Attenzione! Questo articolo contiene spoiler sulla prima stagione di Benvenuti ad Eden!
Benvenuti a Eden è la recentissima produzione spagnola appena approdata su Netflix, che sta (inspiegabilmente) scalando le classifiche; nonostante il titolo alluda volutamente al paradiso di Eden vedremo molto poco di benevolo. Soltanto l’isola è paradisiaca, con le sue spiagge bianche e un’eterna estate. La serie si presenta fin da subito come incompleta, motivo per il quale non è stato difficile scegliere 5 scene trash, perché lungo gli 8 episodi di scene “spazzatura”, per lo più assurde, ce ne sono parecchie.
Benvenuti a Eden è la classica serie ideata per adolescenti, creata da Joaquín Górriz e Guillermo López, con al centro dinamiche da teen drama. Abbiamo l’influencer bella e popolare (interpretata dalla cantante spagnola Belinda), i primi amori e la scoperta della sessualità, il tutto incorniciato da quadretti famigliari non perfettamente rosei: dalla mamma alcolizzata al papà violento, per arrivare a chi non ha nemmeno una famiglia.
Insomma, la serie poteva anche presentarsi apprezzabile se non fosse per l’insensatezza della maggior parte delle scene, che noi spettatori dobbiamo subire; nonostante questo ho finito la prima stagione, sperando che nella seconda i produttori decidano di aggiungere un po’ di senso alla storia.
Bando alle ciance vediamo le 5 scene trash della prima stagione di Benvenuti ad Eden.
1 – L’invito
Entriamo subito nel vivo con il primissimo episodio in cui, in soli 5 minuti, scopriamo che la protagonista Zoe (interpretata da Amaia Aberasturi) è infelice, capiremo solo dopo che ha dei problemi con la madre e che vive con la sorellina minore; Zoe arriva a casa e in men che non si dica le arriva un messaggio da uno sconosciuto che, dopo aver testato il suo grado di felicità, le chiede di andare a una festa. Zoe tanto irrealisticamente quanto ironicamente risponde al messaggio aprendo una serie di link direttamente sulla cabina di controllo dell’isola, dove vediamo una teenager che da brava boomer tecnologica sceglie i 100 ragazzi che di li a poco arriveranno a Eden, fantomatica isola presieduta da due santoni che di leader hanno molto poco.
Non è finita qui: la cosa ancora più assurda è che Zoe, dopo aver aperto il link in cui le viene mostrato uno spot per invogliarla a partecipare (che assomiglia a quello della Coca Cola), accetta l’invito senza esitare, partendo così all’avventura insieme alla migliore amica che esplicitamente si era chiesto di non portare! Ma non c’è mai limite al peggio, perché arriviamo ora alla seconda scena terribilmente trash.
2 – Il drone
I 100 ragazzi vengono invitati a Eden tramite sms. Nessuno di noi capirà mai il motivo per il quale hanno accettato di seguire dei totali sconosciuti, ma lasciamoci il beneficio del dubbio. Una volta stabilito l’orario e il luogo di ritrovo, i ragazzi arrivano in un vicoletto (ovviamente di sera) che ha tutta l’aria di essere uno dei sobborghi di Jack lo Squartatore, aspettando un segno o qualcuno che li indirizzi. Zoa e l’amica (rappresentata niente popo di meno che da Ana Mena) incontrano uno degli altri ragazzi, quello che sarà di li a poco uno dei protagonisti, e iniziano a parlare.
In maniera totalmente irrealistica e insensata vedono un drone e al ragazzo viene la brillante idea di seguirlo – ”vuole che lo seguiamo” afferma – e ora, già l’idea di essere chiamati a partecipare a una festa esclusiva a costo zero su un’isola solo per “sponsorizzare” una bevanda è tanto, aggiungiamoci pure il fatto di seguire un drone in mezzo a un vicoletto al buio e abbiamo fatto trentuno.
3 – I braccialetti, Blue Eden
Siamo ancora nel primo episodio quando i ragazzi sbarcano sull’isola, obiettivamente paradisiaca con spiagge bianche, contraddistinte dal verde degli alberi contornata dal mare, insomma questo è l’unico elemento che allude al paradiso.
Fin dall’inizio la storia non regge, i ragazzi infatti non sono minimamente spaventati dal fatto che ad aspettarli al loro arrivo trovano 20 o più persone a fissarli, e che da lontano hanno l’aria di sembrare delle guardie. Ovviamente nessuno ci fa caso e anche stavolta voglio giustificarli dando la colpa all’eccitazione del momento, posto nuovo e regole nuove a cui nessuno bada.
L’assurdità della situazione avviene nel momento in cui a ognuno viene messo un braccialetto, solo ai 5 prescelti suona in modo da accendersi solo in un secondo momento (prima di bere la Blue Eden); la cosa avrebbe un che di sorpresa per lo spettatore, che ignaro non sa che loro sono stati selezionati, peccato che noi dalla primissima scena sapevamo che ne avrebbero selezionati 5, attraverso il dialogo tra Astrid e Maika.
Insomma, questo rende già il primissimo episodio piatto e scontato, senza nessun colpo di scena o dinamica degna di nota. La narrazione fa fatica a partire, scorre lenta con dialoghi obiettivamente scialbi non lasciando nulla all’immaginazione o al caso. Tutto è lineare anche quando si potrebbe trasgredire.
4 – Gaby, la madre e il denaro
Spostiamoci ora per un attimo nell’altra faccia di Benvenuti a Eden, tra le 5 scene trash per eccellenza, la faccia di Barcellona, quella in cui vive l’unico personaggio che personalmente ho ritenuto essere coerente lungo l’arco della narrazione. Il personaggio è Gaby, la sorella minore di Zoa, che nutre un’ammirazione per la sorella, anche considerando che la madre é un’alcolizzata sempre alla ricerca di soldi e il padre è inesistente. Sicuramente Gaby è l’unica a cui importa davvero della scomparsa della sorella, perché i genitori non sembrano minimamente preoccupati.
La madre torna a casa per l’ennesima volta, perché vuole ”riconquistare” la fiducia della figlia; una volta capito che qualcosa non quadra chiedono aiuto a un amico poliziotto; la scena si svolge in macchina in cui il poliziotto comunica la scomparsa di Zoa. Una volta uscite, la madre in maniera apparentemente gentile chiede alla figlia di prelevare dei soldi con il bancomat del padre per ”uscire a mangiare qualcosa con lei”. La figlia preleva 500€ e, una volta prelevati, la madre senza dire nulla strappa i soldi di mano alla figlia dicendo di essersi ricordata di fare “una commissione”.
Gaby non fa nulla, non si arrabbia, non la segue… niente! Pur capendo la fragilità della bambina, la scena oltre a essere senza senso è totalmente immorale, quanto possibile.
5 – Uno slow motion molto slow (in tutti i sensi)
Ultima ma non ultima in ordine di importanza, la scena trash per eccellenza. Siamo sul finire del sesto episodio quando lo scagnozzo dei due santoni dell’isola chiama Zoa per portarla nell’appartamento dei due; Zoa dev’essere punita per aver osato chiedere cosa significhi essere laccio di”, cosa per altro scontata perché era abbastanza palese che i ragazzi fossero dei ganci per i nuovi arrivati (ci si innamora così perdutamente in poche ore nella realtà?).
Una volta arrivata inizia il discorsetto sulla fedeltà a Eden, sulla trasgressione delle regole e bla bla bla… la scena successiva è senz’altro da brividi per la sua insensatezza.
La scagnozza di Astrid si indirizza verso Zoe con in mano una specie di soppressore che usano per uccidere la gente e minacciarla, per poi guardare dritto alla videocamera e mettersi dietro Zoa puntandole alla testa questo oggetto non ben definito, salvo poi risparmiarla e andarsene come se nulla fosse successo; il tutto servito con una scena al rallenty tramite uno slow motion che in questo contesto è inutile, anzi l’effetto sarebbe dovuto essere opposto, ovvero una scena accelerata.