Attenzione: chiaramente l’articolo contiene riferimenti alla storia di Saul Goodman. Evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Better Call Saul e Breaking Bad.
Siamo arrivati alla conclusione di una delle serie migliori del decennio e siamo costretti, a malincuore, a salutare il suo protagonista, il poliedrico Saul Goodman. Su di lui si potrebbero scrivere decine di articoli per analizzarne il carattere, il pensiero, le scelte e la psicologia. Diciamo che proprio per questo non rientra in un ipotetico elenco di personaggi bianchi o neri, che amiamo o odiamo. È classico di Vince Gilligan, infatti, creare protagonisti bordeline che si muovono a cavallo tra bene e male, tra moralità e amoralità.
Saul è l’alter ego di Jimmy, è la maschera dietro la quale si nasconde quando non vuole ascoltare la sua coscienza, quando non è permesso soffrire e quindi, piuttosto che mostrarsi debole, è meglio mostrarsi freddo e strafottente, come nella penultima puntata quando è faccia a faccia con la sua ormai ex moglie, Kim Wexler. Jimmy e Saul probabilmente non sono la stessa persona, sono solo due entità che convivono nello stesso uomo, perché l’avvocato riesce a decidere e a distinguere (l’ultima puntata lo dimostra Better Call Saul – 6×13: s’all gone, man ) quale dei due uomini vuole essere. Saul, tra le altre cose, è il prototipo dell’uomo medio ma con un’intelligenza fuori dal comune: è colui che vorrebbe vivere utilizzando scorciatoie e sotterfugi per i quali, alle volte, si pente (se ne pente finché é ancora Jimmy/Saul quando diventa Vitkor, invece, questa sensazione sembra non appartenergli più e potremmo odiarlo per diverse ragioni). Pensiamo, ad esempio, a quando cerca di forzare la mano con la signora Irene in conseguenza del caso Sandpiper. Dopo aver tentato di raggirarla, preso da compassione e rimorso, cerca di farsi perdonare evitando di percorrere la via più facile, quella che spesso ha intrapreso per comodità o pigrizia, e di riabilitare la signora.
Nonostante la parziale ammenda di cui abbiamo appena parlato, Saul molte volte si è dimostrato avido, amorale e senza scrupoli. Un uomo capace di muoversi tra le pieghe del sistema per il suo tornaconto o per un senso di giustizia tutto suo.
In questo articolo abbiamo cercato di elencare 10 motivi per odiarlo legati ad altrettante azioni o a momenti particolari.
1 – Saul Goodman è senza scrupoli
In particolar modo con Breaking Bad abbiamo conosciuto un Saul Goodman che si fa pochi scrupoli: al primo problema più serio la soluzione, anche se accennata con un sorriso, è quella di uccidere il responsabile del disguido. In Cane rabbioso, 5×12, Saul senza mezzi termini suggerisce a Walt di eliminare Jesse che è considerato una vera e propria mina vagante. Il ragazzo, infatti, ha scoperto che è stato il suo socio ad avvelenare Brock, il figlio di Andrea e non Gus, così cerca vendetta. Si reca a casa di Walt per dargli fuoco, ma viene fermato da Hank che lo convince a collaborare con la DEA. E, sempre a proposito del cognato di Walt, l’avvocato ha un’idea anche per lui: “Spedirlo in Belize”. Saul dice al professore che come ha mandato Mike in Belize, potrebbe spedirci anche Hank in modo da eliminare il problema alla radice. Chiaramente la frase, per quanto divertente, suggerisce sempre la stessa soluzione: uccidere. Tuttavia l’esempio più palese e recente di come l’avvocato nelle vesti di Saul sia senza scrupoli l’abbiamo nell’ultimo episodio: momento in cui, interrogato, è faccia a faccia con Marie Schrader, la vedova dell’agente. In quel frangente, a dirla tutta, molti come noi saranno stati indecisi e si saranno trovati a pensare se amarlo o odiarlo (d’altronde, i sentimenti di cui parliamo sono due facce della stessa medaglia) perché imbastisce un escamotage legale da applausi ma si prende gioco in maniera irriverente della moglie dell’agente. Saul è colui che, cercando di passare per vittima, sarebbe in grado di ridurre a sette anni e mezzo, con gelato, quella che doveva essere una condanna a vita!
2 – Per il rapporto con Francesca
Better Call Saul ci svela come Francesca sia entrata nella vita di Saul: la segreteria, assunta quando Jimmy e Kim hanno aperto uno studio condiviso, viene licenziata nel momento in cui l’avvocato perde la licenza per essere riassunta successivamente più come complice che come collaboratrice. Nel rapporto con lei, Saul si fa detestare per due motivazioni: le rivolge attenzioni indesiderate e le chiede di compiere azioni moralmente discutibili. Per quanto riguarda le attenzioni, non possiamo dimenticare la frase che dice tra sé e sé nello spin-off Netflix ”Dio mio, mi stai ammazzando con quel sedere”. Una battuta delle tante, che sentiamo anche in Breaking Bad, rivolte alla donna. Non è finita, però. Lo detestiamo anche perché spinge Francesca a una trasformazione: da semplice impiegata diventa una complice. Episodio 3×06 di Breaking Bad, Sunset: Hank sta seguendo Jesse, dopo averlo collegato all’amico Badger arrestato pochi giorni prima. Ha una teoria sul ragazzo, che condivide con il cognato, ma per dimostrarla sa di dover perquisire il suo camper. Il professore, percependo il pericolo, cerca di avvertire il socio recandosi sul posto, ma resta chiuso con lui nel camper proprio mentre il poliziotto tenta di entrare. Per evitare di essere scoperto Walt chiama Saul che, per distrarre l’agente, chiede a Francesca di fingersi una poliziotta intenta ad avvertirlo di un incidente stradale in cui sarebbe coinvolta sua moglie Marie.
3 – Ha tradito suo fratello Chuck
Nel corso delle prime stagioni dello spin-off le condizioni di salute di Chuck, dovute alla sua “ipersensibilità” all’elettromagnetismo, costringono più volte Jimmy a valutarne il ricovero. Ricovero che, in realtà, l’avvocato cerca sempre di evitare. Chuck dopo ogni ricaduta torna a casa e anche quella che segue la crisi dovuta alla Mesa Verde non fa eccezione. Mentre il fratello dorme, Jimmy, che si è recato da lui a fargli visita, decide di approfittare per salvare la carriera di Kim. L’avvocatessa infatti, nel frattempo ha perso la Mesa Verde, passata proprio nelle mani di Chuck. Così l’avvocato decide di rubare i documenti che Chuck si è portato a casa e di farne delle copie cambiando l’indirizzo della banca. Sarà questo particolare a decretare la disfatta del più grande dei McGill in tribunale. Di conseguenza, la Mesa Verde deciderà di tornare a fidarsi di Kim. Per essere inattaccabile, Saul Goodman torna a casa del fratello per scambiare i documenti e far credere a tutti che si tratti di una svista di quest’ultimo. Ma Chuck sa di essere stato incastrato: prima di tutto accusa il fratello davanti a Kim, poi manda Ernesto, il suo assistente, in copisteria per carpire informazioni. Jimmy non può farsi scoprire, motivo per cui corrompe il commesso del negozio cosicché non possa testimoniare contro di lui. Nonostante un pochino lo odiamo, per tutto ciò che architetta pur di screditare il fratello, sappiamo che in fondo Jimmy è affezionato a Chuck, che lo stima e che se quest’ultimo avesse bisogno non lo abbandonerebbe a se stesso: molti ricorderanno, infatti, che Chuck entra nel negozio per inveire contro il commesso, ma sviene a causa delle onde elettromagnetiche battendo la testa. Jimmy è lì fuori nascosto a osservare la scena finché decide di intervenire: farsi scoprire, in fondo, non è così grave, l’importante è salvare la vita di suo fratello. Tuttavia sappiamo che la questione non si chiude qui: Saul interroga Chuck in aula e le domande vertono sulla sua salute mentale. Con un escamotage dimostra che il disturbo più che fisico è psicologico, scatenando volutamente la reazione sopra le righe del fratello che comincia a elencare i crimini commessi da Jimmy dandosi la zappa sui piedi.
4 – Ha contribuito a rovinare la carriera di Kim
Partner nella vita e negli affari, Jimmy e Kim si completano a vicenda. Tant’è che Jimmy sarà in parte responsabile della direzione che prenderanno la carriera e la moralità della compagna, ma lei, dall’altro lato, sarà responsabile della nascita di Saul Goodman dalle ceneri di Jimmy McGill e della redenzione di quest’ultimo nel finale. Se non è Jimmy a spingere affinché si faccia qualcosa, è Kim a farlo: pensiamo al fatto che sia lei a insistere per incastrare Howard, almeno inizialmente, quando l’uomo non è del tutto convinto del piano. Oppure, sempre a proposito di Howard, ricordiamo il momento del funerale: in questa occasione, l’avvocato ci sembra stranamente sincero quando parla della sua stima nei confronti del defunto, mentre Kim non molla di un centimetro e anche nel confronto con sua moglie, continua a sostenere la commedia per cui l’ex socio era dipendente da sostanze stupefacenti. Comunque, senza entrare troppo nella dinamica della coppia, dato che bisognerebbe parlarne molto più approfonditamente, vogliamo ricordarvi il momento in cui abbiamo odiato Saul Goodman. Nel processo che vede avversari Mesa Verde e Acker, il proprietario del terreno su cui la banca vuole costruire un call center, Saul non rispetta gli accordi presi con Kim e chiede un risarcimento di 4 milioni per il suo cliente, scavalcandola. Dopodiché mostra video di finti clienti truffati dalla Mesa Verde spingendosi oltre il limite. I due in serata hanno una discussione che porta Kim a dire a Jimmy che o si lasciano o si sposano. Inoltre Kim viene penalizzata dal comportamento di l’avvocato che la mette in cattiva luce nel posto di lavoro portandola a dover riconquistare la fiducia dei soci senior più volte. Stagione due di Better Call Saul: entrambi lavorano per la Davis & Main ma Jimmy ha dei metodi poco ortodossi per conquistare nuovi clienti, tipo fare irruzione su un autobus pieno di anziani o girare uno spot senza l’autorizzazione di Clifford. In conseguenza delle sue azioni viene redarguito insieme a Kim, colpevole di non aver avvisato i capi quando è venuta a conoscenza della pubblicità. L’avvocatessa viene declassata così al ruolo di segreteria ed è da qui che cercherà di ripartire affidandosi solo alle sue risorse.
5 – Saul Goodman ha manipolato la signora Irene
Uno dei momenti peggiori di Saul Goodman, quello in cui la maggior parte di noi l’ha detestato, è sicuramente quello in cui cerca di manipolare la povera signora Irene. Facciamo un passo indietro: sappiamo che Jimmy decide di intentare un’azione legale nei confronti del Sandpiper, la casa di riposo che ha truffato i suoi anziani residenti. L’azione diventa così grande e importante tanto da coinvolgere altri studi, compresi la HHM e la Davis & Main, ciò anche grazie alla pubblicità spietata fatta dallo stesso avvocato per guadagnare nuovi clienti. In ogni caso, l’episodio di cui parliamo è quello in cui Jimmy va a fare visita a Irene, colei che rappresenta la causa, per ottenere aggiornamenti. Dopo aver guardato attentamente i documenti scopre che la casa di riposo le avrebbe offerto un accordo, accordo che consentirebbe allo stesso Saul di incassare davvero molti soldi: si tratta di 1.16 milioni. La donna, però, dichiara all’avvocato di voler temporeggiare su consiglio della Davis & Main. Ma Jimmy, che non ha intenzione di aspettare, cerca di convincerla a cambiare idea. I metodi utilizzati sono tutt’altro che giustificabili: prima va da Howard e cerca di pressarlo affinché accetti, ma l’uomo, consapevole della motivazione per la quale l’avvocato è così pressante, non si lascia piegare, così Saul Goodman gioca sporco. Comincia a frequentare le amiche della signora Irene e fa credere loro che la donna stia facendo l’interesse degli avvocati temporeggiando sull’accordo e non i loro, così Irene si trova ben presto emarginata. Non essendo a conoscenza del motivo per cui nessuno la consideri, la donna scoppia in lacrime durante il bingo. Questo gesto, però, non smuove la coscienza dell’avvocato che affonda il colpo facendole credere che le sue amiche abbiano bisogno dei soldi dell’accordo, così Irene si convince e accetta. Dopo poco Jimmy viene a sapere che Irene è ancora emarginata e i suoi sensi di colpa cominciano ad affiorare, motivo per cui deciderà di combinarne un’altra delle sue per rimediare: coinvolge l’avvocatessa della Davis & Main che seguiva il caso e confessa, a microfono volutamente lasciato aperto, che è lui il responsabile del raggiro della signora. È consapevole del fatto che riabilitare Irene equivale a screditare lui, ma decide che il gioco vale la candela.
6 – Ha rubato dalla cassa del negozio di suo padre
In un flashback ambientato negli anni ’70 vediamo Jimmy adolescente che lavora nel negozio del padre e assiste a un tentativo di estorsione da parte di un uomo che si presenta come un genitore in difficoltà. Jimmy capisce subito che si tratta di una truffa e cerca di avvisare il padre, il quale decide comunque di aiutare l’uomo. Il malintenzionato ammette l’estorsione e dice al ragazzo che il mondo è diviso tra pecore e lupi, sta a lui scegliere da che parte stare. Come se l’individuo losco gli avesse aperto gli occhi e mostrato il padre come un credulone che merita di essere raggirato, Jimmy comincia a sottrarre soldi della cassa. Non è rilevante la quantità, quanto la gravità del gesto per cui noi, un po’, lo abbiamo detestato. Soprattutto nel momento in cui scopriamo che il negozio, in difficoltà, chiude e che suo padre muore poco dopo.
7 – Saul Goodman ha umiliato Howard in pubblico
Un’idea buttata lì per scherzo con Kim, o meglio, da Kim, di distruggere la reputazione di Howard per costringere i due studi legali (HHM e Davis & Main) ad accettare il patteggiamento sulla Sandpiper. Così, nonostante l’avvocato non sia totalmente convinto di proseguire nel piano, si reca in un golf club con sua moglie per incastrare Howard. Hamlin e Clifford Main sono sul campo mentre Jimmy si intrufola negli spogliatoi, dopo varie peripezie, per infilare una bustina di falsa cocaina nell’armadietto del suo rivale. Nel momento in cui quest’ultimo lo apre, cade la bustina proprio sotto gli occhi di Main che comincia a insospettirsi. Per continuare nel loro piano Saul coinvolge i coniugi Kettleman affinché, ricattati, citino la HHM per assistenza legale inefficace dovuta alla presunta dipendenza di Howard. I coniugi licenziano Saul e vanno dritti dritti nella sede della Davis & Main, come da piano di Jimmy, per essere rappresentati e raccontano proprio a Clifford Main del presunto problema di Hamlin. Ma gli avvocati devono fare di più, quindi mentre Howard è dallo psicologo, Jimmy gli ruba la macchina con il duplicato della chiave. Il piano ha il fine di screditare ulteriormente Howard agli occhi di Clifford mentre è in un locale con Kim, posizionato in modo che possa assistere alla scena: Jimmy, vestito da Howard e con la sua macchina, carica in auto Wendy (la prostituta con cui lo vediamo parlare anche in Breaking Bad) per scaricarla proprio davanti ai due instillando il sospetto che Howard possa intrattenersi con le prostitute. Nonostante Hamlin capisca di essere stato incastrato, non riuscirà mai a dimostrarlo.
8 – Ha truffato il capitano dell’Air Force
Jimmy si fa aiutare da due studenti e da un anziano, colpevole di atti osceni in luogo pubblico, a ingannare l’aviazione per avere accesso a Fifì, il Boeing B-29 del corpo militare degli Stati Uniti, per girare uno spot pubblicitario. Poco tempo dopo il capitano dell’Air Force Bauer si presenta da Saul accusandolo di averlo ingannato per il suo tornaconto personale, così minaccia di denunciarlo se la pubblicità non verrà sospesa. Ma Saul, che non si lascia intimidire, rilancia: ricorda al capitano che non era autorizzato a portare dei civili all’interno della base e che se lo sapessero i suoi superiori nemmeno per lui si metterebbe benissimo. Bauer, così, esce furioso dallo studio dell’avvocato ricordandogli che prima o poi, chi gioca sporco sarà chiamato a pagare per le proprie colpe.
9 – Ha accusato un distrutto Howard della morte di Chuck
A seguito del suicidio di Chuck, avvenuto perché l’avvocato appicca intenzionalmente fuoco a casa sua, casa in cui si era rinchiuso dopo aver perso il lavoro da HHM e per la ricaduta della sua malattia psicosomatica. L’evento di cui parliamo in questo punto si svolge durante il funerale di Chuck, momento in cui Jimmy incontra Howard. Un uomo distrutto e pieno di sensi di colpa, convinto del fatto che in parte, la responsabilità del gesto estremo del suo ex collega ricada su di lui. È in questa occasione che Saul mostra probabilmente uno dei lati peggiori del suo essere: piuttosto che tacere e convivere con le sue responsabilità, perché il declino di Chuck è, in parte, dovuto anche alle azioni svolte da Jimmy per screditarlo agli occhi dei colleghi, decide di rincarare la dose e infierire su Howard. Dopo la cerimonia, infatti, Jimmy e Kim incontrano Hamlin. L’avvocato in lacrime confida loro di sentirsi colpevole per aver spinto Chuck a lasciare la HHM dopo la loro litigata (litigata in cui l’agenzia assicurativa della compagnia, viste le vicende dell’avvocato McGill, propone di aumentarne il premio. L’uomo non ci sta e minaccia di trascinarli in tribunale, così Howard gli suggerisce di ritirarsi). Jimmy decide di riversare tutta la sua frustrazione e il suo senso di colpa sull’interlocutore dicendogli che deve fare i conti con questo peso. La sua reazione lascia interdetti Kim e Howard e un po’ anche noi.
10 – Saul Goodman ha assoldato un ladro per rubare una statuetta
Sospeso dall’Ordine, Jimmy non può praticare per diverso tempo, così cerca lavori alternativi che possano permettergli di dividere le spese dell’affitto con Kim. Lo vediamo sostenere un colloquio, superato a pieni voti, in un negozio di fotocopiatrici dal quale sarà lui stesso ad andar via rifiutando l’incarico. Ma Saul Goodman, prima di prendere la porta, nota una statuetta preziosa e decide che dev’essere sua. Di conseguenza chiama Mike in modo che quest’ultimo possa aiutarlo a rubarla, ma l’uomo rifiuta. Così l’avvocato si rivolge a Ira, lo scassinatore che lo aiuterà nell’impresa, nonché proprietario della Vamonos Pest che vediamo in Breaking Bad come copertura alla produzione di droga. Ira entra nel negozio, ruba la statuetta e la scambia con una di poco valore ma non riesce a uscire perché il proprietario dorme proprio lì. Cacciato di casa dalla moglie, non ha altro che il posto di lavoro, così Ira rimane incastrato sul luogo del misfatto. Finché entra in azione Jimmy che aziona l’allarme dell’auto del proprietario facendolo uscire dal negozio, in modo da distrarlo e spianare la strada al complice.