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Arcane 2 – La Recensione della seconda parte: rimane una questione di famiglia

Arcane
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ATTENZIONE! L’articolo contiene SPOILERS dei primi tre episodi della seconda stagione di Arcane.

Piegati ma non spezzati. Non ancora almeno. Arcane 2 continua a sorprenderci, dopo aver vinto anche un Emmy, spingendosi ancora più in profondità nei turbamenti dei nostri protagonisti e preparando il terreno per la guerra che si profila all’orizzonte. Un’unica pecca che ho percepito in questi tre episodi, così come nei precedenti, è la confusa messa in scena di determinati sviluppi narrativi. Ci sono parecchie situazioni che avvengono off screen, forse troppe e questo impedisce di regalare coesione ad alcune trame. Alcune appunto perché nel caso di Vi e Jinx, tutto fila liscio e l’evoluzione delle due protagoniste è gestita in maniera eccellente.

Piuttosto mi riferisco a sottotrame come quella di Jayce o Viktor o quella. Personaggi che hanno già di per sé ben poco screen time, a sua volta gestito in maniera frettolosa saltando a pie pari passaggi che ci permettano di capire come siano passati dal punto A al punto B. Lo spettatore non è stupido, è certamente in grado di compiere questi collegamenti da solo ma è pur vero che una leggerissima chiarezza in più non sarebbe guastata. Soprattutto perché, capendo gli eventi e gli accadimenti che riguardano certi personaggi, risulta più immediato capire anche la loro trasformazione interiore.

Viktor diventa il santone di turno. Jayce ritorna da una dimensione sconosciuta e decide di ucciderlo senza cercare dialogo. Mel sprigiona dei poteri mai visti prima. Insomma, tutto molto intrigante a vedersi ma che non ha abbastanza presa emotiva su di noi. Niente su cui discutere per quanto riguarda la resa visiva, sfolgorante e abbagliante per tutta la durata dei tre episodi. A prescindere dalla trama raccontata sullo schermo. Bene, dopo aver sputato fuori questo piccolo dente avvelenato concentriamoci su tutto ciò che di positivo ci ha regalato invece la seconda parte di Arcane 2 (disponibile sul catalogo Netflix qui).

Vi e Jinx si trovano su due strade ormai opposte tra loro ma la famiglia è più forte di ogni altra cosa e sarà proprio questa a riunirle.

Dopo essersi scontrate al termine del terzo episodio, le due sorelle stanno affrontando ognuna il proprio percorso in solitaria. Se da un lato VI annega la rabbia nell’alcol e nelle lotte clandestine, Jinx vive nascosta nel suo covo nei bassifondi di Zaun insieme all’orfana Isha. Entrambe hanno perso il proprio scopo, abbandonate dalle persone care e chiuse nel proprio dolore. Jinx, al contrario di Vi, però, potrebbe davvero fare la differenza. La gente di Zaun inneggia il suo nome, scegliendola come erede di Silco e unica luce di speranza che possa salvarli dalla vita miserevole in cui sono precipitati da troppo tempo.

Nel mentre a Piltover, Caitlyn cerca di riportare la pace affidandosi però ai consigli delle persone sbagliate. La presa che ha su di lei Ambessa è sempre più forte cercando di far leva sulla rabbia repressa piuttosto che sul senso di giustizia. La figlia Mel, invece, è prigioniera in una dimensione da incubo. Viktor, dopo l’incontro ravvicinato e prolungato Hextech ha sviluppato poteri di guarigione mistici che l’hanno trasformato in un semidio agli occhi dei poveracci di Zaun. E l’unico che sembra intenzionato a fermarlo è il redivivo Jayce.

Tante strade a disposizione, tante trame in essere che convergono, una dopo l’altra, verso quella battaglia finale che vedremo esplodere nel finale di Arcane 2.

Il murales di Jinx in Arcane 2
Netflix

Guerra e pace

La prima parte della seconda stagione di Arcane (qui trovate la nostra recensione) ci aveva lasciati sull’orlo della guerra. Da sempre divise e opposte tra loro, le città gemelle di Piltover e Zaun riflettono il rapporto conflittuale tra le due sorelle protagoniste. Così vicine ma allo stesso tempo così lontane. Un abisso di incomprensioni e incuria che ha permesso alla città di Piltover di progredire grazie alla tecnologia mentre quella di Zaun veniva abbandonata a se stessa.

Anni e anni, in cui gli abitanti di sotto non hanno fatto altro che covare odio nei confronti di quelli di sopra sperando un giorno di potersi prendere l’agognata rivincita. Anche alimentati dal fuoco di Silco. Un sogno che, se inizialmente svanito con la morte del loro leader, ha ritrovato forza con Jinx. In lei gli abitanti di Zaun intravedono il riscatto a lungo agognato ma mai ottenuto davvero e che adesso sono invece pronti a ottenere anche con la violenza più estrema.

Di sopra, d’altro canto, gli animi non sono dei più pacifici. L’influenza di Ambessa su Caitlyn è sempre più decisiva, spingendo quest’ultima a imporre la legge marziale ed esasperando così la parte più estremista di Piltover. Ambessa, forse vero villain di Arcane, è fredda, calcolatrice e spietata. I suoi veri piani, noti a lei soltanto, riguardano anche la fazione della Rosa Nera, di cui sappiamo in realtà molto poco. In fin dei conti è lei a causare la maggiore degli scontri che si susseguono in questi episodi. E che trovano il loro punto di rottura nel sesto episodio quando, a farne le spese è la piccola Isha.

La guerra, ormai, sembra l’unica lingua parlata dagli abitanti di sopra e di sotto in Arcane.

Anche negli apparenti momenti di respiro e calma torna a fare capolino repentina. Una battaglia che non avviene solo sul campo ma anche nell’animo dei protagonisti, spingendoli l’uno contro l’altro. Inevitabile pensare al rapporto tra Vi e Jinx ma non è di certo l’unico. La storia d’amore sul nascere di Cailtyn e Vi viene subito interrotta da un’incomprensione, da pensieri divergenti che non trovano alcun punto d’incontro. E anche l’amicizia genuina e intensa tra Jayce e Viktor non resiste a forze in gioco ben più potenti che portano il nome di scienza e fede

Vi in Arcane 2
Netflix

Una questione di famiglia

Il secondo atto di Arcane 2, lungi dall’essere un intermezzo tra il primo e il terzo, si rivela invece un potentissimo ponte che ci trasporta dritti sulle sponde del finale di serie. Una montagna russa di emozione, tensioni e piantini vari ed eventuali dove il centro della narrazione torna a essere il rapporto delle due sorelle. Stavolta al 100%. Vi e Jinx hanno, da sempre, rappresentato il cuore dello show. Impossibile non evidenziare il parallelismo che intercorre tra il loro rapporto e quelle delle due città. Entrambe sorelle, entrambe divise come lo Ying e lo Yang e diverse, entrambe piegate. Ma, come abbiamo già scritto nell’introduzione a questa recensione, non completamente spezzate. Un’inaspettata e commovente riconciliazione avviene quando le due decidono di fare fronte comune per salvare Vander.

Il salto temporale, a inizio del quarto episodio, ci mostra dove e come si trovano le due protagoniste. In maniera forse anche inaspettata, Jinx è diventato il simbolo della rivoluzione. Un titolo che, certamente, non ha mai voluto e che si rifiuta di abbracciare come proprio. Ancora profondamente scossa dalla perdita di Silco. Vi, a sua volta, ha perso tutto. Non c’è più alcun legame che la tenga ancorata alla realtà, dalla quale ha deciso di fuggire percorrendo una strada autodistruttiva. Ma poi Jinx bussa alla sua porta e le sembra quasi di vedere, dopo tanto tempo, un barlume della sorellina Powder in quegli occhi viola ammantati di odio e tristezza. Nella sua richiesta di aiuto e nell’atteggiamento protettivo che riserva a Isha, Vi ritrova la sorella perduta.

Inutile dire quanto il personaggio di Isha sia catartico ai fini della trama in Arcane 2

La sua presenza sullo schermo rimane per la maggior parte del tempo meramente utile all’evoluzione di Jinx, più matura e consapevole rispetto al passato. Eppure basta una singola sequenza finale per rimettere in discussione ogni cosa e farci domandare quale sarà la reazione di Jinx dopo la perdita. Perché sappiamo tutti che non è una questione di se ma di quando. La morte della piccola Isha segna un punto di non ritorno che potrebbe annullare l’umanità della protagonista una volta per tutte, oppure riaccendere il legame con la sorella. La bestia che una volta era Vander rappresenta il legame con il passato, l’ultimo filo che lega le due ragazze a una vita che non esiste più e che per poter andare avanti deve essere reciso. La soluzione quindi non, ingenuamente, salvare Vander e tornare a essere una famiglia felice. Quella strada non è più percorribile da molto tempo.