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5 Libri che non possono mancare sul comodino di Berlino

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Che Berlino sia uno dei personaggi più apprezzati della serie tv La Casa de Papel è cosa nota: la sua personalità controversa ha fatto impazzire sia la critica i fan di tutto il mondo. Berlino brilla per sadismo puro, è spietato e poco propenso al dialogo, eppure non manca di stupire il pubblico – e la sua banda di ladri spagnoli – con la sua incredibile intelligenza, non che questo non lo renda meno saccente o leggermente meno egocentrico, ovviamente. Berlino si è fatto apprezzare talmente tanto dal pubblico da tornare come regular nei flashback della serie tv principale, dandogli così occasione di redimersi e permettere ai fan di vedere il personaggio senza l’iconica maschera di Dalì e la tuta rossa. Conclusa la storia de La Casa de Papel, il ladro interpretato dall’attore Pedro Alonso è diventato il protagonista della serie tv prequel e spin off Berlino sempre su Netflix, che vede il personaggio alle prese con uno dei suoi primi grandi colpi.

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Iconico, sadico e perverso, Berlino o lo si ama o lo si odia, ma quasi certamente non è un personaggio che lascia indifferenti, tanto che la curiosità intorno alla sua storia è sempre più alta, al punto da farci chiedere: quali libri non possono mancare sul comodino di Berlino? Quando non sta progettando una nuova rapina o non è alle prese con missioni in incognito poco raccomandabili, chissà se Andrés de Fonollosa, vero nome del personaggio, si prende del tempo per godersi una buona lettura. Scopriamo in questo articolo quali libri leggerebbe il personaggio Berlino di La Casa de Papel.

Quali libri legge Berlino?

1) Arsenio Lupin Ladro Gentiluomo di Maurice Leblanc

Prima di Berlino, il ladro più iconico e affascinante era Arsenio Lupin, il famoso ladro gentiluomo di primo novecento che ha ispirato fumetti, manga, anime e la recente serie tv Lupin su Netflix. Il ladro, protagonista dei romanzi di Maurice Leblanc, è un uomo con mantello e monocolo che ruba ai ricchi e ai più facoltosi, sia per i bisognosi ma soprattutto per se stesso. Un Robin Hood seduttore, cultore dell’arte che ha colpito i lettori per il suo senso dell’humor sagace e tagliente, oltre che per le sue abilità artistiche: Arsenio Lupin riesce nelle sue ardue imprese ricorrendo a trasformismi, trucchi di magia e il suo aspetto più che affascinante. Le avventure del ladro gentiluomo sono numerose, ma senza alcun indugio, Berlino de La Casa de Papel avrà letto quanto meno il primo volume della saga, del resto con il protagonista non condivide solo uno sconsiderato amore per le pinacoteche.

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2) Sei di Corvi di Leigh Bardugo

Un’altra combriccola di ladri, una banda di tutto rispetto ma più giovane di quelle di Berlino, è la squadra dei Corvi, i protagonisti della dilogia fantasy Sei di Corvi di Leigh Bardugo. Non dubitiamo che Andrés de Fonollosa troverebbe intrigante la sporca avventura dei Corvi nei pressi della cittadina di Ketterdam e il suo romanticismo spezzato cadrebbe in trappola leggendo la loro disperata ricerca di libertà. Probabilmente si rivedrebbe in Kaz Brekker, il capo dei Corvi, nonché una sua versione più giovane, appena diciassettenne ma già consumata dal dolore e dalla sete di vendetta. Noto a tutti come “Manisporche”, Kaz Brekker è un ragazzo disposto a tutto, se ben ripagato. Dal carattere ostile e misterioso, ha grande intuito per i suoi nemici e prova rispetto solo per chi gli è debitore e per la sua banda; è forse questo il suo punto più debole.

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3) Maniac di Benjamín Labatut

Maniac è l’ultimo romanzo dell’autore di successo di Benjamín Labatut che farebbe impazzire di gioia il machiavellico Berlino. Il Maniac è uno strumento di calcolo folle e incredibile, concepito al termine della seconda guerra mondiale da John von Neumann, già protagonista del romanzo Quando abbiamo smesso di capire il mondo. Il calcolatore Maniac è da una parte la più grande invenzione umana, dall’altra la sua stessa fonte di distruzione: un’intelligenza artificiale capace di estinguere la specie umana, sopprimendola e sostituendola in toto. Un romanzo tanto angosciante quanto sorprendente, che sorride amichevolmente al progetto di Oppenheimer, che mostra il labirinto della scienza moderna, qui in veste di Minotauro degli eroi che gli stessi hanno creato.

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4) Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald

Risaputo il fatto che al ladro Berlino piaccia vivere nel glorioso e sfarzoso lusso: una festa senza regole sarebbe la goduria perfetta dove assestare l’ennesima rapina; come potrebbe allora non amare il romanzo, oggi imponente classico della letteratura, Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald? I folgoranti anni venti, la depravazione dell’alta società e una storia d’amore in leggero sottofondo: è forse questa la ricetta perfetta per il romanzo preferito da Berlino de La Casa de Papel? Certamente, Berlino condividerebbe poco il punto di vista puritano e indignato, ma al contempo curioso, di Nick Carraway, ma sarebbe completamente rapito da Jay Gatsby, che invece avrebbe tutta la sua stima. Il Grande Gatsby è un libro che si lascia divorare dal fervente interesse per la prossima festa a villa Gatsby e che trascina il lettore su un’isola di sogni disperati, coperti da oro luccicante.

5) Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton

L’ultimo libro in cima al comodino di Berlino non può che essere un thriller, un giallo tutto da risolvere e apprezzare per le sue soluzioni impensabili, proprio come Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton, nonché uno di quei romanzi da cui è impossibile staccare gli occhi dalle pagine, poiché serve una meticolosa attenzione per seguire tutti i processi della storia, ingarbugliata e incastrata in invisibili indizi. L’autore, Stuart Turton, ha curato nei minimi dettagli la risoluzione delle continue morti di Evelyn Hardcastle, che ogni giorno è destinata a morire per un colpo di pistola, ripetendo ogni giorno la stessa situazione: la meticolosità del racconto del mistero è la stessa che Berlino e Il Professore hanno usato per ideare i loro colpi quasi impossibili e le loro rapine di maggior successo. Solo un’altra persona è consapevole delle continue morti Evelyn Hardcastle, osservando impotente l’omicidio della ragazza che si ripete giorno dopo giorno: gli indizi sono tutti davanti ai suoi occhi, ma ogni giorno che passa si dimentica di quanto appreso il giorno precedente. Un circolo vizioso, all’apparenza impossibile da risolvere, che lascia con il fiato sospeso fino all’ultima riga.

Berlino: La recensione dello spin off de La Casa de Papel