Dopo il flop clamoroso della quarta stagione di Arrow, che seguiva quello della terza, a fatica Oliver Queen e soci sono riusciti a strappare la riconferma alla CW per una quinta stagione. Il loop noioso e statico in cui erano caduti personaggi e storyline, avevano reso lo show prevedibile e poco entusiasmante. La rivoluzione voluta e dovuta dagli autori, è partita da un momento facilmente riconoscibile: la morte di Laurel Lance aka Black Canary.
RITORNO AL PASSATO
L’Arrow che 5 anni fa si affacciava nel mondo delle serie Tv era uno dei personaggi più azzeccati che si potesse desiderare in uno show di supereroi. Cazzuto, figo, dal passato tenebroso, latin lover, miliardario e spietato. Bene, nel corso delle stagioni l’unica cosa che il buon Oliver ha mantenuto è il suo bel faccino. La sua politica del “non uccido, a costo di morire io e tutti quelli che mi bazzicano intorno”, stava sconfinando nel ridicolo. Ecco dunque il cambio di rotta. La morte di Laurel ha fatto scattare qualcosa in Oliver. Ormai da solo a combattere il crimine di Star City, è tornato alla versione in cui trucidava tutti quelli che gli si ponevano davanti. Abbandonato sia da Thea, defilata nel ruolo di assistente-sindaco, che da Diggle, partito con l’esercito, Oliver ha preso in mano la situazione.
TEAM ARROW 2.0
L’unica highlander del vecchio team è Felicity. Anche qui però, la novità è grossa e intrigante. Dopo aver sfiorato il matrimonio con Oliver, il cuore della bella hacker, infatti, è stato rapito da qualcun altro. Il suo nuovo/vecchio lato tenebroso spinge Green Arrow a combattere il crimine da solo. La paura di perdere qualcun altro lo frena dal cercare aiuto. Ben presto si renderà conto di aver bisogno di nuove leve. In città ci sono dei nuovi vigilanti, un po’ impacciati, sicuramente determinati. Dopo qualche attrito iniziale, Oliver si convince che potranno fare al caso suo. Tra questi anche Curtis. La scelta di tenere fuori Diggle e Thea dà slancio alla nuova stagione, che aveva disperato bisogno di aria fresca. Anche la scelta di rilanciare il personaggio più falcidiato del telefilm, Quentin Lance, è positiva. Si pone anche una chiave di lettura sociale interessante (l’alcolismo e la redenzione).
IL CATTIVO PERFETTO
L’entrata più cool della nuova stagione. Tobias Church, al secolo Chad Coleman (già noto per The Walking Dead). Niente superpoteri, niente trucchi, niente alleati. Pura e semplice ignoranza. Il cattivo di turno, spinto dalla grinta e dal carisma dell’attore che lo interpreta, è pronto a dare un nuova luce al programma. La battaglia a Green Arrow è appena iniziata, ma già promette i fuochi d’artificio. La cattiveria sprigionata da Chruch è pronta a mischiarsi al nuovo lato oscuro di Oliver, per dar via a quello che forse sarà lo scontro migliore di tutta la serie. Speriamo solo che le attese non vengano tradite.
FLASH BACK
Quelli di questa stagione saranno gli ultimi. Questa è già una notizia. La storia della quinta stagione, nella quale Oliver si unisce alla Bratva (la mafia russa), sarà finalmente il preludio al suo ritorno a casa. Dalla sesta stagione, i flash back caratteristici di questa serie, faranno posto ad eventi di narrazione sparsi sempre nel passato. Dopo la storyline, alquanto sballata, della scorsa stagione, ci aspettiamo un salto di qualità importante nella narrazione proposta quest’anno. L’inizio, con le prove estreme per entrare nella fratellanza, fa ben sperare.