La violenza, l’oppressione e la paura sembrano essere in costante approvvigionamento nel malvagio mondo de “L’Attacco dei Giganti”. Il terrore per l’ignoto e la spaventosa realtà che caratterizzano questo universo sono opprimenti e angoscianti. Non ha mai fine la battaglia per il dominio del mondo e non c’è un solo momento in cui si possa godere della normalità. La quotidianità è una chimera, dato che il male attanaglia i poveri cittadini contenuti nelle imponenti mura, e non ha mai fine. Perché anche queste mastodontiche strutture, venerate come divinità, sembrano avere il proprio lato oscuro. La violenza della battaglia tra Eren e il Gigante Femmina reca danni alle barriere rivelando una sconvolgente sorpresa.
La gioia per la battaglia appena vinta e l’euforia di non essere del tutto inermi è purtroppo effimera. Il Gigante Femmina era una minaccia tangibile e decisamente incontrollabile, la dimostrazione del fatto che il nemico si nasconde persino dietro amichevoli fattezze. Per la prima volta viene a galla uno spaventoso risvolto: i Giganti malvagi si celano persino in corpi umani. Eren non è il solo. Ciò rende ancor più misteriose le loro intenzioni e le loro origini. Sconfiggere la Gigantessa sembrava un basilare punto di svolta ma si trasforma in un singolo boccone meno amaro. La sua, presumibilmente temporanea, dipartita dà il via a un nuovo orrore. Quello che evidenzia la persistente e imperterrita mancanza di speranza.
Il ritorno dell’Attacco dei Giganti è la soppressione della gioia e del successo, la malvagia perseveranza del male occulto che imperterrito sgorga e fiorisce.
La minaccia è costantemente rinnovata ed è sempre più vigorosa. Ogni escamotage umano si rivela sempre fallace e inadeguato. La battaglia si evolve in un nuovo stadio quando si scopre che lo scontro non è più soltanto corpo a corpo, ma persino mentale. Un Gigante completamente ricoperto di pelo mischia nuovamente le carte in tavola ridefinendo i canoni dello scontro. Il nuovo spaventoso nemico gode di un intelletto apparentemente maggioritario rispetto ai suoi simili. Il dono della parola e del sarcasmo del Gigante Bestiale dovrebbe poter alleviare anche un poco la paura, dato il possibile spiraglio al dialogo, ma altro non fa che incentivare l’oscurità del nemico. Le apparenze di questi esseri mostruosi sono paradossalmente il tratto meno inquietante di esso. Il peggio risiede nelle loro misteriose origini, intenzioni e in quella maledetta e illeggibile espressione.
E il nuovo nemico eccelle in tutte queste caratteristiche. Occulto e maledetto orrore fatto Gigante.
Una delle poche ancore di salvezza risiedeva nel meccanismo per la manovra tridimensionale. Ed ora che il nemico sembra poter esaminare e quindi contrattaccare questa potente arma, il genere umano deve tremare.