Superman e la sua maledizione
Prima di Smallville ci sono state altre serie su Superman che non hanno portato molta fortuna ai protagonisti, alimentando anche quella che prenderà il nome di maledizione di Superman e maledizione dei Reeves. La prima vittima è stato Kirk Alyn, che interpretò il supereroe in due serie televisive a basso costo negli anni ‘40. Il ruolo di Superman gli rimase letteralmente incollato addosso, per il cosiddetto effetto Dawson, impedendogli di trovare lavoro in seguito alla cancellazione della serie.
Sorte anche più tragica è toccata a George Reeves, che interpretò il ruolo del supereroe kriptoniano nella serie tv “Le avventure di Superman”. Anche Reeves incontrò notevoli difficoltà lavorative dopo aver ricoperto per tanto tempo un ruolo così caratteristico, ma non solo. Il 16 luglio 1959 l’attore quarantacinquenne fu ritrovato morto, con un foro di proiettile in testa e la sua pistola lì accanto. Apparentemente un suicidio. Questa tesi però non ha mai convinto del tutto gli inquirenti, visto che sull’arma non c’erano le impronte di Reeves e in più l’attore era da tempo l’amante della moglie del direttore esecutivo della MGM, Eddie Mannix. La leggenda della maledizione di Superman è nata proprio in seguito alla sua morte in circostanze poco chiare.
Maledizione che sembrò rafforzarsi da ciò che successe a Christopher Reeve (per combinazione quasi lo stesso cognome del compianto George Reeves), interprete dei più iconici film su Superman. Reeve rimase paralizzato su una sedia a rotelle dopo una brutta caduta da cavallo. È morto per un infarto nel 2004, a soli 52 anni.
Bud Collyer, che diede la voce al protagonista nelle serie animate “Superman” e “Le nuove avventure di Superman” morì di problemi circolatori a soli 61 anni, e Lee Quigley, che interpretò Superman bambino nel film “Superman” del 1978, morì a causa di un abuso di colle e solventi.
Le difficoltà di carriera degli altri attori che hanno vestito i mutandoni rossi, su tutti Dean Cain e Tom Welling (che fine ha fatto, a proposito?), sembrano confermare in parte una teoria di sicuro più veritiera della cosiddetta maledizione: i panni del supereroe col mantello sono duri a scollarsi.