È l’interprete di uno dei personaggi più iconici della storia delle serie tv e non a caso è, con i colleghi Johnny Galecki e Kaley Cuoco, l’attore televisivo più pagato di sempre. Jim Parsons è associato indissolubilmente a Sheldon Cooper, protagonista di The Big Bang Theory.
Il milione di dollari guadagnato a puntata non è altro che la conseguenza di uno show e un personaggio senza tempo. Jim Parsons ha vinto quattro Emmy Awards (2010, 2011, 2013 e 2014) e un Golden Globe (2011), grazie a Sheldon Cooper. Inevitabile, visto il gigantesco impatto avuto dal personaggio sulla cultura pop negli ultimi anni. Se da un lato dispiace che l’attore non sia stato considerato granché nelle candidature degli anni successivi, dall’altro si certifica l’enorme successo avuto dalla serie. Nelle prime stagioni soprattutto, ma anche nelle ultime. Jim Parsons, infatti, ha interpretato con successo Sheldon Cooper per la bellezza di dodici stagioni, arrivando fino al 2019. Ha poi ripreso il ruolo negli anni successivi, ma in modo differente.
Nel prequel di The Big Bang Theory, incentrato sugli anni dell’infanzia e dell’adolescenza del suo personaggio, Jim Parsons è stato infatti la riconoscibile voce narrante, mentre il personaggio è stato interpretato dal talentuoso Iain Armitage.
L’attore, inoltre, è stato anche produttore esecutivo della serie. Ed è comparso nella puntata finale, chiudendo il cerchio con un passaggio dalla forte emotività.
E per il futuro, invece? Si parla da tempo di un possibile ritorno di Jim Parsons nei panni di Sheldon Cooper nel sequel della serie. L’attore, però, sembra essere piuttosto scettico a riguardo. Queste le sue parole: “Nella prossima vita. Mai dire mai a niente. La vita è lunga, se Dio vuole, ma non credo“. Non esclude, ma sembra abbastanza determinato a riguardo.
In ogni caso, Jim Parsons ha avuto e avrà in futuro tante opportunità per mostrare ancora una volta il suo gigantesco talento. The Big Bang Theory gli ha aperto le porte della gloria televisiva, ma la strada per arrivare a un successo del genere è stata lunghissima. Si pensi, per esempio, che Jim Parsons avesse fatto il provino per interpretare Barney Stinson, il celebre playboy di How I Met Your Mother. Difficile immaginare due personaggi tanto diversi, ma lui ha il talento per interpretare credibilmente entrambi.
Dotato di un verve comica palesata fin troppo bene con The Big Bang Theory, è in realtà un attore che si è messo alla prova prevalentemente con ruoli drammatici. Lasciando quasi sempre il segno, pur non essendo stato quasi mai il protagonista (e paradossalmente non lo è nemmeno di The Big Bang Theory, visto che in teoria sarebbe Leonard il personaggio principale).
Attivo al cinema e in tv, si segnalano in particolare le interpretazioni nello splendido Hollywood di Ryan Murphy e nel film Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile.
Molto legato a Zach Braff, straordinario protagonista di Scrubs poi passato alla regia, ha recitato in due suoi film: Garden State (2004, quasi all’esordio) e Wish I Was Here, pellicola del 2014. Jim Parsons, inoltre, ha lavorato con registi del calibro di Kevin Connolly e Theodore Melfi. Con quest’ultimo, in particolare, si è distinto per una straordinaria interpretazione nell’intenso film Il diritto di contare (Hidden Figures). Il film ha ottenuto tre candidature agli Oscar.
Attivo anche come doppiatore, Jim Parsons ha partecipato da guest star a svariate serie e film animati. Tra i più importanti, I Simpson e I Griffin (qui per due episodi). Come se non bastasse, l’attore è anche un importante interprete teatrale, soprattutto a Broadway. Anche in questo caso, l’elenco è lunghissimo e certifica per l’ennesima volta il valore artistico di un attore straordinario. Sheldon Cooper, in fondo, è solo la punta dell’iceberg,