Attenzione! Il seguente articolo contiene spoiler sull’ultima stagione di Atypical
La serie statunitense Atypical è stata creata nel 2017 da Robia Rashid per la piattaforma streaming di Netflix e conta un totale di quattro stagioni. Non troppe, non poche: semplicemente perfette per raccontare la storia dei Gardner.
La trama ruota attorno alla vita di Sam, un ragazzo sulla soglia dei 18 anni con la Sindrome di Asperger, e della sua famiglia: suo padre Doug, sua madre Elsa e sua sorella Casey. Nonostante si possa apparentemente pensare che l'”atipicità” della serie riguardi soltanto il protagonista, scopriamo ben presto che non è così: ci ritroviamo infatti sin dai primi episodi a essere catapultati nella vita di tutti i Gardner, scoprendo i problemi e i complessi di ognuno di loro.
All’inizio della prima stagione, Sam sente di essere cresciuto abbastanza per trovare l’amore e la propria indipendenza. Nonostante molti coetanei lo considerino “strano”, spinto anche dalla sua terapeuta e dal suo migliore amico Zahid, Sam intraprende un vero e proprio viaggio alla ricerca di sé stesso, e ci porterà con lui per ben quattro stagioni. Nell’arco di 38 episodi, dunque, ci ritroveremo a seguirlo e ad apprezzare sempre di più questa serie tv di cui vogliamo parlarvi oggi.
I motivi per cui ci piace questo show sono molti, ma abbiamo provato a raggrupparne alcuni. Ecco a voi dunque i 10 motivi per amare Atypical.
1) La sensibilità
Uno dei motivi principali per cui ci siamo letteralmente innamorati di Atypical è senza ombra di dubbio la sensibilità mostrata nel trattare ogni singola tematica. Dalla Sindrome di Asperger di Sam, alla sessualità di Casey scoperta a poco a poco nel corso degli episodi. Ogni aspetto della vita dei Gardner è stato analizzato con delicatezza, senza nessuna forzatura e sempre con un pizzico di umorismo che non ha fatto che rendere la serie ancor più apprezzabile.
Persino il rapporto tra Elsa, Doug e i loro figli viene approfondito nel migliore dei modi: arriviamo a metterci nei panni di tutti, a capire i loro punti di vista e a immedesimarci in ogni decisione che li abbiamo visti prendere.
2) La crescita
Se all’inizio pensavamo di vedere soltanto l’evoluzione e la crescita di Sam, ci siamo accorti ben presto che le nostre previsioni erano semplicemente errate. Tutti i personaggi che impariamo a conoscere nel corso degli episodi andranno incontro a dei cambiamenti, diventando diversi e arrivando a poco a poco ad avere una maggiore consapevolezza di sé stessi, della propria vita e delle proprie decisioni.
Prendiamo, per esempio, Zahid. Il migliore amico di Sam passerà da essere un ragazzo un po’ superficiale, che pensa soltanto alle donne e al divertimento, a capire cosa sia realmente importante nella propria vita. Nell’ultima stagione lo abbiamo visto addirittura sorpreso del proprio grado di maturità raggiunto: è cresciuto, non soltanto d’età ma anche e soprattutto caratterialmente. Così come tutti gli altri.
3) La semplicità
La maggior parte degli addicted è abituato a vedere serie molto creative e artisticamente eclettiche, con un livello di complessità espressiva e narrativa sempre più marcato. Tutte ci tengono con gli occhi incollati allo schermo grazie a effetti speciali meravigliosi, trame intrecciate e colpi di scena in ogni episodio. Atypical, invece, non ha bisogno di tutto ciò: la sua trama resta semplice per ben quattro stagioni ma, paradossalmente, è proprio questo che le ha conferito qualcosa in più.
La famiglia Gardner non è andata incontro a situazioni fantastiche, ha semplicemente vissuto: e questo non è altro che uno dei tanti punti di forza di Atypical.
4) L’umanità
Come abbiamo già anticipato, Atypical non parla soltanto di Sam ma di tutti i Gardner e degli amici con cui hanno a che fare quotidianamente. Conoscerli uno a uno ci ha fatto capire, nel corso degli episodi, che raramente le apparenze coincidono con quella che è la realtà. I personaggi, dunque, ci vengono descritti come incredibilmente realistici: una caratteristica che, nelle serie tv, purtroppo a volte manca.
Prendiamo, per esempio, Casey. Nonostante apparentemente sia una ragazza che riesce bene in tutto ciò che fa e che ha i propri obiettivi chiari nella mente, la vediamo a poco a poco cedere fino a crollare definitivamente. Ed è proprio così che questa serie ci ha anche insegnato che nessuno è invincibile: tutti, anche i più forti, hanno delle debolezze che celano agli altri. Sono umani.
5) La diversità
Gli show televisivi che parlano di “famiglia” sono davvero molti, lo sappiamo bene. Dalle sitcom alle serie tv, tutti ci danno un proprio punto di vista di quella che è la quotidianità di un gruppo di persone. Atypical, tuttavia, mette in evidenza una realtà diversa: i personaggi con cui abbiamo a che fare sono realmente atipici e il protagonista in modo particolare, Sam, ci fa conoscere aspetti della vita che molti di noi effettivamente non conoscono.
Sono poche le serie che si prendono la responsabilità di parlare di neurodiversità: Atypical lo ha fatto, diventando in questo modo uno show completamente diverso dagli altri. Si distingue, ed è proprio per questo che ci piace, se possibile, ancor di più.
6) L’amicizia
I temi trattati in Atyipical sono tanti: la crescita, la sessualità, la vita universitaria, la morte. Ciò che vogliamo inserire in questa lista è l’amicizia. Una tematica semplice, forse discussa già fin troppo spesso nelle serie tv, ma che in fin dei conti non stanca mai.
Abbiamo visto Sam, nel corso degli episodi, essere aiutato e supportato in più di un’occasione dalla sua famiglia, ma non solo: a stargli accanto sono stati anche i suoi amici. Zahid, Paige, Sid, Abby e persino Bob hanno dato il loro supporto a Sam quando quest’ultimo ha riferito loro la sua intenzione di andare in Antartide per un po’. Ed è stato davvero emozionante vedere il protagonista che, crescendo, è riuscito ad avere accanto delle persone che realmente gli vogliono bene: imparare a conoscersi e ad avere fiducia in sé stesso non ha fatto che aiutarlo anche con le interazioni sociali.
7) La risolutezza
Quando abbiamo conosciuto Sam, era un ragazzo quasi diciottenne e pieno di paure. Aveva il timore di essere troppo “diverso” per potersi integrare nella società in cui vive, per avere una fidanzata e anche per frequentare l’università. A poco a poco, tuttavia, ha tentato di mettere da parte tutte le proprie insicurezze fino a riuscirci definitivamente.
Vederlo, nella quarta e ultima stagione rilasciata da Netflix, a organizzare addirittura un viaggio in Antartide non ha potuto non sorprenderci e farci piacere al tempo stesso. L’evoluzione di Sam è stata graduale, non forzata e soprattutto caratterizzata dall’incredibile risolutezza del personaggio che dobbiamo sicuramente considerare uno dei punti di forza di Atypical.
8) La consapevolezza
Ci sono tante, troppe serie tv che vanno avanti per molte stagioni rischiando di perdere tutto ciò che hanno costruito precedentemente. Quante volte abbiamo avuto a che fare con show che, pur essendo partiti benissimo, hanno finito per annoiarci a causa delle tematiche già trattate e ritrattate e per la mancanza di idee che tenessero in piedi il tutto?
Un altro punto a favore di Atypical è quindi senza ombra di dubbio la consapevolezza che, dopo aver seguito i personaggi principali per quattro stagioni, non c’era più nulla da dire: tutto ciò che poteva essere sviluppato c’era già stato. E noi, da addicted quali siamo, abbiamo sicuramente apprezzato questa voglia di chiudere tutto proprio nel momento giusto, senza rischiare di portare la trama a diventare ripetitiva e banale.
9) Il viaggio
Atypical è un vero e proprio viaggio alla scoperta di sé stessi. Sam ha imparato che può raggiungere gli obiettivi che si prefigge, Casey ha capito che non bisogna necessariamente essere invincibili. Elsa ha raggiunto la consapevolezza che ciò che vuole realmente è stare con la propria famiglia, mentre Doug ha imparato a essere più sensibile e “lasciarsi andare”, almeno ogni tanto. Zahid, come abbiamo già detto, è diventato un uomo maturo, mentre Paige ha capito che non deve necessariamente “accontentarsi” nella vita.
I personaggi di Atypical sono arrivati a queste conclusioni dopo aver affrontato alti e bassi ed essere entrati in conflitto con il nemico più grande: loro stessi. Ma ne sono usciti vincitori.
10) I pinguini!
Come non inserire l’Antartide, e in modo particolare i pinguini, nella lista delle 10 cose che amiamo di Atypical? I pinguini sono stati dei veri e propri amici per Sam: quando lo vedevamo davanti alla grande vasca dove li osservava nuotare e giocare avremmo tanto voluto essere li accanto a lui per studiare nei minimi dettagli quegli esserini così buffi.
Come se ciò non bastasse, Sam ci ha anche insegnato un bel po’ di cose di questa parte di mondo così distante da noi! Simpatica, leggera ed educativa. Cosa c’è di meglio?