Jason Bateman

Data di nascita: 14 Gennaio 1969
Età: 55 anni
Segno Zodiacale: Acquario
Luogo di nascita: Rye, New York, Stati Uniti
Doppiato da: Massimo De Ambrosis, Alessio Cigliano
Curiosità: L'attore scherza spesso sulla sua poliedricità: "Quando hanno un ruolo difficile, chiamano me!"
Descrizione
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Jason Bateman è tornato alla ribalta nel mondo delle serie tv interpretando l’iconico Martin “Marty” Byrde in uno degli ultimi gioiellini di casa Netflix, cioè Ozark. In realtà, però, la carriera dell’attore è stata finora lunga e costellata di successi. E forse in pochi sanno che Jason Bateman ha cominciato a fare l’attore proprio recitando in alcune serie tv. Esordisce infatti come attore bambino nella serie televisiva La casa nella prateria (1981-82), dove interpreta James Cooper Ingalls. Poi lo ritroviamo in Il mio amico Ricky (1982-84) al fianco di Ricky Schroder. Sempre di una serie tv è il ruolo che gli dà la prima, grande notorietà. Parliamo di uno show che è diventato piuttosto famoso anche in Italia: La Famiglia Hogan. Con questo show riesce a ottenere anche una partecipazione ai Pretty Emmy del 1987.

Nei due decenni successivi, di lui si ricordano soprattutto ruoli al cinema: La cosa più dolce, The Kingdom, Hancock, con una superba eccezione.

Stiamo parlando della comedy, da non molto passata su Netflix, Arrested Development, dove Jason Bateman deve fare i conti con una famiglia disastrata. La serie è stata da poco rinnovata per una settima stagione. Nei drama, invece, ci ha pensato Ozark a ribadire la sua notorietà. Una serie, Ozark, che per alcuni è la nuova Breaking Bad, con Bateman che secondo alcuni avrebbe portato in scena una nuova e moderna versione del Walter White della famosa serie di AMC, ovviamente con alcune differenze. Jason Bateman è riuscito con la sua interpretazione a dare vita a un personaggio controllato e razionale, ma dall’immensa personalità e genialità.

Non è un caso che Bateman e il suo Marty Byrde siano stati nel 2018 tra i candidati alla vittoria dell’Emmy Award nella categoria miglior attore protagonista in una serie drammatica, premio poi vinto da Matthew Rhys per la sua interpretazione di Philip Jennings nell’ultima stagione di The Americans.

Jason Bateman ricorda così l’esperienza sul set di Ozark.

Un’esperienza molto intensa, vista la complessità di un ruolo che segnerà per sempre la sua carriera: “Ti piacerebbe tornare in qualunque lavoro o ambiente di lavoro positivo e in cui hai amato le persone con cui stavi lavorando e hai amato il prodotto che stavi creando”, ha spiegato l’attore nel corso dell’intervista. “È difficile mantenere sempre qualcosa di veramente piacevole. E lo abbiamo fatto con Ozark. Quindi tornerei in un secondo, perché quello che avevamo non c’è spesso”. Ozark tornerà mai? Abbiamo dei dubbi a riguardo, ma è stata un’esperienza memorabile. 

Interessante anche la sua esperienza da regista, intensificatasi negli ultimi anni. Con modelli chiari: “Non uno in particolare, anche se un modello ben preciso ce l’ho: è Ron Howard, che conosco dai tempi di Arrested Development. Ammiro moltissimo la sua tenacia nel trasformarsi da semplice attore a cineasta a tutto tondo, idea che coinvolge non soltanto la regia ma anche la produzione. La Imagine è una delle compagnie più solide e creative a Hollywood, sto cercando di mettere insieme quanti più tasselli possibile per costruire qualcosa di così efficiente e potermi dedicare maggiormente anche alla regia in futuro. Vedremo cosa riuscirò a ottenere”.

 

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