore nel quale Slow Horses ha ottenuto finora un autorevole indice di gradimento del 95%. Si legge: “Slow Horses rinfresca il genere dello spionaggio permettendo alla sua banda di ficcanaso di essere goffa. Gary Oldman offre una lezione magistrale sull’autorità trasandata”.
Il mondo ha finalmente capito quanto sia valido questo meraviglioso crime britannico. E a noi non resta altro che inserirla tra le serie tv Apple Tv+ da vedere almeno una volta nella vita.
