Berlin Station è la nuova spy series 100% contemporanea!
Una nuova spy story è approdata nel regno delle Serie Tv e promette già bene anche solo per la caratteristica di essere al passo con i tempi. Infatti in Berlin Station si parla di leakage information e di scontri che avvengono solo nel versante informatico.
La trama vede protagonista il caro Daniel Miller, interpretato da Richard Armitage (North and South, Hannibal e Lo Hobbit), che ricopre il ruolo di un esperto analista della CIA. Appena trasferitosi nella stazione operativa di Berlino, si dedica ad una missione segreta sotto copertura: dovrà risalire ad un misterioso personaggio di nome Thomas Shaw, aka “la fonte di una fuga di informazioni riservate della CIA”. Daniel verrà guidato dall’ufficiale veterano Hector DeJean (Rhys Ifans), un agente che lavora per il capo Steven Frost (Richard Jenkins). Ma ben presto l’analista dovrà imparare a trattare con un mondo violento e stare attento agli inganni, oltre che preoccuparsi dei pericoli che il suo mestiere comporta.
La Serie Tv targata Epix è già disponibile su TIMvision dal 19 maggio.
La storia ricorda le vicende che hanno recentemente riguardato Edward Snowden. Difatti, la fonte che Daniel sta cercando, si avvale della collaborazione di un giornalista per pubblicare le informazioni riservate, così come l’informatico statunitense protagonista dello scandalo del 2013.
Berlin Station parte in modo semplice e si dirama in tante sotto trame avvincenti, che rendono unico l’intero panorama generale. Troveremo chi fa il doppio gioco con il nemico, chi indaga autonomamente su Thomas Show, uno “scandalo” amoroso, e chi semplicemente punta a far innalzare la propria carriera.
Una qualità che può puntare ad essere un elemento di forza è la sfiducia o la stanchezza che pervade l’animo di ogni personaggio. I protagonisti, infatti, sembrano molli di fronte a questa sfida enorme contro un criminale che non riescono ad acciuffare. Una scelta coraggiosa, per una Serie Tv come Berlin Station che punta a srotolare tutte le storie legate ai singoli individui.
Uno spy story in cui domina anche la parte psicologica degli agenti virtuali, spesso condannati a celarsi nell’ombra perché rischierebbero troppo alla luce del sole, come dei vampiri.
Ed è così che lo show, con sfondo lo spionaggio, si addentra in altri generi senza mai scordare quello di origine. Non ha un ritmo serrato come un poliziesco d’eccellenza, ma scorre bene attraverso le varie dinamiche. Una serie che potrebbe piacere a chi già segue il celeberrimo Homeland (qui parliamo della strabiliante sesta stagione), ma non aspettatevi la stessa alta qualità!