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5 motivi per recuperare Bang Bang Baby se ancora non lo avete fatto

Alice Barone, la protagonista di Bang Bang Baby
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Tutte le principali piattaforme streaming, ormai, sono molto attive anche in Italia con produzioni nazionali. Per ultime Disney Plus e Paramount Plus, con serie tv come Le fate ignoranti e Circeo, dapprima Netflix e Prime Video. Ormai è molto semplice trovare tantissimi prodotti italiani realizzati con l’ausilio di questi mega player e molto spesso si possono rimediare delle vere e proprie perle. È il caso, ad esempio, di Bang Bang Baby, serie ideata da Andrea Di Stefano, ispirata al romanzo di Marisa Merico L’intoccabile e distribuita proprio da Amazon Prime Video nell’aprile del 2022.

La serie racconta la storia di Alice, interpretata da una bravissima Arianna Becheroni. La protagonista ha 16 anni e vive nel nord Italia e la sua vita viene completamente stravolta dalla scoperta che il padre, che lei credeva morto, è in realtà ancora vivo ed è un importante boss della ‘ndrangheta. Alice così, avvicinandosi a quel padre da cui è stata a lungo lontana, si calerà anche lei in quell’oscuro mondo mafioso. Bang Bang Baby prende uno dei grandissimi temi della produzione italiana, la mafia, e lo declina a modo tutto suo, sia tematicamente che concettualmente. La serie di Prime Video è un’eccezione, per usare le parole della colonna sonora di cui parleremo più avanti approfonditamente, perché restituisce uno sguardo unico su un tema battuto in tantissime occasioni. Bang Bang Baby è una serie che, se ancora non lo avete fatto, dovete recuperare assolutamente per svariati motivi: di seguito ne arriveranno cinque che dovranno per forza di cose a convincervi a seguire Alice nella sua discesa nel mondo della ‘ndrangheta.

I motivi per recuperare Bang Bang Baby: la colonna sonora

L’abbiamo citata, ed ecco che arriva immediatamente. La serie ideata da Andrea Di Stefano prende vita a metà degli anni ’80, in un periodo molto denso che viene restituito esteticamente e concettualmente alla perfezione. L’azione in Bang Bang Baby viene accompagnata da una cornice perfetta, costituita da una colonna sonora capace di annoverare alcuni dei principali brani degli anni ’70 e ’80, volti a creare un’atmosfera unica a fare da sfondo alla narrazione. Da Nada a Mina, passando per tantissime canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana e internazionale: la colonna sonora della serie con Arianna Becheroni è un compendio musicale profondissimo e soprattutto calato benissimo nelle atmosfere del racconto.

La ciliegina sulla torta di questa splendida colonna sonora è sicuramente il brano originale composto proprio per la serie: L’eccezione di Madame. La splendida voce dell’enfant prodige vicentina accompagna un brano che rispecchia alla perfezione sia le tonalità che il contenuto della serie. La canzone si connatura come una sorta di preghiera che la figlia rivolge al padre, simboleggia il rapporto che Alice vive nella serie con il suo genitore e ricalca alla perfezione quell’eccezionalità che lo costituisce. Un brano, infine, che conserva anche quelle sonorità anni ’80 che contrassegnano tutta la colonna sonora di Bang Bang Baby e che riesce, quindi, a condensarla in sé.

Arianna Becheroni è Alice in Bang Bang Baby (640×360)

Il punto di vista sulla mafia

Come detto nell’introduzione, Bang Bang Baby sostanzialmente si basa su uno dei temi principali della produzione italiana, soprattutto televisiva: la mafia. Una scelta sempre vincente, da Romanzo Criminale a Gomorra, fino a Suburra, prima serie italiana di Netflix, che non a caso per il suo esordio nella produzione nostrana ha scelto una via molto affidabile. Bang Bang Baby però fa un lavoro diverso, ancora più rischioso: prende questo tema fondante della serialità italiana e lo stravolge completamente, ottenendo un grandissimo premio per il rischio assunto.

La serie di Andrea Di Stefano restituisce un punto di vista inedito sulla mafia, su diversi livelli. In primis la protagonista della storia, Alice, una sedicenne che viene trascinata all’interno del mondo della malavita. Una grande novità è senza dubbio il punto di vista femminile nell’azione, ma non solo. La mafia in cui finisce Alice è una realtà provinciale, diversa da quelle che siamo stati abituati a vedere nelle grandi città come Roma e Napoli. Inoltre è una mafia trapiantata al nord, che fa riferimento, tra l’altro, alla ‘ndrangheta, una realtà molto meno narrata rispetto ad altre come cosa nostra e la camorra. Insomma, la produzione Prime Video introduce tantissimi elementi di rottura capaci di restituire un punto di vista completamente inedito su un tema molto familiare.

I motivi per recuperare Bang Bang Baby: i personaggi femminili

Abbiamo parlato di come una delle grandi novità nella serie sia proprio l’adozione di un punto di vista femminile sul mondo della mafia. Oltre allo sguardo di Alice, però, ce ne sono anche altri, che mettono al centro della narrazione le figure femminili. Al fianco del personaggio interpretato da Arianna Becheroni ci sono tutta una serie di protagoniste che arricchiscono la storia. A cominciare dalla grottesca Nonna Lina, la spietata “capafamiglia” che guida le redini dei Barone. C’è poi Assunta, la singolare cugina della famiglia Barone, e c’è anche Gabriella, la madre di Alice, che tenta in ogni modo di tenere la figlia lontana da quel mondo.

Quello di Bang Bang Baby è un mondo declinato al femminile e chiaramente per una narrazione del genere è un unicum. Non mancano anche i protagonisti maschili, da Santo, il padre di Alice, a Nereo, membro di un’altra famiglia mafiosa che si scontra con i Barone. Sono però personaggi più collaterali: spiccano nella serie di Prime Video soprattutto le figure femminili e ciò garantisce ancora di più quel tratto di unicità che contrassegna Bang Bang Baby.

Bang Bang Baby
Nonna Lina in Bang Bang Baby

La scenografia

In apertura abbiamo parlato della colonna sonora di Bang Bang Baby e a questa si accompagna un apparato scenico incredibile. La serie di Prime Video è una vera e propria esplosione di colori: il suo punto di vista completamente ribaltato sul mondo della mafia è restituito, oltre che in chiave narrativa, anche in quella estetica, elemento su cui la serie di Andrea Di Stefano punta moltissimo. La colonna sonora è accompagnata da una scenografia molto peculiare, che tende a riempire la scena di colori, di riferimenti pop, di citazioni, rimandi e di tutti elementi che danno un ritmo frenetico alla serie.

Lo scenario su cui si muove Bang Bang Baby è quasi allucinogeno Tutta la frenesia che lo contrassegna simboleggia, di fatto, il repentino cambio di vita di Alice, che viene catapultata in un modo nuovo e anche questo allucinato, una sorta di paese delle meraviglie rivisitato in chiave malavitosa. Lo sfondo peculiare di Bang Bang Baby è perfetto perché si sposa alla grande con la piega che prende la vita della protagonista e con le sensazioni che lei prova nella sua vorticosa discesa negli inferi della criminalità organizzata.

I motivi per recuperare Bang Bang Baby: la rivisitazione del romanzo di formazione

Bang Bang Baby, lo avrete capito ormai, è una serie innovativa e spregiudicata, che punta a ribaltare stilemi e modelli. Tra le operazioni apportate dalla produzione Prime Video c’è anche la rivisitazione di uno dei più generi narrativi della cultura mondiale: il romanzo di formazione. Qui, questo modello viene completamente rovesciato, perché assistiamo sì a un percorso di formazione, ma del tutto opposto a quello tradizionale. Bang Bang Baby mantiene all’apparenza tutti gli stilemi del romanzo di formazione: una protagonista adolescente che fa il suo ingresso nel mondo degli adulti e completa la sua maturità attraverso delle prove, ma il tutto avviene tramite una chiave opposta rispetto agli schemi classici.

La formazione di Alice è chiaramente peculiare, collocata in una famiglia altamente disfunzionale, con un rapporto padre-figlia completamente viziato. Il personaggio di Arianna Becheroni cresce e matura un punto di vista diverso sulla vita, ma invece che diventare la giovane donna che l’uso comune si aspetta che diventi, si trasforma nell’“eccezione alle regole del mondo”, come canta Madame nella colonna sonora. Bang Bang Baby, dunque, ribalta completamente questo modello del romanzo di formazione ed è interessantissimo assistere al capovolgimento di questo storico schema narrativo nella serie di Prime Video.