Disponibile a partire dal 19 agosto su Apple TV+ con rilascio settimanale dei nuovi episodi ogni venerdì, Bad Sisters è la nuova dark comedy che ti spingerà a fare il tifo per i cattivi.
Ideata e co-interpretata dalla sceneggiatrice e attrice irlandese Sharon Horgan, Bad Sisters è la nuova serie britannica targata Apple TV+ che unisce l’umorismo inglese al mistero di un thriller tutto al femminile. Ad aprire la vicenda sono le immagini dell’ormai vedova Grace Williams (Anne-Marie Duff), impegnata nella preparazione del funerale del compianto marito John Paul (Claes Bang). In soccorso alla donna arrivano le sue quattro sorelle, a cominciare dalla maggiore Eva (Sharon Horgan) seguita poi da Ursula (Eva Birthistle), Bibi (Sarah Greene) e dalla giovane Becka (Eve Hewson). Sebbene apparentemente affrante dall’accaduto, le irriverenti sorelle dimostrano fin da subito di provare sollievo per la dipartita del cognato, lasciando esplicitamente intendere il loro coinvolgimento nell’incidente che ne ha causato la morte. Per far luce sulla vicenda, i due fratelli agenti assicurativi Thomas e Matthew Claffin (Brian Gleeson e Daryl McCormack) cominciano a indagare sulle misteriose sorelle, intenti a dimostrare che la vedova non ha diritto ad alcun risarcimento da parte dell’assicurazione poiché, la morte del marito, non sarebbe avvenuta per cause naturali. Lo spettatore ripercorre dunque i fatti a ritroso attraverso i flashback che delineano il profilo del defunto John Paul, sottolineando il suo pessimo rapporto con ognuna delle 5 protagoniste, mostrando quindi i motivi che ciascuna di esse avrebbe avuto per uccidere il meschino e misogino cognato.
Sebbene la trama di Bad Sisters possa far pensare a un’esasperazione degli eventi propria del genere comedy, la serie di Sharon Horgan mette in tavola molto più dei soliti cliché dello british humor. Lo stesso John Paul rappresenta un modello di mascolinità tossica che la serie intende denunciare, estendendo la critica alla tendenza moralizzatrice degli uomini di chiesa che, nascondendosi dietro la religione, si sentono in diritto di sentenziare le scelte altrui. La credibilità degli eventi è rafforzata dall’ambientazione irlandese di Bad Sisters che, oltre ad accrescere l’atmosfera grigia della tematica nera, rispecchia appieno il contesto in cui la religione (e le famiglie numerose) sono culturalmente sedimentate. Il punto di forza della serie risiede dunque nell’equilibrio tra la componente comica e quella drammatica di critica sociale, soprattutto grazie ai dialoghi ben bilanciati e alla scrittura mai esasperata, tanto che lo spettatore finisce per considerare normale il comportamento delle sorelle cattive nonostante stiano progettando un omicidio.
Bad Sisters non rinuncia neppure ai colpi di scena: il mistero dell’omicidio di John Paul rende la serie un thriller da vedere tutto d’un fiato.
Con l’avanzare della vicenda, si infittisce sempre di più il dubbio sulla dinamica dell’accaduto e sul reale coinvolgimento delle donne, che collezionano danni collaterali e pochi successi. Più che risposte sulla sorte dell’uomo, ciò che ne deriva è soprattutto un quadro variegato dell’universo femminile, di cui le diverse protagoniste rappresentano una diversa sfaccettatura. Mentre Eve è la premurosa sorella maggiore impegnata nella scalata lavorativa e che sostituisce la figura materna per le sue sorelle minori, Becka è agli antipodi con il suo disordine e la totale assenza di stabilità economica e sentimentale. Bibi è invece una donna impulsiva che non accetta mezze misure, a differenza della più pacata e diplomatica Ursula. Ma è soprattutto la vedova Grace la protagonista in cui nessuna donna dovrebbe mai più identificarsi, completamente soggiogata all’arrogante marito John Paul che ne annulla la vitalità e la volontà. Bad Sisters è, prima di ogni altra cosa, una storia di amore e solidarietà tra sorelle (e tra donne), disposte a qualsiasi cosa pur di salvare Grace da un inaccettabile destino.
L’armonia del cast (tra cui figura la bellissima Eve Hewson, già nota all’universo seriale televisivo per i suoi ruoli in The Knick e Dietro i suoi occhi) traspare in ognuno dei 10 episodi che compongono la serie, ed è uno dei tanti motivi per cui non lasciarvi scappare quest’esilarante black comedy che non rinuncia in nessun momento alla leggerezza pur non essendo mai frivola, appassionandoci con il mistero che solo un thriller tutto al femminile riesce a regalare, collocandosi in perfetto equilibrio tra i due generi e imponendosi nel mai scontato catalogo di Apple Tv+.