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Come è nato Attack on Titan?

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Attack on Titan, conosciuto in Italia come L’Attacco dei Giganti, è un manga nato dal genio di Hajime Isayama. Il suo adattamento al piccolo schermo è stato diretto da Tetsurō Araki, che ha saputo realizzare uno degli anime più apprezzati dagli amanti del genere.

Attack on Titan racconta la storia di un’umanità ridotta che vive all’interno di tre mura (Wall Maria, Wall Rose, Wall Sina). Ciò che ha dato vita a questa situazione ha a che fare con un evento accaduto un secolo prima: la comparsa dei Giganti. Queste entità riducono la popolazione perchè divorano gli uomini.

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Durante una recente intervista con NHK, Hajime Isayama ha parlato di ciò che lo ha ispirato nella creazione del mondo di Attack on Titan: il suo paese d’origine, Hita.

Hita è una città giapponese della prefettura di Ōita. La città sembra essere tagliata fuori dal resto della civiltà. È circondata da montagne elevate e imponenti e Isayama confessa di esservi cresciuto chiedendosi quali mostri vivessero al di fuori di quelle “mura”.

Isayama ha lasciato Hita dopo le scuole superiori, ma continua a sentire un forte legame con la sua città d’origine. Nel 2014 è stato addirittura nomitato Ambasciatore del Turismo di Hita. Da allora molte esibizioni e campagne dei fan si tengono in questa città. Isayama ha anche disegnato il capitano Levi su una sedia per la copertina di un fashion magazine. A Hita questa sedia è stata realizzata da un artigiano.

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Isayama ha dichiarato che durante la crescita ha provato dei sentimenti ambigui nei confronti della sua città. Da adolescente si sentiva irrequieto e ha infine sviluppato un desiderio di cambiamento per se stesso. Ecco le sue parole:

Non è stata necessariamente l’ambizione a guidarmi. Mi sentivo inferiore ed era frustrante.

È stata proprio questa frustrazione a fornirgli l’ispirazione necessaria per realizzare Attack on Titan.

Due temi cruciali del manga (e dell’anime) sono l’oppressione e la liberazione. Oltre a ciò, Isayama ha confessato di non voler trasmettere alcun messaggio spefico. Voleva piuttosto esprimere la cruda rabbia delle vittime della tragedia e come questa può spingere le persone ad essere più aggressive.

I Giganti sono un simbolo: rappresentano le cose che provocano frustrazione. Questi esseri vagano senza una meta, provocano distruzioni ovunque. Ed è questa mancanza di obiettivi che diffonde la rabbia degli uomini e che li tormenta. Ma più di tutto i Giganti rappresentano una sfida che deve essere superata.

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Tempo fa Isayama aveva paragonato i Giganti a degli uomini ubriachi. È stata anche questa immagine a ispirarlo nella realizzazione di Attack on Titan. Isayama ha infatti raccontato di aver incontrato un cliente ubriaco quando lavorava per un Internet cafè. In quel momento ha pensato che l’animale più familiare e spaventoso del mondo fosse l’uomo. Questo pensiero, unito alla mancata abilità di comunciare dell’uomo ubriaco, ha guidato Isayama nella creazione della figura dei Giganti.

La frustrazione e il senso di impotenza hanno allontanato Isayama dalla sua città d’origine, ma il suo talento lo ha riportato a Hita. Isayama ha partecipato a numerose convention ed eventi a Hita, dove è rimasto colpito dall’affetto che i fan hanno sviluppato nei confronti di Attack on Titan. Oggi il creatore del manga considera Hita come un posto in cui può tornare e dal quale può andarsene in ogni momento.

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