Di produzione HBO e distribuita nel 9 settembre 2001, Band of Brothers è uno dei cimeli più importanti del panorama seriale. Diventata fin da subito un vero e proprio cult, la serie affronta l’argomento della Seconda Guerra mondiale restituendo importanza sia all’aspetto più frenetico e azionistico che a quello più emotivo. La serie ha infatti scritto una delle pagine più importanti del vasto universo della serialità consegnandoci una produzione che, tra le tante cose, insegna come bisognerebbe parlare della guerra. Band of Brothers è d’altronde una produzione che non fa sconti e che ci catapulta nel contesto della Seconda Guerra mondiale attraverso diversi espedienti narrativi che si rivelano immediatamente i veri e propri punti di forza della serie. Dalle interpretazioni mastodontiche fino alla regia, HBO ci restituisce un capolavoro unico nel suo genere che, ancora oggi, continua a dominare le classifiche inerenti alle migliori produzioni dell’ultimo ventennio e non solo. Band of Brothers è infatti riuscita a inserirsi all’interno di qualsiasi classifica globale dell’universo seriale portando a casa non solo grandi riconoscimenti da parte del pubblico, ma anche da parte della critica.
Com’è giusto che sia, c’è chi non ha ancora avuto modo di guardare questo grande cimelio seriale. Se qualcosa ancora non vi convince, cercate di capire se questi 8 motivi possano aiutarvi nel prendere la decisione definitiva
1) La regia corale di Band of Brothers
Uno dei punti di forza indiscussi di Band of Brothers è certamente la sua mastodontica regia. La produzione HBO non si è risparmiata in niente attribuendo a ogni diverso episodio un regista di livello capace di restituire alla serie quel grande valore che già la sua sceneggiatura ha anticipato. In tutti gli episodi della serie l’inquadratura non smette un attimo di andare di pari passo con il caos della Seconda Guerra mondiale, spostandosi all’interno di un campo di battaglia in cui l’unica cosa che vige è il caos. Le sequenze d’azione sono continue e confusionarie, ma necessarie. Soltanto attraverso questo espediente i diversi registi avrebbero potuto comunicarci la realtà di quel momento. Perfino il sonoro va di pari passo con questo obiettivo, ragione che ci impedisce di capire da quale punto arrivi quel tragico rumore che fa rima con disperazione, tragedia, perdita. Come dicevamo, la regia di Band of Brothers è stata affidata a otto diversi registi. Il pilot, ad esempio, viene diretto da Phil Alden Robinson, a seguire Richard Loncraine, David Leland, Tony To, Mikael Salomon, David Frankel, David Nutter e Tom Hanks. Alcuni di voi sapranno già che quest’ultimo ricopre nella serie un altro ruolo accanto a uno dei registi più importanti del secolo.
2) Band of Brothers è prodotta da Tom Hanks e Steven Spielberg
Band of Brothers, il grande cult dell’ultimo ventennio, non poteva che portare il nome di due grandi nomi del panorama cinematografico: Tom Hanks e Steven Spielberg. I due hanno infatti deciso di produrre questo grande capolavoro, ma c’è un dettaglio che rende la visione di Band of Brothers ancora più interessante. Come ricorderete, qualche anno prima dell’arrivo della produzione HBO, Steven Spielberg arrivò al cinema con la pellicola Salvate il Soldato Ryan, in cui appunto rivediamo il grande Tom Hanks nel ruolo da protagonista. Attraverso l’arrivo di Band of Brothers, il regista Spielberg è riuscito in qualche modo a chiudere il cerchio iniziato nel 1998 aggiungendo tutto quello che era forse venuto meno all’interno della pellicola. Senza andare troppo nel dettaglio, affronteremo l’argomento qualche punto più avanti, la Serie Tv ha infatti dedicato più spazio alla parte più personale ed emotiva dei soldati restituendogli uno spessore psicologico che è ben presto diventato uno dei suoi punti di forza più evidenti.
3) Il grande cast, in quel momento ancora poco conosciuto
Per cercare di restituire un concetto di realismo ancora più saldo, Band of Brothers non scelse attori dalla massima fama. L’obiettivo era quello di raccontare la Seconda Guerra mondiale da un punto di vista realista, e dei volti estremamente noti avrebbero potuto non giocare a favore della produzione. In quel momento non potevamo saperlo, ma molti degli attori scelti per la Serie Tv sarebbero presto diventati dei veri volti del cinema. Band of Brothers puntò infatti su interpreti che riuscirono fin da subito a mostrare il loro enorme livello. Tra questi spiccano infatti nomi come Damian Lewis, Donnie Wahlberg, Matthew Settle, James McAvoy. L’unica eccezione alla regola si riscontra con David Schwimmer (già noto grazie alla comedy ancora in corso Friends) e Ron Livingston (noto a quel tempo per diverse pellicole cinematografiche come Impiegati..male! accanto alla celebre Jennifer Aniston).
4) Il tratto documentaristico
Come già sottolineato, Band of Brothers è una produzione che cerca (e ci riesce) di portare in prima linea il concetto di realtà. Per cercare di far chiaro questo suo obiettivo narrativo, la Serie Tv HBO anticipa ogni episodio attraverso delle mini interviste fatte ai protagonisti reali della storia. Attraverso questo espediente, Band of Brothers riesce a restituire al suo telespettatore dei tratti documentaristici che anticipano gli accurati eventi che vedremo nella puntata di riferimento.
5) Gli attori lavorarono per il loro ruolo anche fuori dal set
Il realismo continua a essere una delle caratteristiche più ricercate da Band of Brothers. Per cercare di fare un lavoro ancora più di livello, gli attori furono sottoposti a un addestramenti intensi che riuscisse a prepararli a quella storia anche dal punto di vista fisico, ma non solo. Ognuno di loro ebbe infatti un incontro con i personaggi che avrebbero dovuto interpretare, elemento che fu fondamentale per aiutare Band of Brothers a mettere in prima linea un altro lato che, fino a quel momento, non era ancora stato affrontato: quello più intimo ed emotivo.
6) La caratterizzazione dei personaggi e lo studio della loro parte più intima
La grande produzione HBO è riuscita ad andare oltre qualsiasi previsione trattando l’argomento della Seconda Guerra mondiale come forse mai fatto prima. Una delle caratteristiche che subito balzò agli occhi fu inevitabilmente la cura e la scrittura dei personaggi protagonisti. I soldati, nella serie, non erano più soltanto soldati o pedine da muovere all’interno del campo di battaglia. Erano, per prima cosa, uomini. Lo erano tutti. Perfino i nemici. Il timore, la paura del rumore che potrebbe annunciare l’ennesima tragedia, la vulnerabilità, la fragilità: tutta questa serie di carattestiche individuali era presente all’interno di Band of Brothers, e non faceva altro che ricordarci chi avessimo di fronte. La profondità psicologica restituita ai protagonisti fu tale da non dover essere spiegata. Conoscevamo le loro paure, i loro timori. Eravamo a conoscenza di tutto, del dolore della guerra. In questo modo Band of Brothers riuscì a catapultarci ancora una volta dentro la sua storia, riuscendo a provocare in noi sensazioni che avevano sempre a che fare con la stessa parola: sofferenza.
7) Tre anni di duro lavoro
Il lavoro fatto dietro Band of Brothers fu estremamente accurato. Ogni nozione storica passava infatti sotto l’occhio di diversi esperti che avevano il compito di correggere anche le più piccole imprecisioni. Nel frattempo, come anticipato, l’intero cast fu sottoposto a un regime militare molto simile a quello reale, privandosi di contatti con il mondo esterno e diversi tipi di comodità. La scelta degli attori, inoltre, avvenne in modo molto lento perché le pretese erano chiare: la somiglianza fisica con il proprio personaggio era imprescindibile. Per via di queste specifiche richieste ora elencate, Band of Brothers fu distribuita dopo ben tre anni di lavoro, riprese e produzione.
8) Fu la Serie Tv rivelazione di quel momento
Fino a quel momento, il confine tra cinema e Serie Tv era ancora evidente. Nonostante la nascita di alcune grandi produzioni come I Soprano (avvenuta due anni prima della distribuzione di BOB) il terreno della serialità era ancora in corso d’opera. Per questa ragione, il successo della Serie Tv HBO mandò tutti fuori di testa. I numeri parlavano, e la sua storia lo faceva ancora di più. I tre anni di lavoro, una volta distribuita la serie, si fecero sentire sotto ogni punto di vista. Band of Brothers è stata la Serie Tv più costosa fino a quel momento, ma con la sua distribuzione riuscì a incassare il doppio del suo intero costo. Inoltre, la serie venne premiata ai Golden Globe per la categoria Migliore Serie Tv drammatica, conquistando inoltre ben 6 vittorie tra le 19 nomination agli Emmy Awards.