Winona Laura Horowitz, Ryder è solo uno pseudonimo (da qui il nome d’arte Winona Ryder), prende il suo bizzarro nome da una cittadina vicina a quella che le ha dato i natali.
Il suo secondo nome, invece, Laura, è mutuato da Laura Archera, moglie dello scrittore Aldous Huxley, che era molto amica dei genitori dell’attrice. Il cognome d’arte Ryder viene da Mitch Ryder, celebre cantante che Winona Ryder sta ascoltando quando il suo agente le chiede telefonicamente con quale nome voglia fare il suo ingresso nel mondo del cinema.
Si afferma come star di Hollywood nel 1990 con la meravigliosa favola dark Edward mani di forbice di Tim Burton. Sul set conosce Johnny Depp, suo futuro compagno. La prima nomination ai Golden Globe la ottiene invece con Sirene – sempre del 1990 – dove recita al fianco di Cher. Nel 1992 ottiene un ruolo nel Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola. L’anno seguente recita nel film di Martin Scorsese L’età dell’innocenza che le vale un Premio Oscar come migliore attrice non protagonista. Nel 1994 è una meravigliosa Jo March in Piccole Donne, pellicola tratta dal romanzo di Louisa May Alcott.
Ricordiamo solo qualche altro titolo importante nella carriera di questa attrice tanto prolifica: Schegge di follia, Giovani, carini e disoccupati, Ragazze interrotte, La casa degli spiriti, Alien – La clonazione, Celebrity, Star Trek e Il cigno nero.
Nonostante Winona sia una super attrice che ci ha saputo regalare vere e proprie perle d’interpretazione, diciamocela tutta, noi la ricorderemo sempre per essere stata la folle e coraggiosissima Joyce Byers di Stranger Things. Ma non solo: nel 2024, infatti, è tornata a lavorare con Tim Burton a distanza di 35 anni. L’occasione? Il sequel del celebre film Bettlejuice, intitolato Bettlejuice Bettlejuice. L’ennesima opportunità per ammirare il talento cristallino di una vera regina di Hollywood. Cambiata nel tempo per essere sempre più grande. Sul grande e sul piccolo schermo.