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La classifica dei 10 migliori personaggi di Attack On Titan

Attack On Titan
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Attenzione: questo articolo contiene spoiler su Attack On Titan!

Attack On Titan si potrebbe definire un vero e proprio cult. A pensarci bene, è raro che un anime riscuota un simile successo nel mondo “adulto” occidentale, escludendo Death Note e pochi altri casi sporadici. Eppure questa serie animata ha catturato l’attenzione di un pubblico vastissimo con la sua ambientazione fantasy/distopica, l’animazione cruda e realistica, l’emozionante colonna sonora e la trama ricca di colpi di scena. Insomma, i motivi per amare L’Attacco dei Giganti sono davvero moltissimi.

Oltre agli elementi già citati, una grande qualità di Attack On Titan è sicuramente la magnifica caratterizzazione dei suoi personaggi: il mondo di Eren e dei suoi amici è popolato da una moltitudine di umani e Giganti, e ciascuno di loro ha un’incredibile storia da raccontare. La scelta è stata davvero ardua, ma ecco quali sono, secondo noi, i 10 migliori personaggi dell’anime di Tetsurō Araki.

10) Hanje Zoë

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Hanje è sin dalla prima stagione uno dei membri cardine del Corpo di Ricerca e ne diviene il 14° Comandante dopo la dipartita di Erwin Smith. Dotata di un’intelligenza e una curiosità fuori dal comune e di grandi abilità strategiche, Hanje è a dir poco affascinata dai Giganti e da tutto ciò che li riguarda. Per soddisfare la propria sete di conoscenza è disposta a qualsiasi cosa, e spesso si butta con sconsideratezza all’interno di situazioni pericolose pur di apprendere qualche nuova informazione.

Nonostante questo suo lato da “scienziata folle” Hanje è emotiva, capricciosa e persino sfacciata. Pur avendo a cuore le sorti della razza umana, è anche tremendamente sensibile nei confronti dei Giganti: basti pensare al suo pianto quando si vede costretta a torturarne uno. Brillante, sicura di sé e priva di pregiudizi, Hanje è senza dubbio una dei personaggi meglio riusciti di Attack On Titan.

9) Ymir

Ymir è un personaggio complesso, dalle molte sfaccettature e dal passato oscuro. Nonostante si dimostri sin dal principio una valida recluta, non pare interessarsi granché al destino dei suoi compagni di squadra né di quello dell’umanità in generale. Cinica, immatura e tremendamente riservata, l’unica persona a cui tiene è Krista (o Historia, che dir si voglia), per la quale sacrifica ogni principio alleandosi con Reiner e Berthold.

Uno degli aspetti più interessanti di Ymir è proprio il suo trascorso: i flashback in cui vengono descritti la sua trasformazione in Gigante, i sessant’anni passati fuori dal Wall Maria in una sorta di limbo infernale e, infine, il ritorno allo stato di coscienza dopo aver divorato Marcel, sono vere e proprie bombe emotive sganciate nel bel mezzo della trama. Ymir è misteriosa e arrogante, ma anche più altruista e leale di quanto non sembri: con lei si empatizza poco a poco, puntata dopo puntata, ma sa spezzare il cuore.

8) Jean Kirstein

Eccoci arrivati alla personificazione dell’onestà. Jean Kirstein dice sempre ciò che pensa senza farsi troppi problemi, anche (e soprattutto) quando si tratta di un argomento scomodo. Jean non si vergogna delle proprie debolezze, e ammette tranquillamente di non essere un eroe in cerca di gloria. Lui vuole solo unirsi al Corpo di Guarnigione e condurre una vita pacifica, lontano dalla minaccia dei Giganti, e ciò gli causa l’antipatia Eren, che interpreta questa scelta come un atto di pura codardia.

Il cambiamento radicale avviene dopo la morte di Marco, quando il dolore e il bisogno di agire spingono Jean a imboccare un nuovo percorso. Da qui in poi l’evoluzione del personaggio è costante: il ragazzo si allontana sempre più dalla propria zona di comfort per trovare in sé il coraggio e lo spirito del vero leader, unendosi al Corpo di Ricerca e diventando un elemento fondamentale per la buona riuscita di molte spedizioni. Jean potrebbe essere chiunque di noi alle prese con una spaventosa catastrofe: non tutti abbiamo un animo eroico, ma a volte la vita ci spinge a fare scelte difficili.

7) Annie Leonhart

Quando si parla di tradimento, il primo pensiero va senza dubbio ad Annie Leonhart. Certo, non è proprio la qualità che cercheremmo in un migliore amico, ma in una serie spietata con Attack On Titan calza a pennello, e contribuisce a rendere Annie uno dei migliori personaggi della storia. Si annida all’interno del sistema nei panni dell’ignara recluta e, mentre il Gigante Femmina agisce indisturbato, lei si trova per diverso tempo al di là di ogni sospetto.

Oltre a essere una maestra dell’inganno, Annie ha anche un fare intimidatorio con cui riesce a ridurre al silenzio praticamente chiunque. Nonostante sembri pigra, indolente e apatica, in realtà è forte e pericolosa, e sottovalutarla significa commettere un tragico errore. A definire ancor di più questo personaggio è il suo oscuro e misterioso passato: come è entrata in possesso del Potere dei Giganti? Per quale ragione si è dovuta separare dal padre? Al momento è rinchiusa nella sua barriera protettiva e non pare intenzionata a parlare, ma noi attendiamo curiosi.

6) Eren Jeager

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Eh no, pur essendo il protagonista della storia Eren non si guadagna il primo posto della classifica, ma la sua caratterizzazione rimane davvero degna di nota. Molti fan nella prima stagione lo hanno considerato fastidioso per via del suo carattere sciocco, arrogante e impulsivo, ma in realtà Eren è un personaggio in continua evoluzione, che matura nel corso degli episodi ed esprime bene il conflitto interiore di un individuo in bilico tra il mondo degli uomini e quello dei Giganti.

Il desiderio di vendetta è la sua arma principale e il suo peggior punto debole: la sete di sangue gli conferisce un’energia inesauribile, ma al contempo lo acceca gli impedisce di ragionare lucidamente. Se nell’arte del combattimento non è paragonabile a Mikasa o a Levi, la volontà e il buon cuore del ragazzo lo rendono uno dei membri più pericolosi del Corpo di Ricerca. La sua capacità di trasformarsi in Gigante si dimostra una risorsa preziosa per la razza umana, ma la vera forza di Eren risiede nel suo spirito incrollabile e nell’ardente desiderio di proteggere coloro che ama.

5) Erwin Smith

Erwin è il 13° Comandante del Corpo di Ricerca, rispettato da colleghi e subordinati per le sue doti da stratega, la volontà ferrea e la predisposizione a sacrificarsi per il bene della specie umana. Il suo aspetto ne rispecchia appieno la personalità: ordinato, composto, privo di fronzoli, Erwin Smith è la perfetta rappresentazione interiore ed esteriore del leader stoico e saldo nei propri principi. Erwin è un personaggio stimolante e maturo, che riassume nella sua figura il coraggio, la forza e lo spirito di sacrificio appartenenti al Corpo di Ricerca.

In una realtà devastata dai Giganti non c’è tempo per futili egoismi, e il Comandante Erwin giunge ad accantonare ogni sentimento ed esigenza personale per poter compiere il proprio dovere nel modo più oggettivo possibile. L’autocontrollo e la quasi totale assenza di emozioni possono farlo apparire disumano, ma ogni sua scelta è votata al raggiungimento di un bene più grande. Erwin è il leader per eccellenza, e sicuramente uno dei personaggi migliori di Attack On Titan.

4) Reiner Braun

Reiner è uno dei personaggi più complessi e affascinanti di tutta la serie. Nato a Marley, fuori dalle Mura, è sia uno dei principali antagonisti che uno dei protagonisti di Attack On Titan. Ciò che lo guida, sopra ogni altra cosa, è il forte senso del dovere, che tuttavia lo pone in conflitto con se stesso fino a fargli sviluppare una personalità duale. Sprona se stesso e gli altri a dare il meglio di sé per la causa, ed è di animo nobile e gentile.

Nonostante le sue grandi qualità, Reiner è una bomba a orologeria, profondamente instabile a livello emotivo e psicologico. I sensi di colpa lo logorano e intaccano i suoi ricordi, spaccandolo in due entità totalmente diverse: da un lato egli si immedesima nella figura del Soldato, fedele alla sua Squadra e alla fazione degli umani, dall’altra parte vi è invece il Guerriero, schierato con i Giganti e dotato del potere del Gigante Corazzato. Quali sono i veri fini di Reiner, e a cosa è dovuto questo tremendo conflitto con se stesso?

3) Armin Arlert

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Armin potrebbe, di primo acchito, apparire come un personaggio di poco conto. Debole e timido, sin da bambino necessita della costante protezione di Eren e Mikasa per non essere sopraffatto dai bulli del quartiere. Nonostante la mediocre prestanza fisica, Armin è dotato di una mente acuta e di un’entusiasta curiosità per il mondo al di fuori delle Mura. Quando si tratta di politica, strategia e cultura generale Armin è una sorta di enciclopedia vivente, e il suo formidabile intuito è uno degli strumenti più potenti nella lotta contro i Giganti.

Con le sue conoscenze e la sua capacità di ragionamento, Armin salva moltissime vite e scopre alcuni dei principali segreti sul conto dei Giganti. Pur non essendo il miglior combattente della squadra, la sincera compassione nei confronti di amici e nemici e la determinazione a migliorarsi sia come soldato che come stratega ne fanno un alleato prezioso. A conferma di ciò vi è anche la decisione di Levi di attribuirgli il potere del Gigante Colossale, sacrificando Erwin e salvando colui che, in fin dei conti, potrebbe determinare le sorti della guerra.

2) Mikasa Ackerman

Per cominciare, Mikasa è in grado di abbattere un Gigante dieci volte più grande di lei. Già questo dovrebbe bastare a identificarla come una tipa tosta, ma d’altronde cosa ci si può aspettare dal miglior soldato del Corpo di Addestramento? Riservata ed estremamente protettiva nei confronti di Armin e (soprattutto) di Eren, Mikasa non lascia trapelare quasi mai le sue emozioni, ed è dotata di un freddo autocontrollo che le permette di agire con lucidità anche quando Eren non è in grado di farlo.

Naturalmente, ogni personaggio significativo ha bisogno di un retroscena altrettanto eccezionale: i flashback sul suo passato ne approfondiscono la psicologia e le conferiscono un’aura di mistero. Il fatto di aver assistito all’omicidio dei suoi genitori spiega la sua natura chiusa e taciturna e il profondo (quasi morboso) attaccamento a Eren, che la trasse in salvo quando stava per essere venduta come schiava. È impossibile non farsi coinvolgere dagli inquietanti trascorsi di Mikasa, e le sue straordinarie abilità come soldato la rendono uno dei personaggi di spicco di Attack On Titan.

1) Levi Ackerman

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Il primo posto è quasi scontato. Levi è una macchina da guerra, un soldato di prim’ordine e un rispettabile leader per la sua squadra. Più antieroe che eroe vero e proprio, asseconda appieno il tono cupo dell’anime. Nonostante sia universalmente riconosciuto come il soldato più potente, è disciplinato e per nulla arrogante. Per la maggior parte del tempo appare privo di emozioni, ma ciò è perfettamente comprensibile se si considerano le dure decisioni che il suo ruolo gli impone di prendere. Basti pensare a quando si trova costretto a scaricare i corpi dei suoi compagni morti per sfuggire ai Giganti. Crudele, sì, ma un capo deve avere la forza di fare tutto ciò che è necessario.

Il comportamento spietato, l’agilità e l’incredibile ferocia incutono terrore in chiunque si imbatta sul suo cammino. Nonostante l’apparente freddezza, ha estremamente a cuore i suoi compagni: il momento in cui rimane accanto a un soldato ferito a morte e lo rassicura è la prova della sensibilità celata di Levi. Risoluto, imparziale e coraggioso, Levi Ackerman riassume quell’ideale di giustizia di cui l’umanità necessita per sopravvivere con dignità.

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