Seconda stagione per il fenomeno Netflix made in Italy, Baby. E ricominciano le nostre recensioni con quella di Baby 2×01.
Lo scorso anno se n’era parlato moltissimo, nel bene e nel male: c’è chi l’ha adorata e chi l’ha trovata terribile, ma per questa serie vale il detto “l’importante è che se ne parli”.
E, per quanto riguarda Baby, se n’è parlato davvero tanto.
Ricordiamo come la prima stagione, basata su reali vicende di cronaca che avevano coinvolto, il quartiere bene di Roma, i Parioli, e un gruppo di baby prostitute, si era poi sviluppata deviando dalla cronaca. Si è preferito scegliere una versione più romanzata e diretta agli adolescenti (e, per molti, un po’ trash).
Il finale di stagione concludeva una vicenda controversa che ha turbato l’opinione pubblica con una chiosa “a tarallucci e vino” in cui, all’apparenza, ogni cosa si rimetteva al proprio posto. Era stata una stagione contraddistinta dall’incertezza, dalla paura che canta il prezzemolino Tommaso Paradiso nella canzone che fa capo alla colonna sonora di Baby.
La seconda stagione, invece, riparte dopo le vacanze estive, alla ripresa della scuola. La paura è passata, almeno in apparenza. Purtroppo non è cambiata neanche la recitazione di Alice Pagani, anzi, se possibile, è pure peggiorata.
Si apre con un monologo di Chiara sulle note di Professional Distortion di Miss Kitten, giusto per strizzare l’occhio a una delle vere cose generalmente belle di questa serie tv: la colonna sonora, appunto.
Ludovica non ha smesso di prostituirsi, guadagna bene, fa una vita agiata, ma la sua situazione non è tutta rose e fiori come può sembrare. E anche Ludovica stessa non è molto cambiata da quello che era: una ragazzina sola che fa solo finta di non avere più paura.
Chiara, in modo del tutto non credibile, si ripromette di non commettere più gli errori dello scorso anno ed è in attesa del ritorno di Damiano. Si sono sentiti poco nel periodo estivo, ma quando ritorna in classe – in ritardo, come il più classico dei bad boy – basta uno sguardo per ritrovarsi.
C’è un problema: Damiano è coinvolto in loschi affari con Fiore e non sta per niente bene.
Eppure, malgrado la situazione negativa, anche lui dimostra di non avere più paura (o, almeno, finge di non averne più). Intanto il buon Fedeli, dopo essersi dichiarato omosessuale, è vittima dei bulli a scuola. Ancora una volta, però, è Damiano che interviene per difenderlo. C’è un’inaspettata love story (che poi tanto inaspettata non è, dato che era ampiamente mostrata nel trailer) che farà battere i cuori di molti.
In un clima di apparente normalità, anche se di normale c’è poco tra questi adolescenti, le scene vengono intervallate da dei mezzi videoclip dove i protagonisti si muovono al rallentatore sulla solita colonna sonora impeccabile. Un bell’esercizio stilistico che piacerà agli adolescenti, ma che resta fine a sé stesso.
Dopo un’inizio di calma e di ritorno alla vita normale, pian piano la trama diventa un susseguirsi di errori, parole non dette, messaggi mandati o risposte negate in grado di condizionare il corso degli eventi.
In due scene speculari, Ludovica e Chiara incontrano i propri clienti, raccontano loro due solitudini che richiamano anche quelle delle persone con cui si trovano in compagnia. Se il cliente di Ludovica si tira indietro perché lei è minorenne, quello di Chiara è ben lieto di sborsare dei soldi per un po’ di compagnia. Bisogna però stare attenti a chi si incontra, perché l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.
Nella scorsa stagione di Baby, Chiara era terrorizzata all’idea della prostituzione, mentre in questa, dopo aver affermato l’esatto contrario, si comporta come una donna navigata, che sembra gettarsi in quel mondo solo perché Damiano la trascura e ha sempre troppe donne intorno. Quella di riprendere i soldi non ricevuti da Ludo sembra solo una scusa con cui la bionda mente a sé stessa.
Nella prima puntata Baby mette tanta carne sul fuoco: una sessualità distorta, baby-prostituzione, criminalità, solitudine giovanile, ricatti, menzogne, un rapporto omosessuale che sarà di certo vissuto tra alti e bassi e molto ancora…
Dato che, nel bene e nel male, di Baby se ne parlerà a lungo, abbiamo individuato due personaggi degni di nota, uno per meriti e uno per demeriti.
Baby 2×01 – Personaggio top: Damiano.
Se non altro, perché è il più credibile di tutti. Sa essere sofferto e borgataro, duro, ma anche fragile. Ha delle debolezze che non ci si aspettano dal ruolo che interpreta, come gli attacchi di panico che lo affliggono e Riccardo Mandolini è uno tra i più bravi del suo gruppo. Insomma, convincente.
Baby 2×01 – Personaggio flop: Ludovica.
La ragazza è graziosa e, probabilmente, ha anche delle doti, ma tra il copione non facile da rendere credibile che le hanno affidato e la sua recitazione da soap opera sudamericana davvero non la si può salvare.